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Dicembre '64 - Ex-Alunni dell'Antonianum

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Convegno Nazionale<br />

I Collegi<br />

11 Convegno Nazionale di Studio «I Collegi universitari<br />

in Italia» si è svolto a Milano dal 13 al 15 novembre presso<br />

la sede dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.<br />

I rappresentanti di tutti i più importanti Collegi Universitari<br />

Italiani, fra i quali noi <strong>dell'Antonianum</strong>, vi hanno<br />

portato un contributo di idee ed esperienze in un incontro<br />

e scontro risultato nel complesso utile e costruttivo.<br />

Incontro e scontro perché, nella odierna situazione italiana,<br />

il fenomeno Collegio Universitario si articola in istituzioni<br />

fra loro assai diverse; e lale diversità, che si riconduce<br />

per lo più alla natura, privata o pubblica, dei finanziamenti,<br />

ne informa in modo tatara discordante gli scopi.<br />

E' per questo che il Convegno Milanese, puntualizzato<br />

da quattro relazioni dovute - rispettivamente - ai docenti<br />

prò/. Felice Battaglia, prof. Giulio Gundezzo, prò/. Aurelio<br />

Bernardi, prof. Umberto Potoschnig, ha espresso il suo aspetto<br />

più interessante nella vivace dialettica delle opinioni,<br />

via via dai partecipanti manifestate.<br />

Ne è uscito, sia pur con gli inevitabili sfasamenti che<br />

ogni tipizzazione comporta, un modello di Collegio universitario,<br />

realtà per ora solo ideale, ma che niente impedisce<br />

sperare in un prossimo futuro attuata.<br />

Si è da tutti convenuto che l'ambiente universitario,<br />

così come si presenta oggi nel nostro Paese, manifesta una<br />

indubbia insufficienza per quanto riguarda la totale formazione<br />

umana dell' individuo.<br />

L'Università svolge infatti la sua specifica funzione coltivando<br />

in maniera per lo più nozionistica le intelligenze e<br />

aumentandole in una determinata specializzazione.<br />

Essa crea specialisti e non uomini specializzali. In questo<br />

contesto si inserisce il Collegio universitario, la cui funzione<br />

primaria deve essere quella di una integrale formazione<br />

culturale, intendendo per cultura tutto ciò che manifesta<br />

la grandezza della persona e tende ad arricchirla.<br />

In verità questa affermazione di principio è stata, da<br />

parte di alcuni, a lungo contestata in nome di una visione<br />

più angusta ed esclusivamente para-intellettuale del Collegio;<br />

secondo quest'ultima opinione il Collegio deve essere<br />

non altro che rocca di belli impegni, fucina della futura<br />

élite sociale. E non è mancato anche chi ha ritenuto do-<br />

24 —<br />

P. Fontana col Gruppo degli Universitari <strong>dell'Antonianum</strong><br />

di Studio<br />

Universitari in Italia<br />

versi avvicinare il Collegio universitario, a forme assistenziali,<br />

tipo Casa dello Studente, dove sembra del tutto assente<br />

ogni scopo educativo od umanistico.<br />

Ferma restando l'equazione precedente Collegio universitario<br />

= integrale formazione culturale, è parso che il Collegio<br />

possa realizzare la sua funzione secondo una duplicità<br />

di iniziative: da un lato quelle che si potrebbero definire<br />

umanistico-culturali.<br />

Le prime vogliono far penetrare più profondamente gli<br />

studenti nel vivo dei problemi di Facoltà, allargando la loro<br />

conoscenza nelle discipline proprie e aggiornandone la<br />

preparazione ai più recenti sviluppi.<br />

Tuttavia le attività scientifico culturali possono operare,<br />

secondo affermavano più docenti, ad un livello più particolare.<br />

Se è vero che in alcune Facoltà universitarie altissima<br />

è la percentuale delle riprovazioni, pare che il Collegio debba<br />

sopperire col rimedio di corsi a carattere ripetitivo, tenuti<br />

da professori o assistenti universitari, in modo da ovviare<br />

a quelle carenze didattiche e di programmi che sembrano<br />

essere la causa prima del fenomeno. E si vede qui<br />

come la cooperazione tra Collegio ed Università sia indispensabile<br />

e in qualche caso insostituibile.<br />

Il terzo momento infine di questa orchestrazione, come<br />

i più hanno sottolineato, deve essere costituito da organizzazioni<br />

cinematografiche, teatrali, turistiche per consentire<br />

agli studenti una partecipazione più frequente ai problemi<br />

del mondo che li circonda. Dove però il Collegio universitario<br />

attua la sua peculiare ragione di essere (ma non nego<br />

che sul punto si sono manifestati al Convegno certi contrasti)<br />

è sul piano dei valori umani, spirituali e sociali.<br />

Questo margine formativo, esplicato dalle attività umanistico-culturali,<br />

deve condurre alla preparazione alla vita<br />

famigliare, professionale e sociale.<br />

A questo punto è sembrato opportuno a qualche convegnista<br />

porre l'accento su di un concetto basilare per il Collegio<br />

universitario in quanto ente pluralistico, e cioè sul<br />

senso di comunità.<br />

Se la comunità si distingue dalla collettività per il fatto<br />

che in questa le finalità sono perseguite mediante una

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