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gabriele paolini, un municipio e la sua gente - SEPHIROT

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di qual grave dissesto economico poteva essere per ciasc<strong>un</strong>o di essi l’essere designato dal<strong>la</strong> sorte in<br />

recluta e volendo sfuggire questo mezzo”, si dichiararono pronti a somministrare al Pellegrini <strong>la</strong><br />

somma, che fu ripartita dopo che <strong>la</strong> Deputazione ebbe preso in esame le condizioni economiche<br />

delle rispettive famiglie. Giovanni Marchionneschi e Antonio Bartoli dovettero versare ciasc<strong>un</strong>o 9<br />

Scudi, Lorenzo Pellegrini, Angelo Marmugli, e Giovan Carlo Nardini 5 Scudi, mentre tutti gli altri,<br />

cioè Francesco Mengozzi, Domenico Bocchi, Paolo Angioli, Giovanni Pecchioli, Giuseppe Pellegrini,<br />

Vincenzo Faccini e Iacopo Fiaschi, 3 Scudi e lire 2 67 .<br />

Le autorità si trovarono presto ad affrontare, nel 1816-1817, <strong>un</strong>a grave crisi economica e<br />

sociale, dovuta ai cattivi raccolti e ad <strong>un</strong>’epidemia di tifo petecchiale (trasmesso all’uomo dal<br />

pidocchio) 68 ; <strong>un</strong>a crisi così drammatica che coincise con il più alto tasso di mortalità registrato<br />

nel<strong>la</strong> Toscana ottocentesca 69 . I suoi effetti si fecero sentire anche a Guardistallo, dove nel periodo<br />

compreso fra il novembre 1816 e il marzo 1817 si registrarono 30 decessi, mentre in tempi ordinari<br />

e nel<strong>la</strong> stessa stagione se ne contavano in media 10 70 .<br />

Le autorità locali, in previsione di <strong>un</strong> aumento dei casi di tifo nel<strong>la</strong> stagione estiva, presero<br />

delle opport<strong>un</strong>e contromisure. Su invito del Vicario di Campiglia in giugno si ri<strong>un</strong>irono a Guardistallo<br />

i Gonfalonieri delle tre Com<strong>un</strong>ità appartenenti al<strong>la</strong> locale Podesteria per stabilire “con <strong>la</strong><br />

maggior prontezza” dei locali provvisori appartenenti a cittadini benestanti nei quali ricoverare<br />

e curare i contagiati.<br />

Il trasporto all’Ospedale di Campiglia, distante ben 28 miglia, da percorrere sulle dissestate<br />

strade dell’epoca e con mezzi di fort<strong>un</strong>a, avrebbe comportato quasi certamente <strong>la</strong> morte dei ma<strong>la</strong>ti.<br />

Per i contagiati in stato di indigenza fu assicurata <strong>la</strong> somministrazione “degli occorrenti medicinali,<br />

pane, carne e quel<strong>la</strong> dose di vino che dal medico curante fosse giudicata necessaria a spese<br />

delle rispettive Com<strong>un</strong>ità per tutto il corso del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia e nel<strong>la</strong> rispettiva convalescenza” 71 .<br />

La crisi fu felicemente superata e, anche se altre continuavano ad incombere, i nuovi traguardi<br />

raggi<strong>un</strong>ti dal<strong>la</strong> medicina assicuravano <strong>un</strong> miglioramento delle condizioni di vita; in quegli<br />

stessi anni ad esempio iniziava a diffondersi in Toscana <strong>la</strong> vaccinazione contro il vaiolo.<br />

Il metodo era stato messo a p<strong>un</strong>to dal medico e naturalista inglese Edward Jenner, dopo aver<br />

constatato che coloro che si infettavano con il vaiolo delle bovine divenivano imm<strong>un</strong>i da quello<br />

umano; l’inocu<strong>la</strong>zione del vaiolo vaccino (da cui poi il nome) si limitava al<strong>la</strong> fugace comparsa<br />

di alc<strong>un</strong>e pustole nelle braccia, senza altre complicazioni.<br />

La <strong>sua</strong> introduzione nell’Europa continentale ed in Italia era già avvenuta durante l’età napoleonica,<br />

ma fu dal 1822 che in Toscana iniziò ad essere praticata diffusamente e su preciso<br />

67 Ivi, Dichiarazione redatta da <strong>un</strong> Notaio, “Guardistallo, questo dì 3 del mese di giugno 1821”.<br />

68 Cfr. Edgardo Donati, Dopoguerra e crisi economico-sociale: <strong>la</strong> Toscana nel 1815-‘17, in La Toscana dei Lorena. Riforme, territorio<br />

e società, a cura di Zeffiro Ciuffoletti e Leonardo Rombai, Olschki, Firenze, 1989, pp.569-585.<br />

69 C. A. Corsini, Città e campagna tra due censimenti, cit., p.145.<br />

70 ASF, Segreteria di Stato 1814-1848, busta 2579, inserto 2, “Prospetto dei def<strong>un</strong>ti dal novembre 1816 a tutto marzo 1817”.<br />

71 ASCG, Com<strong>un</strong>ità e Mairie di Guardistallo, Deliberazioni, registro 5, p.48 r., 30 giugno 1817.<br />

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