N.64 febbraio (4,04Mb Pdf) - la Notizia
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stadio<br />
orale<br />
6<br />
stadio<br />
faringeo<br />
stadio<br />
esofageo<br />
da Anatomia umana<br />
Ed. Ermes<br />
salute<br />
Argomenti medici semplificati dal Dottor Elodio Perani<br />
La Disfagia<br />
La deglutizione è un’azione complessa e<br />
coordinata che comincia volontariamente per<br />
essere poi completata da una sequenza di riflessi<br />
involontari, tanto è vero che è evocabile anche nel<br />
soggetto decerebrato.<br />
I sensori sono situati principalmente nel<br />
pa<strong>la</strong>to, nell’orofaringe e al<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> lingua; i<br />
riflessi giungono,<br />
tramite nervi afferenti,<br />
al bulbo nel<br />
tronco-encefalico,<br />
sede delle attività<br />
vegetative, e da<br />
qui partono nervi<br />
efferenti che innervano<br />
le strutture<br />
deputate al<strong>la</strong><br />
deglutizione.<br />
L’alterazione di<br />
uno di questi meccanismi<br />
determina<br />
<strong>la</strong> DISFAGIA, cioè<br />
<strong>la</strong> DIFFICOLTA’ A<br />
TRASPORTARE<br />
CIBO E LIQUIDI<br />
DALLA CAVITA’<br />
ORALE ALLO STO-<br />
MACO.<br />
In questa evenienza si può verificare<br />
l’ina<strong>la</strong>zione di materiale nelle vie aeree con conseguenti<br />
infezioni dell’apparato respiratorio; casi<br />
limite possono portare al soffocamento.<br />
Questo disturbo è frequentemente associato<br />
a patologie neurologiche quali ictus, traumi<br />
cranici gravi, sclerosi multip<strong>la</strong>, sclerosi <strong>la</strong>terale<br />
amiotrofica, morbo di Parkinson, demenza, ecc.<br />
ma può anche dipendere da interventi chirurgici<br />
demolitivi e ricostruttivi faringo-<strong>la</strong>ringei soprattutto<br />
in situazioni oncologiche.<br />
Le suddette patologie agiscono anche<br />
sullo stato cognitivo, sociale e motivazionale del<strong>la</strong><br />
fame e del<strong>la</strong> sete e subiscono <strong>la</strong> difficoltà di<br />
approvvigionamento del cibo, <strong>la</strong> mancata finalizzazione<br />
dei gesti e <strong>la</strong> perdita di funzionalità nell’uso<br />
delle posate che dovrebbero vicariare il più<br />
possibile le artico<strong>la</strong>zioni dell’ arto superiore.<br />
Vanno anche considerati i deficit di dentizione<br />
che rendono scarsa <strong>la</strong> masticazione e quindi<br />
l’appallotto<strong>la</strong>mento del cibo.<br />
In casi drammatici, rarissimi, <strong>la</strong> disfagia<br />
segue interventi di adeno-tonsillectomia semplice<br />
ma fortunatamente il percorso rieducativo è reso<br />
più agevole dall’integrità anatomica di quasi tutte<br />
le altre strutture.<br />
Va altresì aggiunto che <strong>la</strong> funzione deglutitoria<br />
serve anche a detergere polveri e microrganismi<br />
che entrano nelle fosse nasali con l’aria e ad<br />
aprire le tube rino-faringee ristabilendo l’equilibrio<br />
pressorio dell’orecchio medio (tipica sensazione<br />
che si avverte soprattutto quando si scende velocemente<br />
dal<strong>la</strong> montagna).<br />
E’ stato calco<strong>la</strong>to che nell’arco delle 24<br />
ore (anche durante il sonno) si verifichi una media<br />
di 600 deglutizioni.<br />
Il meccanismo a bocca chiusa viene funzionalmente<br />
distinto in tre stadi: orale, in cui il<br />
bolo lubrificato dal<strong>la</strong> saliva, raccolto tra lingua,<br />
guance e pa<strong>la</strong>to viene forzato all’indietro; faringeo,<br />
quando con movimento linguale è spinto in<br />
faringe raggiungendo l’estremità superiore dell’esofago.<br />
A questo punto, poiché <strong>la</strong> faringe rappresenta<br />
una via comune anche per il passaggio