Un “Sistema” - Confindustria Trieste
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Risorse Umane<br />
L’apprendistato<br />
professionalizzante<br />
<strong>Un</strong> nuovo strumento formativo per accrescere<br />
la qualificazione professionale dei giovani<br />
La riforma del mercato del lavoro introdotta<br />
dal D. Lgs. 10 settembre 2003 n.<br />
276, al fine di realizzare percorsi di<br />
formazione coerenti con l’obiettivo dell’apprendimento<br />
lungo l’intero arco della vita e<br />
con le esigenze del mercato del lavoro, ha<br />
modificato anche i rapporti a contenuto formativo,<br />
con l’abrogazione del contratto di<br />
formazione e lavoro, la valorizzazione dell’apprendistato<br />
e l’introduzione di un istituto<br />
volto a realizzare un inserimento mirato nel<br />
contesto lavorativo.<br />
Il contratto di apprendistato è ora riconducibile<br />
a tre fattispecie. Due sono rivolte, rispettivamente,<br />
ai giovani di età compresa tra 15 e<br />
18 anni e a quelli tra 18 e 29 anni, per l’acquisizione,<br />
attraverso il rapporto di lavoro, di<br />
un titolo di studio. La terza, l’apprendistato<br />
professionalizzante, è stipulabile con giovani<br />
di età compresa fra 18 e 29 anni, per il conseguimento<br />
di una qualifica attraverso la formazione<br />
sul lavoro e la formazione relativa<br />
alle competenze di base.<br />
Alla disciplina dell’apprendistato professionalizzante<br />
concorrono, oltre alla legge, la contrattazione<br />
collettiva e la regolamentazione<br />
delle Regioni e Province Autonome.<br />
Con la L.R. 9 agosto 2005 n. 18, la Regione<br />
Friuli Venezia Giulia ha rinviato la disciplina<br />
degli aspetti formativi a uno specifico regolamento,<br />
che è stato successivamente approvato<br />
ed è entrato in vigore il 15 dicembre 2005.<br />
Il regolamento stabilisce che la formazione<br />
formale, finalizzata all’acquisizione di competenze<br />
di base e tecnico professionali, viene<br />
effettuata da agenzie formative accreditate o<br />
dalle imprese che dispongono dei requisiti previsti;<br />
peraltro, la quota di formazione formale<br />
relativa alle competenze di base trasversali<br />
deve essere erogata dalle agenzie formative.<br />
La formazione non formale è il processo formativo<br />
in cui l’apprendimento, strutturato<br />
per obiettivi, modalità, tempi e risorse<br />
secondo percorsi di affiancamento, si realizza<br />
nel corso dell’attività lavorativa.<br />
I profili formativi costituiscono l’esplicitazione<br />
degli obiettivi e dei contenuti della formazione<br />
formale e non formale, articolati<br />
mediante standard minimi di competenza,<br />
per gruppi/famiglie di figure professionali, da<br />
conseguire attraverso il percorso formativo<br />
esterno e interno all’impresa.<br />
Il percorso formativo è descritto nel piano<br />
formativo individuale, predisposto dal datore<br />
di lavoro e allegato al contratto al momento<br />
dell’assunzione. A seguito della predisposizione<br />
del regolamento e della conclusione di<br />
specifici accordi collettivi in gran parte dei<br />
settori dell’industria (alimentare, dell’autotrasporto,<br />
della carta, chimica, dell’edilizia,<br />
della metalmeccanica), il nuovo istituto, che<br />
certamente concorrerà all’accrescimento<br />
delle occasioni di lavoro per i giovani e alla<br />
loro qualificazione professionale, è diventato<br />
pienamente operativo nel contesto produttivo<br />
del territorio regionale.<br />
Alessandro Carta<br />
Responsabile Area Sindacale e Risorse Umane<br />
Associazione Industriali <strong>Trieste</strong><br />
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