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6 Finalmente…! Non ci eravamo mai sentiti abbandonati, o poco sostenuti e seguiti. I nostri punti di riferimento erano mons. Schiff, padre Francesco, don Maurizio… Ma quelle campane che suonavano a distesa ci dicevano che qualcosa stava cambiando, qualcosa di fondamentale: la parrocchia di Pagnacco accoglieva il nuovo Parroco: don Sergio De Cecco. 3 OTTOBRE 2010 Ingresso di Don Sergio De Cecco UN PArroCo Per PAGNACCo Cronistoria e sentimenti di una giornata speciale Ci sono molti simboli, molte chiavi di lettura, che ci fanno sentire questo momento come fondamentale, unico. IL RUOLO Molti di noi conoscevano don Sergio, ricordando la sua presenza e l’esperienza di una piccola comunità vocazionale ospitata nella canonica di Pa- gnacco. Ora però don Sergio arriva da Parroco e diventa punto di riferimento per tutto quanto concerne la vita parrocchiale: la responsabilità giuridica come gli indirizzi pastorali, la quotidianità e le scelte importanti, l’interfaccia con le istituzioni, le associazioni, ma anche con Forania e Diocesi. LO STILE La voce pacata, il sorriso sempre pronto, la capacità di ascoltare diventano strumenti per costruire relazioni profonde e sincere, ma anche per annodare la rete di relazioni che costituisce la trama su cui tessere la vita pastorale della comunità. Bisogna sempre tener presente che stiamo parlando con un Parroco cosciente del proprio ruolo e consapevole del sentiero da percorrere con la propria comu- nità. E anche l’ingresso in parrocchia con l’arrivo in bicicletta, adorna di palloncini, accompagnato da tanti amici festosi, è segno della capacità di mettersi in gioco con linguaggi diversi, con serenità ed allegria... Il leGAMe CoN Il SeMINArIo …risalendo in un coloratissimo corteo dal cortile del Seminario di Castellerio al sagrato della Chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire. È un percorso che lega idealmente i due impegni di don Sergio: la presenza come Padre Spirituale nel seminario interdiocesano di Castellerio e come Parroco nella parrocchia di Pagnacco. Due ruoli impegnativi che possono tuttavia essere legati da un percorso scomodo (pedalare in salita), ma gioioso
(palloncini colorati e suono di campanelli) e condiviso (don Sergio non è arrivato da solo, era circondato da tanti giovani che, come lui, pedalavano in salita). I SIMBolI Sono tanti, fanno parte della celebrazione di immissione in possesso e chi ha conservato il libretto può rileggerne il significato. Possiamo richiamare alla mente quella stola dorata, posata sulle spalle ai piedi della gradinata o la consegna delle chiavi della chiesa e del tabernacolo o anche la consegna del libro dei Vangeli, quella Parola che spezzeremo insieme, ogni giorno, speriamo per tanti e tanti anni, I SACerDoTI i molti sacerdoti che hanno concelebrato la S. Messa con don Sergio, segno di una fraternità che va oltre l’amicizia personale o il “dovere” di presenza. l’ACCoGlIeNZA Don Sergio è stato accolto sulla porta della chiesa da un coro di bambini e dal “Benvenuto” gridato a tutta voce dai piccoli della scuola materna. Possiamo leggere in diversi modi questo benvenuto: una fede che dobbiamo curare nel profondo e consegnare ai nostri figli come dono prezioso, un invito a cantare, a gridare la propria gioia ed a dire “benvenuto” con tutto il cuore a chi ha accettato di vivere con noi un percorso di fede. lA FeSTA Sotto il tendone c’era musica, c’erano saluti ed abbracci, c’era una festa cui tutti avevano contribuito. Un invito semplice: vorremmo far festa con il nuovo parroco e vorremmo che il rinfresco fosse preparato dalla gente di Pagnacco. Una risposta immediata: tutti si sono messi all’opera e, con semplicità e simpatia, hanno portato il loro dono. Non era la proposta standard e professionale di un catering, era una colorata festa costruita mettendoci tutto il cuore. eD orA? Ed ora al lavoro. Gli amici in bicicletta si sono allontanati, don Sergio sta imparando a conoscere i nomi ed i volti dei suoi nuovi parrocchiani, il percorso tra il Seminario di Castellerio e la Parrocchia di Pagnacco sta diventando abituale... e tutti noi stiamo imparando a conoscere il nuovo parroco, a confrontarci con lui, a progettare insieme. Ma stiamo anche imparando, di nuovo se mai l’avessimo dimenticato, che è necessario impegnarsi, mettersi in gioco, offrire e rischiare i propri talenti, e cercare insieme con don Sergio e con i nostri fratelli il “perché” profondo del nostro impegno. PS. ERRATA CORRIGE Sullo speciale “ingresso don Sergio” era stato scritto che i suoi genitori erano carnici. In realtà don Sergio ha vissuto con la sua famiglia ad Ampezzo, e ad Ampezzo è stato ordinato sacerdote, ma i suoi genitori sono di Maiano e tuttora vivono a Maiano. Una piccola, grande precisazione che andava fatta.
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