N. 5 - Settembre/Ottobre 2006 - cerca - Fiba

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Direttore responsabile: Giuseppe Gallo Comitato di direzione: Giuseppe Gallo, Giovanni Casiroli, Guido Cavalieri, Roberto Garibotti, Sergio Girgenti, Pier Luigi Ledda, Pietro Mariani, Mario Mocci, Giancarlo Pezzanera, Giulio Romani,Alessandro Spaggiari, Elena Vannucci Redazione: Angela Cappuccini (caporedattore), Andrea Baccherini, Umberto Bognani, Giusi Esposito, Maurizio Locatelli, Anna Masiello, Paola Vinciguerra Fotocomposizione e ricerca iconografica: Antonella Di Girolamo LAVORO BANCARIO E ASSICURATIVO Aut. decreto n. 236/92 del 15/04/1992 - reg. stampa Roma Poste Italiane Spa - Sped. abb. post. d.l. 393/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n.46) art.1, com.2, dcb Roma Direzione e amministrazione: Via Modena 5, 00184 Roma - Tel. 06/4746351 - Fax 06/4746136 e-mail: fiba@fiba.it sito web: www.fiba.it Fotolito: Jumbo Services srl - Via Carpi, 19 - 00040 Pomezia (Roma), tel. 0691607624 Stampa: Società Tipografica Romana srl Via Carpi, 19 - 00040 Pomezia (Roma), tel. 0691251177 Tiratura: 83.000 copie SOMMARIO N. 5 SETTEMBRE/OTTOBRE 2006 3 – Editoriale di Giuseppe Gallo 4 – Diario di Bak a cura di Andrea Baccherini 5 – Internazionale a cura di Maurizio Locatelli 6 – Focus Risiko finanziario Concentrazioni di seconda generazione di Giuseppe Gallo Le grandi manovre di Matteo Ghisellini e Andrea Scaglioni Fusione Intesa Sanpaolo, una scommessa sulla responsabilità sociale di Mario Mocci Una fusione che anima il mercato e la passione dei sindacalisti di Pietro Mariani La voce del sindacato in azienda di Mauro Incletolli e Ernesto Tagliarini Quanto stress... di Anna Masiello La voce dei lavoratori di Paola Vinciguerra 18 – Come calcolare... a cura di Cesare Sandulli 20 – Società civile a cura di PaolaVinciguerra 21 – Consumi a cura di Angela Cappuccini 22 – Legale a cura di Luigi Verde 23 – www fiba.it crescono gli ascolti di Pierluigi Ledda 24 – Donne, la storia di Nadia Vittone 25 – Solidarietà, progetto Apros di Angela Cappuccini 26 – Recensioni a cura di Anna Masiello GLI AUTORI Giuseppe Gallo segretario generale Fiba Cisl Andrea Baccherini redazione Conquiste del Lavoro Angela Cappuccini resp Ufficio stampa Fiba Cisl Giusi Esposito resp coord. femminile Fiba Matteo Ghisellini comp. ufficio ricerca Fiba naz. Mauro Incletolli segr. resp. Fiba Gruppo Sanpaolo Domenico Iodice comp. ufficio ricerca Fiba Naz. Pier Luigi Ledda resp. Dipartimento comunicazione, formazione e ricerca Maurizio Locatelli resp. formazione Fiba Lombardia Anna Masiello comp. ufficio formazione Fiba naz. Cesare Sandulli collaboratore Fiba naz. Andrea Scaglioni resp. ufficio ricerca Fiba Naz. Ernesto Tagliarini segr. resp. Fiba Banca Intesa Luigi Verde resp. ufficio legale Fiba naz. Paola Vinciguerra resp. formazione Fiba Sicilia Nadia Vittone Segretaria Sas Complesso Fiba Cisl SanPaolo-Imi Achille Cadeddu e Giuseppe Gargano sono gli autori della vignetta
Il Segretario generale Fiba Cisl Giuseppe Gallo Le banche italiane nell’ultimo decennio, possono vantare la ristrutturazione sistemica più profonda di ogni altro comparto produttivo. EDITORIALE Concentrazioni di seconda generazione di Giuseppe Gallo UniCredit/Hbv Abm-Amro/Antonveneta, Bmp – Parisbas/Bnl, Intesa/S.Paolo aprono la seconda generazione delle concentrazioni e delle acquisizioni di controllo. La prima generazione, pionieristica come spesso accade alle primogeniture, ha attraversato d’impeto il sistema bancario italiano tra la metà degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio. Essa ha condotto il sistema a standard di concentrazione elevati nel raffronto europeo: i primi 5 gruppi detengono il 51% delle quote di mercato, i primi 10 gruppi l’82%. Il fenomeno delle concentrazioni bancarie è un elemento, certamente rilevante, di una mutazione morfologica e strutturale, assai più complessa, il riposizionamento strategico del sistema, che ha investito gli assetti proprietari, (attraverso le privatizzazioni) i modelli organizzativi, le innovazioni di prodotto e di processo, le reti distributive, il ruolo delle risorse umane, il ridisegno contrattuale della categoria dei lavoratori bancari. I risultati del riposizionamento strategico, in tempi brevi, sono stati straordinari. Il sistema bancario italiano ha superato la crisi tendenziale della metà degli anni ’90 (la redditività di mezzi propri nel triennio 1994/1996 era precipitata all’1,56%) conquistando, all’inizio degli anni 2000, livelli economici, reddituali, patrimoniali comparabili con gli standard dei sistemi bancari europei più competitivi. La prima generazione di concentrazioni appartiene, quindi, ad una storia di successi per le aziende di credito italiane. Che possono, egualmente rivendicare il buon esito dei processi di privatizzazione, quasi unico (considerando il carattere parziale delle privatizzazioni Enel ed Eni) ed incomparabile ai fallimenti diffusi, dalla privatizzazione delle autostrade alla privatizzazione delle telecomunicazioni. Le banche italiane nell’ultimo decennio, possono vantare la ristrutturazione sistemica più profonda di ogni altro comparto produttivo. Si dimentica troppo spesso (amnesia dolosa!) che quella ristrutturazione sistemica fu concertata tra il primo Governo Prodi, le OO.SS. Settoriali, ABI e Federasse il 4/6/1997. Il Protocollo stipulato in quella data fu il business Lavoro Bancario e Assicurativo - settembre/ottobre 2006 3 plan condiviso dal riposizionamento strategico del sistema bancario. Non fu inviato all’Abi alcun documento Rovati riservato. Tutto fu discusso con trasparenza, autonomia responsabilità ed efficacia tra le parti sociali ed il Governo. È indice di preoccupante pochezza politica che sia stata rimossa la storia di un riposizionamento strategico concertato di successo a favore della riesumazione di un modello di relazioni tra politica ed economia logoro, bolso, opaco e fallimentare. Il riequilibrio competitivo delle aziende di credito, al quale i lavoratori hanno massimamente contribuito, ha manifestato deficit sociali. Il primo riguarda la dinamica occupazionale. Nel 1993 i lavoratori bancari erano 360.624 (punta massima), nel 2004 336.877 (-23.747 pari al 6,58%). Quantunque il Fondo di Solidarietà (ammortizzatore sociale unico nel terziario) abbia consentito di accompagnare i lavoratori alla pensione su base quasi universalmente volontaria (insieme agli esodi incentivati), la dinamica occupazionale declinante è una priorità che intendiamo affrontare ed invertire nel prossimo, imminente rinnovo contrattuale. Il secondo chiama in causa il meccanismo distributivo. Fatto 100 il valore dei dividendi nel 1996, nel 2004 quel valore, in termini reali è pari a 360; fatto 100 il costo dei servizi bancari nel 1996, lo stesso valore nel 2004 è pari a 160 in termini reali; fatto 100 il costo del lavoro nel 1996, la grandezza si riduce a 93,7 nel 2004 in termini reali (mentre il potere d’acquisto delle retribuzioni è sostanzialmente stabile). Appare con evidenza lo scarto esponenziale tra la crescita di reddito degli azionisti ed i benefici dei lavoratori e dei clienti derivanti dal riequilibrio competitivo del sistema bancario. Per queste ragioni il 16/6/2004 abbiamo sottoscritto con l’Abi il Protocollo per lo sviluppo socialmente ed ambientalmente sostenibile e compatibile del sistema bancario italiano, sette anni dopo il Protocollo 4/6/1997, in sede di consuntivo e di diagnosi critica. segue a pag. 6 →
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