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N.64 febbraio (4,04Mb Pdf) - la Notizia

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editoriale<br />

Andrea Dal Prato<br />

Anche durante l’anno appena concluso è stata confermata <strong>la</strong> tendenza positiva, per quanto<br />

riguarda il numero degli incidenti, che ha preso il via con l’introduzione delle nuove<br />

norme del codice del<strong>la</strong> strada. Il 2003 si era chiuso con un decremento degli incidenti pari<br />

al 15,65% e addirittura del 22,67% per quelli mortali. Dal raffronto con l’anno successivo,<br />

il 2004, <strong>la</strong> diminuzione non si è arrestata: meno 8,11% gli incidenti in totale, meno 5,48%<br />

per quelli mortali. I dati provvisori re<strong>la</strong>tivi al 2005 confermano, con un -12,9%, questa tendenza<br />

e si ha quindi l’impressione che <strong>la</strong> sicurezza stradale, soprattutto negli ultimi anni,<br />

rivesta sempre più importanza.<br />

Questo argomento, di interesse generale, deve essere affrontato nell’ottica di una rigorosa<br />

strategia operativa, che non trascuri i molti aspetti legati al<strong>la</strong> sicurezza. Ma non sono<br />

soltanto gli incidenti a diminuire. Il Ministero dei Trasporti fa notare come, con l’introduzione<br />

del<strong>la</strong> patente a punti, si sia sviluppata negli italiani al<strong>la</strong> guida, una maggiore attenzione<br />

ed una contestuale riduzione del numero di infrazioni. Durante il primo semestre di<br />

applicazione del<strong>la</strong> patente a punti, erano state rilevate 205.650 infrazioni, numero che ha<br />

registrato un calo costante<br />

nei semestri successivi,<br />

“Educazione” stradale:<br />

prevenire è meglio che curare<br />

193.016 nel primo e<br />

164.891 nel secondo semestre<br />

2004, fino ad arrivare<br />

alle 129.697 del primo<br />

semestre 2005.<br />

Oggi <strong>la</strong> tecnologia consente<br />

di ottenere, nei diversi ambiti di applicazione, notevoli benefici per gli utenti. In partico<strong>la</strong>re<br />

un rilevante contributo si è ottenuto attraverso l’uso di validi strumenti innovativi, un<br />

esempio ne è il dissuasore elettronico di velocità. Si tratta di un pannello a messaggio<br />

variabile, in grado di segna<strong>la</strong>re in tempo reale ai viaggiatori <strong>la</strong> loro velocità, il suo utilizzo<br />

svolge una funzione di deterrente psicologico per il rispetto dei limiti di velocità, portando<br />

quindi ad un miglioramento dei livelli di sicurezza per tutti gli utenti del<strong>la</strong> strada. La sua<br />

instal<strong>la</strong>zione, in prossimità di punti partico<strong>la</strong>rmente critici, migliora <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione e induce<br />

l’utente all’osservanza del limite di velocità. Sono convinto che tutti gli automobilisti<br />

coscienziosi siano soddisfatti per <strong>la</strong> recente introduzione, su alcuni tratti delle autostrade,<br />

del nuovo sistema di rilevamento del<strong>la</strong> velocità che esclude iniqui interventi punitivi per<br />

un brevissimo e limitato sforamento dei limiti massimi del<strong>la</strong> stessa che viene calco<strong>la</strong>ta su<br />

un tratto di 25 Km.<br />

Le recenti polemiche sul posizionamento, fisso e attivo 24 ore su 24, di un Autovelox sul<strong>la</strong><br />

statale Goitese nei pressi del monumento alle Mille Miglia, in territorio di Cavriana, ha portato,<br />

come dicono le statistiche, ad una calo notevole delle infrazioni e degli incidenti. La<br />

velocità media di transito è notevolmente diminuita a vantaggio del traffico e degli abitanti<br />

del<strong>la</strong> zona che ora possono immettersi sul<strong>la</strong> statale con maggiore facilità e meno pericolo.<br />

E, obiettivamente, non si riesce a capire il perchè di tanta contestazione ad un autovelox<br />

che rileva <strong>la</strong> velocità di 90 km/h, velocità massima stabilita dal codice del<strong>la</strong> strada.<br />

Altra questione è quando ci si basa su limiti di velocità poco realistici, ad esempio quello<br />

di 50 km/h, posto in località Contino dove, pur in presenza di un incrocio pericoloso,<br />

risulta quasi impossibile ridurre <strong>la</strong> velocità in pieno rettilineo, senza il rischio di essere<br />

tamponati. Qui <strong>la</strong> segnaletica è poco evidente, forse si potrebbe fare di più.<br />

Oggettivamente, in questo caso, si può avere l’impressione che l’Amministrazione “sfrutti”<br />

in modo discutibile il fatto che una strada ad alto scorrimento attraversi il territorio:<br />

così facendo vengono incassati molti soldi senza mettersi in cattiva luce con i residenti,<br />

in quanto i colpiti sono per <strong>la</strong> maggioranza automobilisti di passaggio.<br />

II tema degli abusi da multa, veri o presunti, s’intreccia, infine, al quesito: dove finiscono<br />

i soldi delle contravvenzioni? L’articolo 208 del codice del<strong>la</strong> strada dice che gran parte<br />

degli introiti devono essere destinati al miglioramento del<strong>la</strong> viabilità e del<strong>la</strong> sicurezza.<br />

Ma vi siete mai chiesti se questo avviene puntualmente?<br />

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