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Dicembre '64 - Ex-Alunni dell'Antonianum

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cinae accendessero il fuoco, ma anche<br />

l'ipotesi dell'incendio.<br />

Quanto alle pietre lavorate, descritte<br />

da Brain.fe da Robinson, rinvenute<br />

nella cava di Sterkfontein, esse presentano<br />

una tecnica,, troppo evoluta<br />

(chelleo-acheuleana), per poterle attribuire<br />

alle Australopithecinae. Anche<br />

nella supposizione che queste lavorassero,<br />

non è ammissibile che avessero<br />

una tecnica già tanto progredita, perché,<br />

sotto l'aspetto morfologico, sono<br />

prevalentemente scimmiesche. Per questa<br />

ragione Robinson riferisce le pietre<br />

lavorate al Telanthropus, mentre<br />

1' osso lavorato potrebbe forse attribuirsi<br />

alle Australopithecinae.<br />

Il Telanthropus è stato trovato con<br />

le Australopithecinae, ma da alcuni<br />

Autori è ritenuto un Ominide del tipo<br />

Anthropus o Neanderthal.<br />

Disgraziatamente esso è troppo poco<br />

rappresentato (mascella superiore<br />

e mandibola) per permettere un giudizio<br />

sicuro sulla sua natura.<br />

Poiché inoltre nel tempo in cui vissero<br />

le Australopithecinae già esistevano<br />

gli Uomini ,non si può escludere<br />

che le pietre e le ossa lavorate siano<br />

opera di questi.<br />

E' dunque dubbio che le Australopithecinae<br />

si servissero di oggetti come<br />

strumenti ed è ancora più incerto<br />

che li preparassero mediante un'adatta<br />

lavorazione.<br />

MANIFESTAZIONI PSICHICI!E<br />

DEGLI<br />

ANTROPOIDI VIVENTI<br />

Tenendo conto delle manifestazioni<br />

psichiche degli Antropoidi attuali,<br />

è ammissibile che le Australopithecinae<br />

si servissero di strumenti e fino a<br />

qual punto?<br />

E'- ; necessario, prima di rispondere,<br />

di richiamare le manifestazioni psichiche<br />

degli Antropoidi viventi per ciò<br />

che concerne il nostro problema.<br />

L'uso del «bastone» è stato osservato<br />

presso gli Antropoidi e alle volte<br />

anche nelle scimmie inferiori. Per<br />

«bastone» s'intende qualsiasi oggetto<br />

allungato o piuttosto rigido che può<br />

servire ad avvicinare il cibo, oppure a<br />

colpire o a battere. Il caso più noto è<br />

quello nel quale il cibo è situato ad<br />

una certa distanza dalla gabbia, nella<br />

quale si trova l'animale. E questo<br />

si serve d'un bastone per avvicinarlo.<br />

Gli Antropoidi sanno anche servirsi<br />

di oggetti diversi (casse, sedie, tavole,<br />

ecc.), come di sgabelli per avvicinarsi<br />

ad un oggetto, situato troppo<br />

12 —<br />

alto per poterlo cogliere direttamente.<br />

Riescono anche a spostare lo sgabello<br />

.(dal luogo dove si trova, e collocarlo<br />

nel sito adatto per raggiungere lo scopo.<br />

In alcuni casi gli Antropoidi hanno<br />

mostrato di saper far uso anche di<br />

due strumenti, combinati insieme : il<br />

bastone e lo sgabello. Sono saliti cioè<br />

su una cassa, col bastone in mano, e<br />

di là hanno abbattuto il cibo sospeso<br />

sul soffitto della gabbia.<br />

In questi casi lo strumento era già<br />

formato e l'animale non aveva che da<br />

impiegarlo.<br />

Esistono anche osservazioni che tendono<br />

a dimostrare che le scimmie superiori,<br />

specialmente Antropoidi, riescono<br />

a costruire in qualche modo lo<br />

strumento. Riportiamo alcuni esempi.<br />

Strappano un ramo d' un arbusto<br />

per servirsi di bastone.<br />

Mettono insieme pezzi di giornale<br />

e di foglie per fare una specie di bastone.<br />

Srotolano corde avvolte a una sbarra<br />

per potersene servire.<br />

Svuotano casse del materiale contenuto<br />

prima di trasportarle sotto il cibo,<br />

dove servirsene da sgabello.<br />

Raddrizzano un filo di ferro ricurvo<br />

allo scopo di allungarlo.<br />

Infilano pezzi di canna l'uno nell'altro<br />

per allungarlo.<br />

E' vero che tutte o quasi tutte queste<br />

osservazioni, allo stato attuale, pare<br />

abbiano perduto della primitiva forza<br />

probativa, perché sembra che gli animali<br />

le abbiano adottate, non perché<br />

le hanno trovate essi, ma perché<br />

le hanno viste.<br />

« Nuove osservazioni sullo Scimpanzè<br />

— osserva Buytendijk — di<br />

cui erano ben noti i precedenti, mo-x<br />

strano che il suo comportamento è<br />

molto più determinato dalle esperienze<br />

precedenti di quanto Kòhler, Yerkes<br />

e altri avessero sospettato ».<br />

L' aggiustamento poi della canna,<br />

infilando i pezzi l'uno nell'altro, avviene<br />

solo se succede a caso, giocando<br />

coi vari pezzi. Ma, una volta ottenuto<br />

l'allungamento, l'animale sa sfruttarlo,<br />

e può ripetere l'operazione in<br />

altri casi. In altre parole, sa far tesoro<br />

della combinazione fortunata.<br />

Non è però in grado di trasmettere<br />

ai discendenti ciò che esso ha appreso.<br />

Le sue esperienze rimangono strettamente<br />

individuali.<br />

L'allevamento degli Scimpanzè da<br />

parte della madre, non conferisce<br />

nessuna superiorità conoscitiva sugli<br />

Scimpanzè lasciati a se stessi. Ciò di-<br />

mostra che il comportamento dei giovani<br />

è sostanzialmente innato; e i genitori<br />

non trasmettono le esperienze<br />

da essi acquisite.<br />

Con la scorta di questi accertamenti<br />

sulle manifestazioni psichiche degli<br />

Antropoidi, possiamo considerare<br />

quelle che si attribuiscono alle Australopithecinae.<br />

Poiché l'impiego di strumenti già<br />

formati e una certa preparazione, sia<br />

pure semplicissima, dei medesimi, o<br />

spontaneamente o per istinto imitativo,<br />

si osserva anche negli Antropoidi<br />

attuali, è possibile, pur ammettendo<br />

nelle Australopithecinae una capacità<br />

psichica sostanzialmente uguale a quella<br />

degli Antropoidi attuali, che si servissero<br />

di pietre, ossa e corna per colpire<br />

le prede e per sezionarle.<br />

Non è dunque impossibile ciò che<br />

afferma Dart riguardo alla cultura «osteodontocheratica»,<br />

benché, in tal caso,<br />

sia fuori luogo il termine «cultura».<br />

La cultura è essenzialmente degli<br />

esseri razionali, mentre 1' impiego di<br />

oggetti diversi, anche ritoccati, può<br />

spiegarsi con la sola conoscenza sensitiva.<br />

Piuttosto rimarrebbe da spiegare<br />

la trasmissione da una generazione<br />

all'altra dell' uso degli strumenti<br />

non lavorati. Se si ammette che questo<br />

avvenisse mediante 1' insegnamento,<br />

ciò non si osserva negli Antropoidi<br />

attuali. Se si ricorre a un particolare<br />

istinto, questo non appare impossibile,<br />

ma dovrebbe essere accertato.<br />

Le osservazioni di Dart ci sembrano<br />

ancora troppo poco fondate per dare<br />

come provata l'esistenza di uno o l'altro<br />

dei due modi supposti di trasmissione.<br />

Non entrano invece nell' ambito<br />

delle operazioni osservate negli Antropoidi,<br />

la lavorazione sensibilmente<br />

progredita di manufatti (pietre scheggiate)<br />

e ancor meno l'accensione e l'uso<br />

del fuoco.<br />

Queste perciò, per essere attribuite<br />

alle Australopithecinae, dovrebbero essere<br />

accertate con sicurezza.<br />

LAVORO E RAZIONALITÀ<br />

A questo punto si pone un problema<br />

: Se si accertasse l'uso del fuoco e<br />

la lavorazione di utensili per parte<br />

delle Australopithecinae, si dovrebbe<br />

per ciò stesso concludere che erano<br />

in possesso di facoltà razionali?<br />

Così si ritiene comunemente. Ma<br />

noi riteniamo necessaria qualche distinzione.<br />

L'uso del fuoco, come la lavorazione<br />

di utensili, sono certamente opera-

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