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2 appeso alla croce scopre il volto dell’amore, crocifisso con lui. Mi piace ripensare a quello sguardo di Gesù rivolto al giovane ricco che era andato da lui. Uno sguardo pieno di amore, e pensare che anche oggi egli guarda così i nostri giovani. Mi piace pensare all’accoglienza Carissimi il tempo di Avvento che stiamo vivendo è segnato dall’invito che la Chiesa ci fa a rimetterci in cammino incontro al Signore che viene. È un’occasione propizia, anche per ciascuno di noi, per riscoprire le radici profonde del proprio impegno personale e comunitario di fratelli nel Signore. Per questo ho iniziato, proprio da questo tempo, a proporvi un cammino di ascolto e di riflessione comunitaria, da vivere alla luce della “Buona Notizia”, che è il Vangelo del Signore. Cammino che continuerà anche nei primi mesi del 2011. In questo accogliamo anche la sollecitazione che ci viene dal nostro Arcivescovo che nella sua prima Lettera pastorale “Ascolta figlio le mie Parole…” ci ha invitati a metterci in ascolto di questa Parola di vita. Così si esprime: “La mia prima indicazione pastorale alla Chiesa di Udine è: ascoltiamo la Parola di Dio! Essa è la voce del Buon Pastore che ci conduce ai pascoli della vita e ci tiene uniti come un solo gregge attorno ad un unico Pastore”. che lui riservava ai piccoli e riconoscere la stessa attenzione nei confronti dei nostri ragazzi. Mi piace scoprire la sua vicinanza ad ogni sofferenza ed affidargli le nostre. I pastori a Betlemme, i magi venuti da lontano di fronte al mistero che si compiva “provarono una grandissima gioia”. Ascoltiamo la Parola di Dio lettera aperta del parroco alla comunità Penso che questi momenti di incontro possano anche essere un’occasione di riscoprire la bellezza di essere parte di una comunità e di vivere un autentico momento di condivisione dei nostri doni ed anche delle nostre fatiche. Questo cammino è rivolto a tutti, e non deve essere pensato come riservato ad alcuni “specialisti”. Chi ha un po’ di familiarità con la parola del vangelo, sa quanto spazio vi occupano gli incontri di Gesù con i cosiddetti “lontani”, e quanto Lui sappia parlare a tutti. Forse a qualcuno, magari ai più giovani, possono sembrare incontri troppo impegnativi. Io li invito a provare a vivere questi momenti con fiducia ed apertura di cuore. Per esperienza so che il Vangelo riserva molte sorprese ed ha la capacità di parlare al cuore, anche ai nostri cuori spesso così inquieti. Con semplicità in questi incontri leggiamo un piccolo brano della lettera dell’arcivescovo, a cui segue l’ascolto della parola della Scrittura e la proposta, alla fine, di alcuni spunti di riflessione. C’è poi spazio per lo scambio e la condivisione comunitaria. Nel mese di novembre e dicembre abbiamo già vissuto due tappe di questo percorso sviluppando il L’augurio è che ognuno di noi possa in questo Natale trovare quella stessa gioia e quella stessa pace e scoprire che ogni incontro, alla luce dell’incontro con lui, è un dono che ci arricchisce e ci aiuta ad amare la vita. Buon Natale don Sergio tema “Per ascoltare la Parola di Dio è necessario saper ascoltare, prima, la parola degli uomini. GESÙ MODELLO DELL’ASCOLTO DEGLI UOMINI” Qui di seguito trovate una traccia del cammino che prosegue con i contenuti e le date dei tre ultimi appuntamenti. Con la speranza di poter vivere insieme anche nel prossimo anno questi momenti di ascolto e di fraternità, vi saluto augurandovi un buon cammino in questo anno liturgico. don Sergio a. La Parola di Dio è un dono da accogliere: METTERSI IN ASCOLTO NELLA FEDE >Marta e Maria (giovedì 20 gennaio) b. Essere un terreno preparato: L'ASCOLTO DELLA PA- ROLA DI DIO INIZIA NEL SILENZIO. >L’esperienza di Elia (giovedì 17 febbraio) c. Quello che abbiamo udito e contemplato lo trasmettiamo a voi >l’esperienza della prima Chiesa (giovedì 12 maggio) Gli incontri si svolgono presso la Casa della gioventù, alle 20.30
UN PoPolo DI AMICI Con l’arrivo del nuovo parroco, la nostra comunità ha potuto riprendere con rinnovato slancio, gioia e fiducia nel futuro il suo cammino di Fede in questo mondo contemporaneo pieno di contraddizioni. Ora però che il timore di rimanere senza la guida di in pastore si è dissolto, è giunto il momento di volgere lo sguardo indietro e rendere merito a chi, senza nulla chiedere, si è reso disponibile ad accompagnarci e condividere con noi i momenti buoni e meno buoni, le ansie, le preoccupazioni e le soddisfazioni che abbiamo vissuto in quest’ultimo anno. Mons. Francesco Millimaci, é stato il nostro angelo custode. Presenza quotidiana discreta e sicura, sempre disponibile, sempre sereno e sorridente, di poche parole, ma capace di dirci quelle giuste al momento giusto. Per noi ha saputo riprendere riti come i Vespri, la Novena di Na- tale, le particolari Via Crucis dei nostri giovani, le Rogazioni... che probabilmente nei lunghi anni vissuti fra i giovani nelle caserme non aveva avuto modo di praticare con frequenza. Un amico che ora abbiamo meno occasioni di incontrare essendosi messo a disposizione anche di altre realtà parrocchiali bisognose di sostegno, ma che sentiamo sempre far parte della nostra Comunità. Mons. Igino Schiff. È stato l’Amministratore parrocchiale della nostra comunità, in un anno già per lui denso di impegni e cambiamenti. Al suo incarico di Vicario episcopale per la pastorale, si è aggiunto quello di coadiuvare il nuovo Arcivescovo nel prendere conoscenza e contatto con la chiesa che è stato chiamato a guidare, di contribuire alla soluzione del difficile problema di dare un nuovo parroco alle tante comunità prive di un pastore, di Un grazie a chi ha accompagnato la comunità nel periodo in cui è rimasta senza parroco. Ma non senza “guide” Claudio Fogale, direttore del Consiglio pastorale parrocchiale preparare e prepararsi ad essere di nuovo parroco e di ben 5 parrocchie, nonché vicario foraneo di Porpetto. Ed a non far mancare il proprio sostegno ed affetto di figlio agli anziani genitori. Eppure, quando abbiamo avuto bisogno del suo aiuto, l’abbiamo sempre trovato attento e disponibile. Don Simone Vigutto. Lasciato l’incarico di segretario dell’arcivescovo Brollo, ha condiviso con noi i tempi dell’Avvento e del Natale facendo un po’ di “rodaggio” di vita parrocchiale nel mentre si preparava a trasferirsi assieme a don Paolo Brida in quel di Rivignano. Don Savio, il sacerdote brasiliano che ci ha chiesto ospitalità in canonica per il periodo delle vacanze natalizie della scuola di teologia che stava frequentando a Roma. Non voleva utilizzare il riscaldamento per non essere di peso alle casse parrocchiali. Il
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