13.06.2013 Views

Cardiologia negli Ospedali n° 190 Novembre / Dicembre ... - Anmco

Cardiologia negli Ospedali n° 190 Novembre / Dicembre ... - Anmco

Cardiologia negli Ospedali n° 190 Novembre / Dicembre ... - Anmco

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L A FOndAZiOne “PeR iL TUO cUORe” RiSPOnde<br />

“Patrimonio immateriale<br />

dell’umanità”, un traguardo<br />

eccezionale considerando che per la<br />

prima volta un bene immateriale è<br />

considerato patrimonio di tutti da<br />

salvaguardare. Nel 2011 un altro<br />

importante riconoscimento viene da<br />

parte dell’American College of<br />

Cardiology, che nel mese di marzo<br />

riconosce che “la dieta mediterranea<br />

si associa a un’espressiva diminuzione<br />

della mortalità da tutte le cause, con<br />

minor rischio di malattie<br />

cardiovascolari e cancro, ed ha un<br />

ruolo benefico su diabete tipo 2,<br />

obesità addominale, lipidi e livelli di<br />

pressione arteriosa”. Un’associazione<br />

cardiologica di fama mondiale<br />

richiama l’importanza della dieta<br />

mediterranea, nel terzo millennio,<br />

per vivere meglio e ridurre<br />

l’incidenza e la frequenza di malattie<br />

che la fanno ora da padrone. La dieta<br />

mediterranea non è una punizione,<br />

ma è una dieta varia, gustosa, allegra,<br />

colorata, bella da vedere, ritempra le<br />

papille gustative, l’olfatto, la vista.<br />

Non solo. Protegge il nostro<br />

organismo e allontana la possibilità di<br />

molte malattie, fra l’altro frequenti.<br />

Rifacciamoci a Catalano: «meglio<br />

vivere bene e in salute, che male e<br />

ammalati». Oggi ci sono parametri<br />

semplici per individuare uno stato di<br />

obesità, segnali che possono e devono<br />

far riflettere, come valori anomali<br />

della circonferenza addominale<br />

all’ombelico per gli adulti (88 cm per<br />

le donne, 102 cm per gli uomini,<br />

parametri che tendono a essere<br />

abbassati); l’indice di rischio<br />

cardiovascolare (rapporto tra<br />

circonferenza addominale e altezza)<br />

nei bambini, parametro che non deve<br />

superare 0,6. Valori superiori a quelli<br />

normali devono rappresentare un<br />

allarme e richiamare l’attenzione sul<br />

fatto che qualcosa non va; bisogna<br />

quindi recarsi dal proprio medico di<br />

famiglia per valutare cosa fare, a<br />

6 | cardiologia <strong>negli</strong> <strong>Ospedali</strong> | centonovanta<br />

partire dai consigli su un corretto stile<br />

di vita. Questo per far capire che ci<br />

sono oggi metodiche semplici che<br />

possono aiutarci a evitare di divenire<br />

domani dei giovani cardiopatici.<br />

Perché è possibile anche nei bambini<br />

che presentano un indice di rischio<br />

cardiovascolare alto, mettere in atto<br />

misure tese a controllare il valore del<br />

sangue del colesterolo totale e del<br />

colesterolo LDL, della glicemia, come<br />

misurare la pressione arteriosa ed<br />

eventualmente controllare l’IMT, lo<br />

spessore intima media della carotide<br />

(esame non invasivo: tramite una<br />

sonda esterna un ecodoppler, si<br />

misura questo parametro al collo,<br />

dove decorre l’arteria carotide). Se vi<br />

sono anomalie a questo livello è un<br />

sintomo di danno d’organo, che però<br />

può essere controllato e rientrare<br />

nella norma. L’obiettivo è tenere<br />

pervie e pulite le arterie. Occorre<br />

anche considerare altri aspetti<br />

collegati alla politica sanitaria di un

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!