gabriele paolini, un municipio e la sua gente - SEPHIROT
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GLI ANNI DELLA RESTAURAZIONE :<br />
ALL’INSEGNA DEL PROGRESSO ECONOMICO-SOCIALE<br />
La fine del dominio napoleonico, nel 1814, fu accolta con partico<strong>la</strong>re favore dalle popo<strong>la</strong>zioni<br />
toscane, così come il ritorno sul trono di Ferdinando III, decretato dalle potenze vincitrici; gli<br />
ordinamenti francesi furono aboliti e vennero ripristinati quelli in vigore al 1799 62 .<br />
A livello m<strong>un</strong>icipale <strong>la</strong> struttura del sistema rimase invariata, con il ritorno all’esecutivo rappresentato<br />
dal Gonfaloniere e dai Priori e i Consigli generali come organo deliberativo; mutavano<br />
però i criteri di nomina, a vantaggio di <strong>un</strong> rafforzamento del potere centrale, derivato dal modello<br />
francese. I Gonfalonieri non sarebbero più stati sorteggiati secondo il sistema leopoldino, ma<br />
nominati direttamente dal Granduca su indicazione del Presidente del<strong>la</strong> Camera delle Com<strong>un</strong>ità;<br />
quest’ultimo designava anche metà dei Priori mentre l’altra era sorteggiata.<br />
Guardistallo tornò ad essere sede di <strong>un</strong>a Podesteria comprendente anche Casale, Bibbona e<br />
Montescudaio, dove non fu più ristabilito il Vicariato di nomina feudale, così come avvenne a<br />
Castagneto, sostituito da <strong>un</strong> Podestà competente anche sui territori di Bolgheri e Donoratico 63 .<br />
Uno dei primi provvedimenti presi dal governo fu quello di abolire ogni forma di coscrizione<br />
obbligatoria: il totale degli effettivi fu limitato a 6.000 uomini, allora tutti volontari e professionisti,<br />
dal momento che i reduci delle numerose campagne napoleoniche passarono nel<strong>la</strong> loro quasi<br />
totalità a servire i restaurati Lorena 64 .<br />
Con il passare degli anni molti dei veterani presero congedo, <strong>la</strong>sciando così nell’organico<br />
numerosi vuoti da colmare; l’arruo<strong>la</strong>mento volontario si rivelò ben presto insufficiente a coprire<br />
il totale degli effettivi e fu necessario ricorrere a quello obbligatorio, anche se i contingenti annualmente<br />
richiesti erano poco numerosi, in media di soli 600-800 uomini.<br />
In ogni Com<strong>un</strong>ità del Granducato venne istituita <strong>un</strong>a Deputazione per l’arruo<strong>la</strong>mento, composta<br />
dal Gonfaloniere, dal Primo Priore, dall’autorità di governo o giudiziaria esistente in loco e dal<br />
Cancelliere com<strong>un</strong>itativo in veste di segretario 65 . Erano soggetti all’Arruo<strong>la</strong>mento “tutti i Giovani<br />
sudditi, o domiciliati nel Granducato, escluse le Isole”, i quali dal primo gennaio al 31 dicembre<br />
dell’anno in cui si eseguiva fossero entrati nel vent<strong>un</strong>esimo anno di età.<br />
62 Per <strong>un</strong>a sintesi efficace delle vicende toscane negli anni del<strong>la</strong> Restaurazione cfr. Cosimo Ceccuti, Dal<strong>la</strong> Restaurazione al<strong>la</strong> fine del<br />
Granducato, in Storia del<strong>la</strong> Civiltà Toscana, vol.V, L’Ottocento, cit., pp.31-41.<br />
63 ASCG, Leggi del Granducato del<strong>la</strong> Toscana pubblicate dal 27 aprile 1814 a tutto l’anno corrente, Stamperia Granducale, Firenze,<br />
1814, tomo I, pp.356-357, Notificazione del 13 ottobre 1814.<br />
64 Alberto Aquarone, Aspetti legis<strong>la</strong>tivi del<strong>la</strong> Restaurazione in Toscana, “Rassegna Storica del Risorgmento”, XLIII, 1956, n.1, pp.27-28.<br />
65 La normativa in materia di coscrizione venne desciplinata da due Notificazioni, <strong>la</strong> prima del 29 aprile 1820, <strong>la</strong> seconda dell’8 agosto 1826:<br />
ASCG, Bandi e Ordini da osservarsi nel Granducato di Toscana pubblicati dal 1 gennaio a tutto dicembre 1820, Stamperia Granducale,<br />
Firenze, 1820, cod.XXVII, n.XL; ASCG, Bandi e Ordini da osservarsi nel Granducato di Toscana pubblicati dal 1 gennaio a tutto dicembre<br />
1826, Stamperia Granducale, Firenze, 1826, cod.XXXIII, n.L.<br />
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