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N.64 febbraio (4,04Mb Pdf) - la Notizia

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All'amico Cecco<br />

Ricorderò sempre Francesco Cherubini per tanti motivi:<br />

perchè era una persona semplice e onesta che ha sempre<br />

creduto negli ideali di giustizia e libertà quando queste<br />

non erano solo parole ma scelte di vita, perseguendo quegli<br />

ideali col suo impegno politico nel Partito, nel<br />

Sindacato e nell'AUSER; ma soprattutto Cherubini è stato<br />

l'amico (forse l'unico dopo <strong>la</strong> scomparsa di Marchini) di<br />

mio padre. Vecchio e amma<strong>la</strong>to, col suo bastone arrivava<br />

fino a casa nostra per venire a trovarlo quando ormai era<br />

costretto a letto. Lui quasi del tutto sordo e mio padre, che<br />

non aveva più <strong>la</strong> forza di par<strong>la</strong>re, stavano così, seduti uno<br />

vicino all'altro, e senza pronunciare paro<strong>la</strong> si facevano<br />

compagnia.<br />

Se mio padre fosse stato presente al funerale di Cherubini,<br />

lui che molto più di me sapeva usare le parole giuste,<br />

avrebbe detto: “Saluto un amico. Peccato che solo pochi,<br />

soprattutto i più giovani, non abbiano potuto conoscerlo,<br />

perchè lui avrebbe saputo par<strong>la</strong>re loro e con semplicità e<br />

senza <strong>la</strong> pretesa di insegnare niente, gli avrebbe fatto capire<br />

quali sono le cose importanti, le sole che contano per<br />

essere in pace con se stessi. Essere onesti e non dimenticare<br />

mai quelli che stanno peggio di noi.”<br />

Lui se n'è andato in pace, e quelli che l'hanno conosciuto<br />

possono solo ringraziarlo e ricordarlo per sempre. Grazie<br />

Cecco<br />

Elisa Damiani<br />

Egregio direttore<br />

par<strong>la</strong>ndo con un amico de “<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>” abbiamo constatato<br />

i numerosi miglioramenti grafici e grammaticali, le<br />

nuove col<strong>la</strong>borazioni, l’impegno sempre presente di seguire<br />

<strong>la</strong> vita del paese, ma ci è stato inevitabile prendere atto<br />

che rimane solo una bel<strong>la</strong> vetrina di fatti e opinioni.<br />

Raramente lei ha usato <strong>la</strong> pagina del<strong>la</strong> posta dei lettori,<br />

non credo perché sia un censore a priori delle idee altrui,<br />

almeno non ho avuto questa esperienza, ma perché probabilmente<br />

le scrivono assai poche persone per contestare,<br />

chiarire, approfondire gli articoli pubblicati. Io vorrei<br />

invece approfittare del<strong>la</strong> sua disponibilità per rispondere<br />

a Pame<strong>la</strong> Gamba. Non <strong>la</strong> conosco, ma dal tono dell’arti-<br />

colo ne deduco che è molto giovane: appassionata nell’esposizione<br />

dell’operato dell’Associazione commercianti,<br />

vibrante di onesto risentimento nel respingere le maligne<br />

osservazioni dei soliti improvvisati saputelli, d’ora in<br />

poi s.i.s. Deve essere molto giovane perché altrimenti<br />

avrebbe già capito che a Guidizzolo funziona così: riesci a<br />

fare una cosa che sai fare e magari ti riesce abbastanza<br />

bene anche se è <strong>la</strong> prima volta? Biasimo e vergogna, i s.i.s.<br />

intervengono subito, spinti da sacro furore, come i cavalieri<br />

alle crociate, e non per consigliare o dare un aiuto per<br />

migliorare, no, cara Pame<strong>la</strong>, per demolire, criticare,<br />

offendere. Io vorrei invece complimentarmi con tutti voi,<br />

sia per le idee che per l’organizzazione, con <strong>la</strong> speranza<br />

che vi rimanga <strong>la</strong> voglia di continuare a dispetto di tutti.<br />

Mi permetto però di darvi qualche consiglio: se il vostro<br />

obiettivo è “dare un volto nuovo a Guidizzolo”, ragazzi,<br />

mi dispiace, ma ormai molte brutture non si possono<br />

demolire e Guidizzolo si deve tenere il volto che ha; cercate<br />

anche di evitare <strong>la</strong> diffusissima “sindrome di san<br />

Giuseppe”, per <strong>la</strong> quale ogni falegname è convinto di<br />

essere il padre di Gesù Cristo. Continuate a fare ciò in cui<br />

credete e che siete capaci di fare, non è da tutti saper organizzare<br />

feste anche se per i s.i.s. basta qualche bottiglia di<br />

Martini e George Clooney. Aspetta e spera! Giusi Nobilini<br />

Il futuro di Vil<strong>la</strong> Rizzini<br />

Ora che grazie al Presepio vivente allestito nel periodo<br />

natalizio nel parco di Vil<strong>la</strong> Rizzini molti guidizzolesi hanno<br />

visto e meglio conoscono <strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> è auspicabile un forte<br />

impegno dell’Amministrazione comunale che uscirà dalle<br />

elezioni di primavera per riscattare <strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> dal frazionamento<br />

proprietario attuale, per restituire a unità tutto il<br />

complesso, cioè pa<strong>la</strong>zzo, adiacenze, parco e corte rustica,<br />

salvar<strong>la</strong> dal<strong>la</strong> specu<strong>la</strong>zione edilizia e promuovere per il<br />

futuro un suo utilizzo pubblico, degno del<strong>la</strong> sua bellezza e<br />

rispettoso del<strong>la</strong> storia.<br />

Leggeremo questo impegno nei programmi elettorali?<br />

Artioli Adelina, Artioli Chiara, Cavazza Dea, Ceresa Ivano,<br />

Fontanesi Stefania, Ghizzi Alessia, Mondadori Franco, Petrali<br />

Elena, Tognon Fabio.<br />

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