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gabriele paolini, un municipio e la sua gente - SEPHIROT

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pretura guardistallina, erano già partiti al<strong>la</strong> volta del Piemonte, per arruo<strong>la</strong>rsi volontari ed altrettanti<br />

li affiancarono in seguito 134 . Anche chi era rimasto a casa non mancava di darsi da fare, raccogliendo<br />

offerte per sostenere i giovani accorsi a difendere <strong>la</strong> bandiera tricolore; il Gonfaloniere e<br />

i Priori, nonostante <strong>la</strong> ristrettezza dei fondi com<strong>un</strong>ali, vollero versare 200 lire 135 .<br />

A fine giugno, “per soddisfare il general sentimento dell’intera Popo<strong>la</strong>zione”, il M<strong>un</strong>icipio di<br />

Guardistallo, convocato in seduta straordinaria, deliberò l’approvazione di <strong>un</strong> Indirizzo di adesione<br />

e sostegno al<strong>la</strong> politica di Vittorio Emanuele II, l’auspicato “liberatore e Re d’Italia” 136 .<br />

Le grandi vittorie di Solferino e San Martino in giugno sembravano schiudere <strong>un</strong>a via facile e<br />

gloriosa, ma dopo l’armistizio di Vil<strong>la</strong>franca, <strong>la</strong> pace di compromesso che prevedeva l’annessione<br />

del<strong>la</strong> Lombardia al Piemonte ma pure il ritorno dei sovrani spodestati nell’Italia centrale, tutto<br />

sembrò rimesso in discussione.<br />

Per fort<strong>un</strong>a <strong>la</strong> Toscana e l’Italia trovarono in Bettino Ricasoli <strong>un</strong> irriducibile sostenitore<br />

dell’<strong>un</strong>ità, ma soprattutto <strong>un</strong> uomo all’altezza dei tempi. Tutta <strong>la</strong> <strong>sua</strong> azione governativa nei mesi<br />

successivi sarà tesa a vincere le sopravvivenze del m<strong>un</strong>icipalismo toscano, così come a respingere<br />

ogni ipotesi di regno separato prospettata dal<strong>la</strong> diplomazia europea.<br />

La fondazione nel luglio 1859 di <strong>un</strong> quotidiano per sostenere il Governo, che riassumeva nel<br />

titolo tutto <strong>un</strong> programma, La Nazione, <strong>la</strong> decadenza del<strong>la</strong> dinastia lorenese sancita da <strong>un</strong>’Assemblea<br />

elettiva in agosto, <strong>la</strong> formazione dell’Esercito dell’Italia Centrale (in col<strong>la</strong>borazione con<br />

i governi provvisori dell’Emilia e del<strong>la</strong> Romagna), <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza contro ogni tentativo di riscossa<br />

granduchista e il plebiscito sull’<strong>un</strong>ione al Piemonte tenutosi nel marzo 1860 a suffragio <strong>un</strong>iversale,<br />

furono i momenti salienti di quel<strong>la</strong> stagione esaltante 137 .<br />

Ogni tappa che segnava <strong>un</strong> avvicinamento al<strong>la</strong> meta finale dell’<strong>un</strong>ità e dell’indipendenza<br />

italiana fu salutata a Guardistallo con entusiasmo e partecipazione.<br />

Ad esempio <strong>la</strong> sera del 5 settembre si tenne <strong>un</strong>a grande luminaria, rallegrata da sinfonie del<strong>la</strong><br />

Banda M<strong>un</strong>icipale “onde solennizzare l’accoglienza fatta ai voti del<strong>la</strong> Toscana dal magnanimo<br />

Re Vittorio Emanuele II”. Un mese dopo, con il Proc<strong>la</strong>ma che inaugurava il Governo in nome di<br />

Vittorio Emanuele, si rinnovarono le pubbliche dimostrazioni di gioia; “spiegate alle abitazioni<br />

le Bandiere nazionali, venivano al<strong>la</strong> sera illuminate”, mentre il suono delle campane festeggiava<br />

<strong>la</strong> fausta ricorrenza. Infine il 27 novembre venne innalzato al<strong>la</strong> Pretura, al<strong>la</strong> Cancelliera e al<strong>la</strong><br />

nuova Stazione dei Carabinieri lo Stemma Sabaudo, con intervento del<strong>la</strong> <strong>la</strong> Banda Musicale, “che<br />

eseguiva varie sinfonie”, e di molta popo<strong>la</strong>zione “p<strong>la</strong>udente al Re Eletto” 138 .<br />

134 ASF, Ministero dell’Interno, busta 2656, rapporti del Delegato di Governo di Castagneto in data 23 aprile e 14 maggio.<br />

135 ASCG, Com<strong>un</strong>ità e Mairie di Guardistallo, Deliberazioni, registro 20, p.65 v., 18 maggio 1859; nonché il documento n° 13<br />

136 Documento n° 14<br />

137 Su questo periodo: Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscito in Toscana nel 1860, Olschki, Firenze, 1968; Giovanni Spadolini, Firenze Capitale.<br />

Gli anni di Ricasoli, Edizioni del<strong>la</strong> Cassa di Risparmio di Firenze, Firenze, 1979, pp.197-229; Sandro Rogari, Dall’<strong>un</strong>ificazione al<strong>la</strong> crisi di fine<br />

secolo, in Storia del<strong>la</strong> Civiltà Toscana, vol.V, L’Ottocento, cit., pp.73-81.<br />

138 ASF, Ministero dell’Interno, busta 2656, rapporti del Delegato di Governo di Castagneto in data 10 settembre, 8 ottobre e 27 novembre 1859.<br />

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