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“Sicilia perla del Mediterraneo”

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Scuola Media “Falcone e Borsellino” Lascari<br />

FIUMI, LAGHI, PALUDI<br />

Il fiume Aci che si racconta nascesse dal monte Etna aveva due proprietà: la fred-<br />

dezza e la velocità, infatti in greco “acis” significa saetta, lampo. Il fiume, scrive<br />

Ovidio, è in realtà il giovinetto Aci che divenne tale dopo essere stato ucciso dal<br />

gigante Polifemo geloso <strong>del</strong>la giovane Galatea, ninfa amata da Aci.<br />

Il fiume Oreto, scrive lo storico siciliano V. Auria si chiama così per via <strong>del</strong>l’oro<br />

che in minuscole quantità vi si trovava in tempi remotissimi. Altri sostengono che<br />

il suo nome si deve alla chiesa di Santa Maria di Loreto, altrimenti denominata<br />

Santa Maria l’Oreto, questa seconda tesi è confutata dallo stesso Auria poiché le<br />

notizie intorno al fiume Oreto sono antecedenti a quelle nelle quali si parla <strong>del</strong>la<br />

chiesa che, invece, dal fiume prende il nome.<br />

Il fiume Papireto sembra fu un braccio <strong>del</strong> fiume Nilo che, scorrendo per sotterra-<br />

nee vie, arrivava e sgorgava presso le mura di Palermo.<br />

In questo fiume cresceva copioso il papiro, qualcuno si ricordava che, in tempi<br />

remoti, vi furono ritrovati dei coccodrilli propi <strong>del</strong> Nilo e anch’esso straripava<br />

proprio come il suo più illustre… padre.<br />

Il lago di Lentini, poi chiamato il Biviere di Lentini a cui fa spesso riferimento an-<br />

che il Natoli in alcuni suoi romanzi, è pescosissimo specie di quei pesci che i sici-<br />

liani chiamano moletti o cefali, di anguille e di altre specie di pesci che in tempi<br />

remoti erano venduti in tutto il regno <strong>del</strong>le due Sicilie, freschi e salati. Buonissima<br />

la bottarga: “ Uovi disseccate de’ moletti, utilizzati in gran copia dal Regno che<br />

non cedono in bontà a quei che vengon dallo stretto di Gibilterra “ Così scriveva,<br />

in una lettera, il Marchese di Villabianca.<br />

Lago dei Palici: Tra le splendide colline tra Mineo e Palagonia, c’era un famoso la-<br />

go: quello dei Palici le cui acque erano sulfuree e bituminose, questo lago fu chia-<br />

mato Naftia appunto per l’origine <strong>del</strong>l’acqua, in greco il toponimo significa: fiore<br />

di bitume, le esalazioni di detto lago erano venefiche sia per gli uomini che per gli<br />

animali: “[…] Vomita tuttavia fuori da tre bocche acque torbide e sulfuree, tre cu-<br />

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