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CLAssICO A CHI? Emilia Romagna Festival, decennale boom: grandi nomi, grandi repertori ma anche una nuova voglia di rischiare Diciamo che partiamo dalla fine. Dal concerto che il 9 settembre al Teatro Ebe Stignani di Imola alle 21.15 chiuderà la decima edizione dell’Emilia Romagna Festival. Perché insomma, quando ti siedi su una poltroncina e guardi sul palco ti aspetti l’ingresso dei violini, dei flauti, delle trombe, dei fagotti. Ma di generatori di corrente, ecco, insomma, no. Non che gli strumenti tradizionali non ci siano. L’orchestra di Padova e del Veneto diretta dal maestro Maffeo Scarpis eseguirà musiche di Schubert, Mozart, Pärt. Ma anche un’opera per gruppi di continuità. Cos’è, una serata Marinetti? Un’installazione? No. È Trinergy, una prima assoluta di Paola Samoggia per strumenti d’orchestra e, appunto, imponenti gruppi di continuità. Samoggia è una compositrice che lavora da anni nell’arte contemporanea. Giocando coi suoni e le percezioni visive è arrivata a creare il genere «Fotogramma Musicale». Si può parlare di musica elettronica, ma se dietro c’è il computer, per creare effetti che nessuno strumento può riprodurre, dietro c’è anche l’ispirazione classica e jazzistica dell’autrice. Ecco allora che nei lavori di Samoggia si succedono rumori campionati in un’industria me- talmeccanica e un pizzicato d’archi, la voce del violoncello e l’elaborazione di onde sinusoidali, fino appunto ai generatori di corrente. Dai gruppi di continuità alle balle da fieno. Scorrendo il programma di questa nuova stagione dell’Erf, l’occhio è caduto anche sull’appuntamento del 25 <strong>luglio</strong>, a Cotignola. Sede del concerto l’Arena delle Balle di Paglia (sic!): e se il palco sembra sui generis aspettate l’artista. Eric Lewis, in arte ELEW, è noto non solo per essere amatissimo dal presidente Obama ma anche per le sue scelte anticonformistiche in fatto di esecuzione. Cognomen omen, l’artista lotta con la tastiera fino allo sfinimento, seguendo uno stile che scivola tra ragtime, rock e pop. Insomma, come ha detto il presidente dell’Erf Massimo Mercelli, scopo del festival «è invitare il pubblico a sperimentare creazioni ed esperienze concertistiche con giovani interpreti, sedi inusuali e nuovi punti di vista, per combattere la povertà almeno quella culturale». E se si volesse qualcosa di più classico, tipo Chopin, o Pergolesi di cui per entrambi questo 2010 è data d’anniversario? Il 14 <strong>luglio</strong>, all’Abbazia di Pomposa, Catherine Spaak terrà il recital di «Lettere e letture su e di Chopin e George Sand», mentre nella stessa sede, il 29 <strong>luglio</strong>, l’Orchestra da Camera della Filarmonica Slovena, il soprano Paola Cigna, il mezzosoprano Daniela Pini e il violino solista Andres Mustonen saranno gli interpreti di una delle pagine più struggenti di Pergolesi, lo Stabat Mater. Non mancheranno nemmeno le star, i grossi nomi, quelli che basta citarli. Come Ute Lemper, che inaugura la rassegna il 13 <strong>luglio</strong> alla Rocca Sforzesca di Imola insieme alla Filarmonica Arturo Toscanini e al maestro Jan Latham-König. Michael Nyman: il 17 <strong>luglio</strong>, all’Arena Plautina di Sarsina, con il suo «Concerto per Archi e flauto». O Gigi Proietti, il 24 <strong>luglio</strong> a Rocca San Casciano, a prestare la sua voce all’animatissima fiaba musicale di Prokofiev «Pierino e il lupo». A dire il vero ci sarebbe anche molto altro, decine di appuntamenti da Bologna a Ravenna, da Forlì a Ferrara. Fermata musica. Date un’occhiata su emiliaromagnafestival.org 13 <strong>luglio</strong> - 9 settembre EMILIA ROMAGNA FESTIVAL Luoghi vari Info: emiliaromagnafestival.org musica Elew AnnALIsA REggI 7/10 <strong>gagarin</strong> n. 5 musica arte gusto teatro libri shopping bimbi cinema 27