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Dicembre '64 - Ex-Alunni dell'Antonianum

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a delle cose, prescindendo da qualsiasi<br />

determinazione sensibile (benché<br />

l'individuo che possiede le facoltà intellettive<br />

si serva sempre nelle sue operazioni<br />

psichiche, anche superiori, di<br />

rappresentazioni sensibili). Le facoltà<br />

sensitive invece sono intrinsecamente<br />

legate alla materia; perciò le loro manifestazioni<br />

sono sempre essenzialmente<br />

concrete e determinate sensibilmente<br />

(schemi e immagini sensibili).<br />

Si comprende allora come l'individuo,<br />

dotato di facoltà razionali che<br />

colgono la natura delle cose e conoscono<br />

il fine come fine e valutano la natura<br />

del mezzo, possa raggiungere il fine<br />

mutando convenientemente il mezzo<br />

(possibilità di adattamento) e possa<br />

anche cambiare fine (possibilità di<br />

progresso). Non così avviene dell' individuo<br />

dotato di sole facoltà sensitive.<br />

Essendo queste essenzialmente legate<br />

a schemi e a immagini sensibili<br />

e non avendo che questi, l'adattamen-<br />

Padre Vittorio Marcozzi, cresciuto alla Scuola di Religione<br />

<strong>dell'Antonianum</strong>, fedele Congregato, appassionato petrarchino,<br />

è certamente oggi uno degli ecclesiastici più in vista<br />

nel campo della cultura in Italia.<br />

Tornerà gradito, crediamo, agli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> che gli furono<br />

amici o ne hanno sentito parlare, conoscere un po' più<br />

a fondo la sua attività.<br />

Professore di scienze biologiche ed antropologiche alla<br />

Pontificia Università Gregoriana di Roma e dell'Alaisianum<br />

di Gallarate, svolge da oltre trent'anni un'attività apologetica<br />

e scientifica di prim'ordine.<br />

Nelle principali città d'Italia si fece applaudire con le<br />

sue conferenze agli intellettuali in occasione di Congressi,<br />

di Ritiri Pasquali, di Esercizi specializzati, di Corsi superiori<br />

di cultura religiosa. Le sue conferenze sulla personalità<br />

del Cristo tennero ovunque per varie sere affascinato il<br />

pubblico che gremiva spesso i più vasti e distinti locali cittadini.<br />

Assistente nazionale dei Medici Cattolici, è soprattutto<br />

nell'ambiente medico che ottenne i successi più lusinghieri<br />

rivelandosi ovunque preparato a risolvere le obiezioni di coscienza<br />

e ad appianare le difficoltà di ordine intellettuale e<br />

morale.<br />

P. Marcozzi estese il suo apostolato apologetico ad un<br />

pubblico ben più vasto di quello delle sue conferenze, mediante<br />

apprezzatissime pubblicazioni, molte delle quali vedremmo<br />

volentieri in mano ai nostri <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong>.<br />

Ne diamo qui un rapido cenno:<br />

«Le Origini dell'uomo» (Milano, C.E.A., 1954) giunto alla<br />

quarta edizione; tradotto in spagnolo.<br />

14 —<br />

to deve essere necessariamente limitato<br />

nell'ambito dello schema e immagine<br />

sensibili : quindi con capacità limitate<br />

di adattamento e di progresso.<br />

Nel lavoro materiale dunque non è<br />

tanto l'opera in se stessa che rivela la<br />

natura della capacità psichica dell'individuo<br />

che l'ha attuata, quanto la<br />

presenza o meno di un notevole adattamento<br />

e progresso.<br />

Quindi, per ciò che riguarda le pietre<br />

lavorate, come utensili, non è tanto<br />

il fatto che sono lavorate che prova<br />

la presenza di facoltà intellettive,<br />

quanto l'adattamento (invenzione di<br />

nuove forme) e il progresso. Perciò,<br />

se tale adattamento e progresso mancassero<br />

o fossero assai limitati, la spiegazione<br />

con le sole facoltà sensitive<br />

sarebbe giustificata.<br />

Questo nell' ambito speculativo o<br />

teorico. In pratica occorrerà molta<br />

prudenza e circospczione, perché non<br />

è sempre facile stabilire se l'adattamento<br />

e il progresso che si riscontrano<br />

nei singoli casi, superano le possibilità<br />

della psiche sensitiva. Ed è<br />

questa la difficoltà che si riscontra, allo<br />

stato attuale, per ciò che concerne<br />

le Australoptthecinae.<br />

VITTORIO MARCOZZI S. J.<br />

Da una pittura di un'anfora etrusco<br />

«Il senso della vita umana» (Milano, Bompiani, 1956)<br />

giunto alla quarta edizione. Uno dei libri più letti in Italia<br />

in questi ultimi anni.<br />

«Il problema di Dio e le scienze» (Brescia, Morcelliana,<br />

1958) giunto all'ottava edizione; tradotto in portoghese.<br />

«Il senso dell'amore» (Ed. Paoline, Roma, 1960) giunto<br />

alla quinta edizione; tradotto in spagnolo, in portoghese e<br />

in giapponese.<br />

«Ascesi e psiche» (Morcelliana, Brescia, 1958) tradotto<br />

in spagnolo.<br />

Scrisse inoltre numerosi articoli per le riviste di ascetica,<br />

di pedagogia e apologetica, come ad es.: «Formazione<br />

culturale di coloro che vivono in stato di perfezione», «I miracoli<br />

di Gesù» nel voi. VII del Simbolo della Pro Civìtate<br />

Cristiana, «La direzione spirituale dei giovani», «L'organizzazione<br />

della vita in Dio», «La Direzione degli anormali»,<br />

«II Matrimonio secondo la legge naturale», ecc.<br />

Ma l'attività che più ha attirata l'attenzione del mondo<br />

culturale è quella scientifica. Specializzatosi in antropologia,<br />

si impose subito con numerosi articoli scritti sulla «Civiltà<br />

Cattolica» e altre riviste scientifiche dal 1937 fino agli<br />

ultimi tempi, sul problema della vita e delle sue origini,<br />

sull'anima dell'uomo preistorico, sul «Sinanthropus pechinensis»<br />

ecc. Una delle sue opere principali, «L uomo nello<br />

spazio e nel tempo», tradotto anche in altre lingue, è usato<br />

come testo in varie università.<br />

L'articolo qui pubblicalo è tolto dal «Gregorianum», Rivista<br />

della Pontificia Università Gregoriana di Roma, anno<br />

XLI - voi. XLI - 4.

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