“Sicilia perla del Mediterraneo”

Scuola Media “Falcone e Borsellino” Lascari
LE ACQUE TERMALI
Anche le sorgenti termali siciliane molte, hanno origine da una leggenda, così co-
me tutti quei fenomeni naturali, che gli antichi abitanti della terra non sapevano
spiegarsi.
In particolare, su quella di Imera, (Termini) e di Segesta è nato uno dei miti legati a
Ercole.
Il semidio greco, figlio di Alcmena e Zeus dopo aver percorso l’Italia ed aver com-
piuto alcune delle sue “fatiche”, attraversò lo stretto di Messina aggrappato alle
corna di un toro.
Approdato sulle rive siciliane fu accolto dalle ninfe che, per farlo ristorare fecero
sgorgare acqua calda presso Segesta e Imera.
Il semidio potè così raggiungere il vicino tempio di Afrodite, il cui territorio era di
proprietà di Erice anche lui figlio di Afrodite e Bute.
Erice, ben conoscendo le doti fisiche di Ercole lo sfidò nella lotta, confidando nella
protezione materna.
La posta in gioco era molto alta se avesse vinto Erice avrebbe ceduto la sua terra
ad Ercole, altrimenti Ercole avrebbe dato ad Erice le vacche sacre sottratte a Giu-
none e avrebbe perso l’immortalità.
Erice fu ucciso da Ercole, ma l’eroe regalò il territorio conquistato ai Sicani, i primi
abitanti della Sicilia.
Da quest’atto di grande generosità nacque la venerazione per l’eroe simbolo, sì di
forza e coraggio ma anche di grande umanità.
Anche in altre parti della Sicilia passò Ercole: Diodoro Siculo racconta che Ercole
fu anche a Siracusa e a Lentini dove combattè contro gli Lestrigoni, giganti malva-
gi poi incontrati da Ulisse.
In questa parte dell’isola Ercole ebbe onori divini e ogni anno,i bambini in tenera
età offrivano i loro capelli al Dio con splendidi sacrifici, giochi e feste.
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