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Dicembre '64 - Ex-Alunni dell'Antonianum

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valutata con uno stesso identico criterio<br />

a prescindere dalla differenza sociale<br />

: «Ciò che l'uomo ha seminato,<br />

questo egli raccoglierà». Tale è l'insegnamento<br />

della rivelazione cristiana valevole<br />

per tutti indistintamente.<br />

Tutti finalmente abbiamo sulla terra<br />

l'identica norma di bene e di male che<br />

deve decidere della nostra condotta.<br />

Ed è proprio il cristianesimo ad additarci<br />

le due virtù caratteristiche che<br />

costituiscono il motivo architettonico<br />

dell'edificio delle Relazioni Umane costruite<br />

sulle fondazioni naturali : la giustizia,<br />

l'amore.<br />

PROSPERITÀ' ECONOMICA<br />

L'ultimo inciso della definizione concepisce<br />

l'azienda come sorgente di prosperità<br />

economica. E' evidente che tale<br />

prosperità non può essere a vantaggio<br />

soltanto di un limitato numero di<br />

persone, quantunque d'intelligenza e di<br />

intraprendenza; ma di tutti gli uomini<br />

che attendono al lavoro, proprio perché<br />

in ogni vita umana c'è un elemento<br />

sacro che deriva dalla natura spirituale<br />

dell' uomo e dal fatto che egli è<br />

creatura di Dio. Il diritto alla vita è<br />

fondamentalmente legato proprio a un<br />

minimo di prosperità economica che a<br />

sua volta è vincolato al complesso sistema<br />

della industria, del commercio,<br />

dell'agricoltura, dei pubblici servizi.<br />

Di conseguenza, per la stragrande<br />

maggioranza dei lavoratori, diritto alla<br />

vita significa oggi possibilità di lavorare<br />

e diritto ad un giusto salario.<br />

L'azienda, qualunque essa sia, pubblica<br />

o privata, industriale o commerciale,<br />

deve essere in grado di poter dare a<br />

tutti i suoi collaboratori un salario sufficiente<br />

a consentire condizioni di vita<br />

degne di un essere umano, il quale, evidentemente,<br />

ha diverse esigenze se è<br />

solo o se ha una famiglia sulle proprie<br />

spalle. L'uomo con famiglia dovrebbe<br />

poter guadagnare un salario familiare,<br />

senza essere costretto a far lavorare la<br />

moglie e i figli prima che essi abbiano<br />

raggiunto un'età ed una preparazione<br />

sufficiente. Soltanto provvedendo a ciò<br />

si potrà tutelare l'istituto familiare che<br />

rimane pur sempre la prima cellula della<br />

società.<br />

L'azienda, pertanto, qualunque forma<br />

essa abbia, deve includere il giusto salario<br />

tra i costi fissi della produzione ;<br />

cosi come essa include l'ammontare<br />

delle imposte, il tasso corrente d'interesse<br />

e il costo degli impianti. L'azienda<br />

non può e non deve valutare il lavoro<br />

esclusivamente in termini di offerta<br />

e di domanda, proprio perché gli<br />

uomini sono qualcosa di più di una<br />

mercé.<br />

E se è vero, come è vero, che un'azienda<br />

deve cercare di ridurre al minimo<br />

i costi, non deve far ciò togliendo<br />

ai lavoratori il sufficiente salario.<br />

D'altra parte il lavoratore così retribuito<br />

dev' essere educato a rendere il<br />

massimo all'azienda e produrre il suo<br />

massimo sforzo per meritare davvero<br />

questo suo salario. Così e soltanto così<br />

s'intende l'azienda concepita come comunità<br />

di prosperità economica.<br />

CONCLUSIONE<br />

Padre Carlo Messori Roncaglia S. J. lasciò Padova circa<br />

dieci anni fa perché chiamato a Roma per collaborare con<br />

Mons. Baldelli allo sviluppo della Pontificia Opera di Assistenza<br />

(P.O.A.). Mentre altri si impegnarono nella parte caritativa<br />

assistenziale, P. Messori organizzò l'attività culturale<br />

fondando il Centro Italiano Relazioni Umane (C.I.R.U.)<br />

presieduto da Sua Ecc. Eula, il primo magistrato d'Italia.<br />

Il Centro organizza nelle varie città d'Italia incontri tra industriali,<br />

dirigenti ed operai per studiare insieme i rapporti<br />

più proficui e di maggior soddisfazione.<br />

Tra gli incontri più significativi sono da segnalarsi quelli<br />

di Lignano dal 12 al 14 e dal 19 al 21 settembre, cui presero<br />

parte centosessanta maestranze di aziende della fascia<br />

Pordenone - Udine - Gorizia - Monfalcone. Erano presenti,<br />

tra gli altri, il Presidente della Regione Friuli - Venezia Giulia,<br />

On. Dr. Barzanti, che pronunciò un discorso impegnativo<br />

proponendosi di incrementare il più possibile nella propria<br />

Regione il movimento R. U. - P. Messori pubblica un periadico,<br />

il C.I.R.U., che affronta i problemi più importanti<br />

riguardanti le relazioni umane - Roma, Palazzo Brancaccio,<br />

Via Merulana 247.<br />

18 —<br />

Nel documento sopra citato : «Human<br />

Relations in Modern Business», redatto<br />

da imprenditori, economisti, professori<br />

e da altre personalità americane, e' è<br />

una conclusione che interessa di riferire<br />

qui.<br />

«Il mondo oggi è diviso da concezio-<br />

ni filosofiche antagoniste. In una gran<br />

parte di esse lo Stato è totalitario, e<br />

impone le sue leggi ai cittadini senza<br />

alcun loro consenso. Noi siamo persuasi<br />

che gli uomini liberi possono realizzare<br />

più di quelli schiavi.<br />

Ma per realizzare una tale aspirazione<br />

dobbiamo accettare quelle responsabilità<br />

che si accompagnano alla libertà.<br />

Dobbiamo lavorare uniti per risolvere<br />

comuni problemi. La collaborazione non<br />

la lotta, è la chiave del successo. Il<br />

mondo sta guardando noi per avere un<br />

esempio di quanto gli uomini liberi possono<br />

fare. Non possiamo deluderlo. Il<br />

destino delle future generazioni è nelle<br />

nostre mani : ' noi stiamo creando la<br />

storia. Questa è la nostra battaglia e il<br />

nostro impegno».<br />

Queste coraggiose e nobili affermazioni<br />

ci riguardano direttamente, come<br />

italiani e come credenti.<br />

Come italiani : questa Italia madre e<br />

maestra di civiltà nei secoli non può<br />

sottrarsi a creare, insieme alle altre<br />

genti di buona volontà, la nuova storia<br />

che nel campo delle R. U. è oggi a una<br />

fatidica svolta.<br />

Come credenti noi abbiamo il diritto<br />

e il dovere d'introdurre nell'impresa le<br />

mirabili ricchezze dell' umanesimo cristiano:<br />

di quell'umanesimo che ha come<br />

canoni fondamentali 1' abbagliante<br />

verità del « Corpo Mistico » e il fondamentale<br />

precetto dell'amore del prossimo<br />

che si concreta nelle parole di Gesù<br />

Cristo Signor Nostro: «Fai agli altri<br />

quello che vorresti fosse fatto a te».<br />

Lo sfaldamento, tragico, del mondo<br />

del lavoro è stato ed è tuttora esclusivamente<br />

opera degli uomini. Il risanamento<br />

di esso non potrà che essere esclusivamente<br />

opera di uomini, sostenuti<br />

da Dio.<br />

Dalla Lettera di Paolo VI fatta pervenire al Presidente del-<br />

la settimana sociale di Francia:<br />

« Le associazioni dei lavoratori si rifiuteranno di limitarsi<br />

ad essere dei gruppi di pressione, ma vorranno superare<br />

la mentalità di classe per collaborare con gli imprenditori<br />

per il bene comune nazionale e poi, internazionale.<br />

Organi di difesa dei legittimi interessi collettivi, ma sempre<br />

privati, dei loro aderenti, i sindacati avranno a cuore<br />

di non congelarsi in una attività di rivendicazione pura e<br />

di sola contestazione, ma di elevarsi al contrario a responsabilità<br />

superiori. Se la decisione appartiene agli organi<br />

propri dello Stato, essi avranno a cuore di partecipare alla<br />

sua elaborazione, poi alla sua applicazione, nella prospettiva<br />

del bene universale, che supera gl'interessi di gruppo :<br />

essi vorranno adattare questi a quello ed impegnare gl'individui,<br />

categorie sociali e comunità professionali a collaborare<br />

con i poteri pubblici alla prosperità comune ».

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