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Dicembre '64 - Ex-Alunni dell'Antonianum

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ore 16 :<br />

ore 20,30:<br />

Venerdì 31<br />

ore 13 :<br />

ore 18,30:<br />

ore 21,15:<br />

ore 23<br />

Sabato 1<br />

ore 18<br />

Domenica<br />

ore 8 :<br />

ore 10<br />

ore 14<br />

ore 17<br />

ore 21<br />

Scoppiano le « crisi », i « sani » si sobbarcano il<br />

peso degli altrui zaini. Altra prova di amicizia.<br />

Ancora una volta ci facciamo da mangiare alla<br />

luce delle stelle, così non vediamo quello che<br />

mangiamo.<br />

Abbiamo assalito e «conquistato» il rifugio Passo<br />

Giau. Dopo il nostro pranzo (finalmente con<br />

le gambe sotto una tavola) le dispense del rifugio<br />

erano letteralmente vuote.<br />

Siamo al Falzarego: .... un po' di civiltà!...<br />

Dobbiamo ancora mangiare e montare le tende :<br />

il «Marchese di Valparola», così si è autodefinito,<br />

ci ha scacciato dal suo bosco privato perché<br />

stava preparando la caccia al capriolo. Dio lo benedica.<br />

Diluvia. Brindisi in onore di S. Ignazio : P. Ballis<br />

e Giorgio portano a ciascuno nella propria...<br />

«dimora» un sorso di grappa. Anche questa è<br />

una gioia....<br />

Abbiamo attraversato il Settsass e il Pralongià,<br />

per accamparci sopra Corvara. La disposizione<br />

delle tende nel campo è particolarmente ordinata,<br />

il fuoco di bivacco viene fatto a regola d'arte;<br />

una piccola dimostrazione di tecnica scout....<br />

2<br />

E' stata celebrata la Messa più «ventilata» a cui<br />

io abbia mai assistito ; sul dorso di un crinale il<br />

vento ci sferzava e ci faceva stare in ansia per<br />

la sorte delle particole che minacciavano di spargersi<br />

qua e là.<br />

Assalto a Corvara. Tutti i negozi furono invasi<br />

dalla nostra «orda» di affamati !<br />

Abbiamo portato a termine l'ultima estenuante<br />

salita del campo a Forcella Ciampai nel gruppo<br />

Puez-Odle. Aleggia tra di noi una certa soddisfazione<br />

che mal cela molta nostalgia.<br />

Al campo molti avevano il basso schiena ammaccato<br />

dai frequenti inciampi della «perfida» discesa<br />

per un ghiaione scoscesissimo.<br />

Al fuoco ognuno di noi riferisce le proprie impressioni<br />

di questi 7 giorni di campo mobile.<br />

ore 23 :<br />

Lunedì 3<br />

ore 10 :<br />

S. Messa al Campo<br />

Tutti sono contenti, di ciò che hanno ricevuto,<br />

di ciò che hanno dato. Non sono mancate le critiche<br />

un po' per l'organizzazione un po' per il proprio<br />

egoismo. Molto è stato fatto, l'anno prossimo<br />

si cercherà di fare meglio.<br />

Si ritarda il silenzio, si cerca in tutti i modi di<br />

prolungare queste ultime ore di fraternità.<br />

Il «Canto dell'Addio» è il momento più triste, più<br />

commovente. Gli occhi di tutti sono un po' lucidi.<br />

Ognuno ripensa in questo momento le fatiche,<br />

i sacrifici, le soddisfazioni, le gioie di questi indimenticabili<br />

ma pur brevi giorni.<br />

Dopo aver discesa la Vallonga a voci spiegate, eccoci<br />

finalmente a Selva di Val Gardena. Il campo<br />

mobile è finito; ma resterà in noi il comune<br />

desiderio di continuare questa magnifica esperienza<br />

di vita «vera» anche nell'atmosfera spesso<br />

opprimente della città.<br />

AMEDEO<br />

Impresa dell'anno : costituzione del riparto Scout<br />

"A. CARREL" alla Sacra Famiglia<br />

Lo scorso anno Ruffatti, Bianchini e Dallaporta<br />

hanno preparato il terreno.<br />

Quest' anno Checco Moschetti, infaticabile, con<br />

Gianni Bianchini, Paolo Zanini e l'appoggio entusiasta<br />

di Don Mario Zannoni, ha costituito un riparto<br />

di tre squadriglie.<br />

Un risultato concreto : al campo di Pozza 6 dirigenti<br />

con 20 ragazzi.<br />

Gli aspetti salienti del lavoro<br />

Si suoi dire che le soddisfazioni vengono dal superamento<br />

delle difficoltà e noi certamente abbiamo potuto sperimentarlo.<br />

I problemi iniziali erano molti : cominciare da<br />

zero in un ambiente sconosciuto, riuscire a fare una propaganda<br />

efficiente presso i ragazzi, convincere le famiglie<br />

sulla validità dei nostri fini e del nostro metodo, trovare<br />

una sede idonea, acquistare in breve tempo l'attrezzatura<br />

necessaria alle nostre attività.<br />

I ragazzi, dopo un primo periodo di incertezza, risposero<br />

con entusiasmo, tanto che risultò necessaria una selezione.<br />

Fatta l'Italia, bisognava però fare gli Italiani. Costituito<br />

il Riparto, bisognava fare gli scouts ; alle difficoltà di<br />

carattere organizzativo, risolte brillantemente grazie soprat-<br />

in

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