Un “Sistema” - Confindustria Trieste
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Turismo<br />
Gilberto Benvenuti,<br />
Presidente Sezione Alberghi e Turismo<br />
Associazione Industriali <strong>Trieste</strong><br />
Soluzioni<br />
“Sancire definitivamente il ruolo<br />
determinante del turismo e<br />
inserirlo tra le priorità di tutte le<br />
istituzioni per dar vita a un piano<br />
strategico, fatto di chiare linee<br />
direttive, di politiche e di obiettivi<br />
sui quali far convergere le singole<br />
azioni di tutti”.<br />
“Assicurare una netta e<br />
inequivocabile identificazione e<br />
assegnazione dei ruoli, stimolando<br />
concretamente la collaborazione tra<br />
pubblico e privato, anche attraverso<br />
un serio coinvolgimento di<br />
quest’ultimo nelle scelte<br />
strategiche”.<br />
“Assicurare una pur parziale<br />
eliminazione degli ostacoli<br />
burocratici, ingigantiti dal<br />
proliferare delle competenze e dalle<br />
non sempre felici scelte politiche, al<br />
fine di favorire nuovi investimenti<br />
nella ricettività industriale”.<br />
Verso un'offerta<br />
turistica integrata<br />
Congressualità e crocieristica, fattori chiave<br />
per il rilancio di <strong>Trieste</strong><br />
Le statistiche dicono che il turismo rappresenta<br />
circa il 12% del Pil italiano e<br />
con i suoi 2,7 milioni di posti di lavoro<br />
assicura il 12% dell’occupazione. La spesa turistica<br />
complessiva del nostro Paese, nel 2003<br />
(ultimo anno disponibile), è stata pari a 85<br />
miliardi di Euro.<br />
<strong>Un</strong>a crisi che viene da lontano<br />
Sulla base di questi dati, il comparto turistico<br />
italiano non sembra andare poi così male. Ma<br />
se approfondiamo la materia, scopriamo che,<br />
in termini di arrivi, siamo scesi dal primo<br />
posto al mondo del 1970 al quinto posto nel<br />
2004, e che saremo fortunati se riusciremo a<br />
mantenere nel tempo questa posizione.<br />
Siamo, inoltre, l’unico Paese in Europa che,<br />
nell’ultimo decennio, ha subìto una riduzione<br />
di quota di mercato dal 9,6 al 8,9%.<br />
La situazione emerge in tutta la sua negati-<br />
vità confrontando la nostra performance con<br />
quella dei Paesi concorrenti: la Spagna (come<br />
la Francia) ci ha da tempo superato e registra<br />
il 19% del Pil; e la Grecia, con il suo 15%,<br />
occupa il 18,2% delle forze lavoro. Non poteva<br />
essere diversamente visto che, mentre noi<br />
smantellavamo il Ministero del Turismo e l’E-<br />
NIT negli anni del boom, Paesi come la Francia<br />
e la Spagna scommettevano pesantemente<br />
sul loro sviluppo turistico.<br />
Sintomi di cambiamento<br />
Negli ultimi tempi, istituzioni e forze politiche<br />
però si stanno interessando con più attenzione<br />
al fenomeno.<br />
Il Governo, a maggio 2005, oltre a istituire il<br />
Comitato Nazionale per il Turismo, ha recuperato<br />
l’ENIT come Agenzia Nazionale del<br />
Turismo; e recentemente un leader dell’opposizione,<br />
intervenendo a “<strong>Un</strong>o mattina” (31