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gagarin 5 luglio 2010.indd - Gagarin Magazine

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7/10 <strong>gagarin</strong> n. 5<br />

arte musica<br />

gusto<br />

teatro<br />

libri<br />

shopping<br />

bimbi<br />

cinema<br />

40<br />

degno<br />

di nota<br />

di Claudia<br />

Casali<br />

ARTE CONTEMPORANEA PER<br />

GLI ORRORI CONTEMPORANEI<br />

Visitando la mostra ora allestita al MIC<br />

di Faenza e dedicata ai lavori sulle sedie<br />

elettriche degli artisti Ontani e Bertozzi-<br />

Casoni, mi sono venute in mente le tante<br />

riflessioni di Jean Paul Sartre riguardo la<br />

bellezza e la potenza comunicativa delle<br />

opere d’arte contemporanea che hanno<br />

l’audacia di descrivere gli orrori della<br />

storia e del mondo contemporanei. Il riferimento<br />

per eccellenza per Sartre era<br />

«Guernica» di Picasso, documento da lui<br />

ritenuto di una forza comunicativa straordinaria<br />

e su cui più volte nel corso degli<br />

anni è intervenuto con testi importanti.<br />

Nel nostro caso, gli artisti non si sono<br />

misurati con un evento tragico dell’umanità<br />

ma con il tema della pena di morte,<br />

considerata una delle più inquietanti violazioni<br />

dei diritti umani fondamentali, e<br />

l’utilizzo della sedia elettrica e del «rituale»<br />

ad essa connesso manifestano la più<br />

bieca aberrazione umana. L’arte in questo<br />

caso affronta l’argomento con due esempi<br />

diame-tralmente opposti: per Luigi Ontani<br />

si tratta di un trono elettrico, regale, con<br />

una seduta in oro, bracciali di pitone al<br />

posto di catene, l’elemento umano e quello<br />

animale posti a confronto come basi<br />

della sedia, a far riflettere sulla bestialità<br />

dell’agire umano; uno schienale da Giano<br />

bifronte che mostra da un lato un volto tra<br />

il sereno e l’addormentato direi quasi incosciente,<br />

dall’altro un volto urlante, straziato.<br />

Quando nel 2007 Ontani espose a<br />

New York questo lavoro ricordo l’assoluto<br />

stupore da parte dei newyorkesi per avere<br />

affrontato un tema tanto scomodo agli<br />

States democratici. Già Andy Warhol nel<br />

1963 aveva fatto sua la serialità di questa<br />

immagine, divenuta nel tempo icona<br />

di uno scempio; lo stesso Ontani ribadì<br />

con questo lavoro l’incapacità di accettare,<br />

oggi, per un paese che si fa portavoce<br />

in ogni dove del rispetto dei diritti umani,<br />

tale pratica di omicidio di stato.<br />

Per Bertozzi-Casoni parliamo invece di<br />

iperrealismo, di ricostruzione, di assoluta<br />

perfezione nella riproduzione di una<br />

vera e propria sedia elettrica: lacci in<br />

cuoio, elementi metallici, il legno della<br />

struttura sono perfettamente riprodotti<br />

e ricoperti da un centinaio di splendide<br />

farfalle, memento della assoluta fragilità<br />

dell’esistere, dell’imminenza della morte,<br />

e soprattutto fanno riferimento alle centinaia<br />

di esecuzioni che hanno troncato il<br />

volo della vita. Si rimane turbati da questa<br />

rappresentazione della «vanitas» che<br />

qui assume connotati poetici accanto alla<br />

freddezza del dato reale.<br />

Da non dimenticare che il MIC sarà sede<br />

di un convegno promosso da Amnesty International<br />

il prossimo 10 ottobre, giornata<br />

mondiale contro la pena di morte.<br />

Fino al 17 ottobre<br />

2 sedie elettriche<br />

Faenza, MIC Museo Internazionale delle<br />

Ceramiche<br />

Info: www.micfaenza.org<br />

gestione delle attività del Musée de l’OHM,<br />

una struttura museale mobile collocata<br />

all’interno di un comò del XIX secolo,<br />

ideata e realizzata da Chiara Pergola per<br />

evidenziare il legame tra storia individuale<br />

e storia collettiva e per testimoniare senza<br />

stravolgerle la presenza di opere nate nella<br />

relazione con la vita quotidiana<br />

ROBERTA UBALDI – RUGGINE<br />

Fino al 15 settembre<br />

Bologna, Tecno, via Santo Stefano 8<br />

Ingresso gratuito<br />

Apertura: lun.- ven. 9.30-13, 14.30-19<br />

Info: filiale.bologna@tecnospa.com<br />

CARNOTZETS<br />

Fino al 23 <strong>luglio</strong><br />

Bologna, Car Project, via Pietramellara 4/4<br />

Ingresso gratuito<br />

Apertura: mar-ven 14.30-20, sab 11-19<br />

Info: 051 6592522, carprojects.it<br />

Nell’ambito del progetto di residenza CAR<br />

projects ospita Adrien Missika, Stéphane<br />

Barbier Bouvet, Benjamin Valenza, Jeanne<br />

Graff, membri di 1m3 spazio d’arte<br />

contemporanea di Losanna, insieme a<br />

Stéphane Kropf. Il gruppo di artisti presenta<br />

il progetto Carnotzet a cura di Jeanne Graff<br />

MARE NOSTRUM<br />

Fino al 16 <strong>luglio</strong><br />

Bologna, Galleria Forni, via Farini 26<br />

Ingresso gratuito<br />

Apertura: mar-sab 9.30-13, 16-19.30<br />

Info: 051 231589, galleriaforni.it<br />

Il mare nell’arte contemporanea rassegna<br />

di pittura, scultura e fotografia<br />

MARCUS HARVEY- NEW YORKS<br />

Fino al 16 <strong>luglio</strong><br />

Bologna, Galleria Marabini, vicolo<br />

della Neve 5<br />

Ingresso gratuito<br />

Apertura: lun-ven 10.30-13, 15-19.30 e<br />

su appuntamento<br />

Info: 051 6447482, galleriamarabini.it<br />

Attraverso quattro grandi tele e un gruppo<br />

di sculture in ceramica, Harvey crea un<br />

dialogo sofisticato fra l’essenza di un<br />

oggetto e il significato che quell’oggetto<br />

acquisisce<br />

FRANCESCO GERONAZZO-INFORMADISEGNO<br />

Fino al 15 settembre<br />

Bologna, Adiacenze, via San Procolo 7<br />

Ingresso gratuito<br />

Apertura: mar-sab 15.30-20<br />

Info: daniela.tozzi@hotmail.it<br />

La natura e le sue forme vengono presentate<br />

nella seconda mostra di Adiacenze.<br />

Sculture, incisioni e monotipi portano in<br />

scena una natura non ancora contaminata<br />

dall’uomo ed in contrasto con materiali ed<br />

oggetti di utilizzo comune e massificati<br />

GRUPPO T: MIRIORAMA LE OPERE I<br />

DOCUMENTI<br />

Fino al 26 settembre

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