Cardiologia negli Ospedali n° 190 Novembre / Dicembre ... - Anmco
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L A FOndAZiOne “PeR iL TUO cUORe” RiSPOnde<br />
“Patrimonio immateriale<br />
dell’umanità”, un traguardo<br />
eccezionale considerando che per la<br />
prima volta un bene immateriale è<br />
considerato patrimonio di tutti da<br />
salvaguardare. Nel 2011 un altro<br />
importante riconoscimento viene da<br />
parte dell’American College of<br />
Cardiology, che nel mese di marzo<br />
riconosce che “la dieta mediterranea<br />
si associa a un’espressiva diminuzione<br />
della mortalità da tutte le cause, con<br />
minor rischio di malattie<br />
cardiovascolari e cancro, ed ha un<br />
ruolo benefico su diabete tipo 2,<br />
obesità addominale, lipidi e livelli di<br />
pressione arteriosa”. Un’associazione<br />
cardiologica di fama mondiale<br />
richiama l’importanza della dieta<br />
mediterranea, nel terzo millennio,<br />
per vivere meglio e ridurre<br />
l’incidenza e la frequenza di malattie<br />
che la fanno ora da padrone. La dieta<br />
mediterranea non è una punizione,<br />
ma è una dieta varia, gustosa, allegra,<br />
colorata, bella da vedere, ritempra le<br />
papille gustative, l’olfatto, la vista.<br />
Non solo. Protegge il nostro<br />
organismo e allontana la possibilità di<br />
molte malattie, fra l’altro frequenti.<br />
Rifacciamoci a Catalano: «meglio<br />
vivere bene e in salute, che male e<br />
ammalati». Oggi ci sono parametri<br />
semplici per individuare uno stato di<br />
obesità, segnali che possono e devono<br />
far riflettere, come valori anomali<br />
della circonferenza addominale<br />
all’ombelico per gli adulti (88 cm per<br />
le donne, 102 cm per gli uomini,<br />
parametri che tendono a essere<br />
abbassati); l’indice di rischio<br />
cardiovascolare (rapporto tra<br />
circonferenza addominale e altezza)<br />
nei bambini, parametro che non deve<br />
superare 0,6. Valori superiori a quelli<br />
normali devono rappresentare un<br />
allarme e richiamare l’attenzione sul<br />
fatto che qualcosa non va; bisogna<br />
quindi recarsi dal proprio medico di<br />
famiglia per valutare cosa fare, a<br />
6 | cardiologia <strong>negli</strong> <strong>Ospedali</strong> | centonovanta<br />
partire dai consigli su un corretto stile<br />
di vita. Questo per far capire che ci<br />
sono oggi metodiche semplici che<br />
possono aiutarci a evitare di divenire<br />
domani dei giovani cardiopatici.<br />
Perché è possibile anche nei bambini<br />
che presentano un indice di rischio<br />
cardiovascolare alto, mettere in atto<br />
misure tese a controllare il valore del<br />
sangue del colesterolo totale e del<br />
colesterolo LDL, della glicemia, come<br />
misurare la pressione arteriosa ed<br />
eventualmente controllare l’IMT, lo<br />
spessore intima media della carotide<br />
(esame non invasivo: tramite una<br />
sonda esterna un ecodoppler, si<br />
misura questo parametro al collo,<br />
dove decorre l’arteria carotide). Se vi<br />
sono anomalie a questo livello è un<br />
sintomo di danno d’organo, che però<br />
può essere controllato e rientrare<br />
nella norma. L’obiettivo è tenere<br />
pervie e pulite le arterie. Occorre<br />
anche considerare altri aspetti<br />
collegati alla politica sanitaria di un