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N. 5 - Settembre/Ottobre 2006 - cerca - Fiba

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Si è tenuta a Bari dal 31 al 3<br />

settembre scorsi la IV edizione<br />

del Forum “l’impresa di un’economia<br />

diversa”, appuntamento<br />

che ogni anno la campagna Sbilanciamoci!<br />

organizza in contemporanea<br />

ed in alternativa al meeting<br />

degli industriali di Cernobbio,<br />

e dove economisti, sociologi,<br />

sindacalisti, ambientalisti si confrontano<br />

sulle possibili alternative<br />

di governance dei processi di globalizzazione.<br />

Sbilanciamoci! è una campagna di<br />

informazione e denuncia, che dal<br />

1999 ha riunito in Italia 44 organizzazioni<br />

della società civile e<br />

che si impegna – attraverso la<br />

pubblicazione di rapporti, l’organizzazione<br />

di convegni e di attività<br />

di pressione e animazione politica<br />

e culturale – per promuovere<br />

un modello di economia<br />

e società fondato sui principi<br />

di solidarietà, giustizia, eguaglianza,<br />

sostenibilità ambientale<br />

ed economica, e di pace.<br />

Aderiscono a Sbilanciamoci! organizzazioni<br />

del calibro di Manitese,<br />

Altraeconomia,Arci, Medici senza<br />

Frontiere, Legambiente, WWF,<br />

Associazione Finanza Etica, Emergency,<br />

Un ponte per.. e tante altre,<br />

tutte unite dalla determinazione<br />

di proporre una nuova forma<br />

di sviluppo e contrastare la<br />

cultura liberista in modo da porre<br />

le basi per un mondo più vivibile<br />

per tutti.<br />

La decisione di tenere il Forum<br />

nel Mezzogiorno d’Italia riveste<br />

un significato preciso: fare del<br />

Mediterraneo un mare di pace,<br />

un crocevia per l’incontro di popoli,<br />

culture e civiltà diverse ma<br />

unite dall’idea di una società ed<br />

un’economia cooperative e non<br />

competitive.<br />

Anche la scelta di Bari e della Puglia<br />

non è casuale: questa città e<br />

questa regione si sono fatti promotori<br />

di una nuova politica che<br />

pone al centro la persona e la salvaguardia<br />

dei beni comuni essenziali<br />

come l’acqua, la salute, i diritti<br />

degli emigrati. E questo pur essendo<br />

proprio la Puglia oggetto<br />

di pesanti accuse per denuncia<br />

fatta da un noto settimanale sulla<br />

riduzione a schiavi dei lavoratori<br />

extracomunitari delle coltivazioni<br />

di pomodori nel foggiano. Prova<br />

delle grandi disuguaglianze e contraddizioni<br />

che sempre di più<br />

“convivono” anche nei cosiddetti<br />

paesi civili occidentali.<br />

La giornata conclusiva del forum<br />

di Sbilanciamoci! è stata dedicata<br />

ad Angelo Frammartino, il volontario<br />

pacifista recentemente<br />

ucciso a Gerusalemme, e anche<br />

noi lo vorremmo ricordare in<br />

questa rubrica come esempio di<br />

autentico impegno sociale e civile.<br />

Grazie Angelo.<br />

La<br />

controfinanziaria<br />

di Sbilanciamoci!<br />

Il documento finale del Forum di<br />

Bari confluirà nel rapporto “Cambiamo<br />

Finanziaria: Come usare<br />

la spesa pubblica per i diritti, la<br />

pace e l’ambiente”, pubblicato<br />

come ogni anno ad <strong>Ottobre</strong>, con il<br />

quale si esortano i parlamentari ad<br />

accogliere le proposte di sbilanciamoci!<br />

ed a presentare emendamenti<br />

alla prossima manovra finanziaria.<br />

Sono soprattutto i tagli previsti<br />

dalla prossima Finanziaria a preoccupare<br />

Sbilanciamoci, che a questo<br />

proposito rilancia al governo e al<br />

parlamento le linee generali di una<br />

politica economica alternativa,<br />

concretizzata in 67 proposte, articolate<br />

in 10 aree tematiche.<br />

Sul fronte del welfare, la proposta<br />

é di raddoppiare il Fondo per le<br />

Politiche Sociali per finanziare tra<br />

l’altro il reddito minimo d’inserimento<br />

e un piano per 3000 nuovi<br />

asili nido, mentre per l’ambiente,<br />

si auspica un piano nazionale di<br />

risanamento e riqualificazione,<br />

che preveda tra l’altro la revisione<br />

delle priorità nel settore<br />

Grandi Opere e il blocco della<br />

svendita del patrimonio pubblico.<br />

Tutto ciò potrebbe essere realiz-<br />

SOCIETÀ CIVILE<br />

a cura di Paola Vinciguerra<br />

zato grazie all’introduzione di una<br />

tassa ad hoc per le rendite derivanti<br />

dalle privatizzazioni e di alcune<br />

tasse di scopo su consumi<br />

e produzioni dannose,<br />

nonché di una tassa sui prelievi<br />

delle acque minerali.<br />

Il documento propone il sostegno<br />

alle imprese responsabili, all’altra<br />

economia e a nuove politiche<br />

per il mezzogiorno e per la<br />

cultura, e reclama una legge quadro<br />

per la difesa e promozione<br />

dei beni comuni, affinché restino<br />

pubblici l’acqua e i servizi locali.<br />

In tema di pace e solidarietà, si<br />

rinnova l’invito alla cancellazione<br />

del debito e all’innalzamento allo<br />

0,7% della quota di aiuto pubblico<br />

allo sviluppo, in tema di disarmo,<br />

il ritiro da Iraq e Afghanistan.<br />

Infine, si chiede con forza la stesura<br />

di un “ Bilancio Sociale del<br />

Paese”, coordinato dal Ministero<br />

della solidarietà sociale e fondato<br />

su indicatori di qualità sociale e<br />

ambientale alternativi al Pil.<br />

La battaglia<br />

dell’acqua<br />

Ancora oggi 1,5 miliardi di<br />

persone non hanno accesso<br />

all’acqua potabile e per questo<br />

motivo ogni giorno muoiono<br />

34.000 persone, in prevalenza<br />

donne e bambini.<br />

Sono in molti a sostenere che il<br />

petrolio, l’oro nero per cui oggi si<br />

fanno le guerre, sarà presto sostituito<br />

da un altro bene prezioso<br />

ma non illimitato: l’acqua. L’acqua<br />

sta diventando ogni giorno di più<br />

un patrimonio di inestimabile valore<br />

e le multinazionali hanno già<br />

messo le mani su questa immensa<br />

ricchezza mondiale.<br />

Vandana Shiva, fisica ed economista<br />

indiana, si batte da anni per<br />

sensibilizzare governi e popolazioni<br />

e strappare ai privati il controllo<br />

dell’acqua mondiale. ”La direttiva<br />

Lavoro Bancario e Assicurativo - settembre/ottobre <strong>2006</strong><br />

20<br />

europea Bolkenstain, che trasforma<br />

i servizi e quindi anche l’acqua<br />

da bene comune a merce<br />

non può essere accettata” –<br />

ha sostenuto nel suo intervento al<br />

Forum – “l’unica via percorribile in<br />

futuro per evitare conflitti e vere e<br />

proprie guerre è garantire che<br />

l’acqua continui a essere bene<br />

pubblico e che l’erogazione idrica<br />

continui a essere un servizio pubblico.”<br />

“I governi e le corporation<br />

hanno grosse responsabilità”– ha<br />

denunciato – “nel mio paese, l’India,<br />

la Coca Cola e la Pepsi stanno<br />

letteralmente rubando l’acqua alle<br />

comunità rurali. Ogni stabilimento<br />

consuma un milione e mezzo –<br />

due milioni di litri d’acqua al giorno<br />

e questo favorisce la carenza<br />

idrica e la siccità delle zone coinvolte.<br />

Per questo è nata la campagna<br />

“Coca e Pepsi via dall’India”,<br />

che ha già portato 7 paesi indiani a<br />

proibire la vendita di questi prodotti”.<br />

Anche Alex Zanotelli, padre<br />

comboniano protagonista di tante<br />

battaglie, è intervenuto per dare<br />

man forte alla Shiva: ”l’acqua<br />

è un diritto naturale e un dono<br />

di Dio, è l’elemento fondamentale<br />

e fondante, non può essere<br />

merce, deve essere a totale<br />

gestione pubblica; per questo la<br />

formula della società per azioni<br />

va bandita!”<br />

In Italia la situazione della gestione<br />

delle acque è a macchia di leopardo<br />

e l’uniformità del disegno privatistico<br />

di qualche anno fa si è ultimamente<br />

frantumata dando vita ad<br />

una presenza istituzionale ancorata<br />

all’idea di gestione pubblica.<br />

In questo senso l’esperienza della<br />

Puglia è esemplare: il governatore<br />

Niki Vendola ha affidato la presidenza<br />

dell’ente gestore dell’Acquedotto<br />

Pugliese, il più grande<br />

d’Europa, al prof. Riccardo Petrella,<br />

universalmente considerato<br />

l’ispiratore del movimento<br />

mondiale dell’acqua, con il compito<br />

di rendere di nuovo pubblica la<br />

spa che lo gestisce.<br />

“La terra ha abbastanza<br />

per le necessità di tutti,<br />

ma non per l’avidità di<br />

pochi”<br />

Gandhi

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