gabriele paolini, un municipio e la sua gente - SEPHIROT
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1848-’49 : I nuovi ideali del risorgimento<br />
Nuovi avvenimenti, ispirati agli ideali di libertà e indipendenza, stavano scuotendo in quei<br />
mesi non solo <strong>la</strong> Toscana ma l’Italia intera. Con le riforme concesse da Pio IX, proc<strong>la</strong>mato Papa<br />
nell’agosto 1846, sembrò divenire realtà il sogno di tanti patrioti: <strong>la</strong> conciliazione fra Fede e Progresso,<br />
l’inizio di <strong>un</strong>a nuova epoca ispirata ai valori del Risorgimento.<br />
Leopoldo II, benchè legato da vincoli dinastici e politici all’Austria, non fu in grado di resistere<br />
alle richieste dei suoi sudditi, desiderosi di affiancarsi a quelli dello Stato Pontificio e del Regno<br />
di Sardegna; in maggio fu stabilita <strong>la</strong> libertà di stampa e in ottobre venne formato <strong>un</strong> nuovo<br />
governo composto da liberali moderati. Nel febbraio del 1848, spinto dall’esempio di Carlo Alberto,<br />
Pio IX e Ferdinando delle Due Sicilie, concesse lo Statuto, che stabiliva anche in Toscana <strong>la</strong><br />
monarchia costituzionale, con <strong>la</strong> formazione di <strong>un</strong> Consiglio generale composto da 86 deputati<br />
eletti sul<strong>la</strong> base del censo 105 .<br />
La legge riconobbe infatti il diritto di voto a quei cittadini che avessero avuto nel distretto<br />
elettorale <strong>un</strong>a rendita di almeno 300 lire e, indipendentemente dal reddito, a tutta <strong>un</strong>a serie di<br />
categorie professionali come i parroci, gli avvocati, i professori, gli ingegneri, i medici e gli ufficiali,<br />
nonché a tutti gli impiegati, commercianti ed esercenti che avessero pagato non meno di 10<br />
lire per <strong>la</strong> tassa di famiglia 106 .<br />
Si era ancora ben lontani dal suffragio <strong>un</strong>iversale, ma non bisogna dimenticare che allora<br />
questo diritto non esisteva in ness<strong>un</strong> altro paese; ov<strong>un</strong>que il voto era permesso solo sul<strong>la</strong> base del<br />
censo (in maniera più o meno ampia) o del<strong>la</strong> capacità, cioè dei titoli di studio.<br />
Un decreto del 3 marzo sul<strong>la</strong> partizione dei Collegi elettorali aggregò Guardistallo (insieme a<br />
Castellina, Casale, Montescudaio, Orciano, Riparbel<strong>la</strong> e Santa Luce) al<strong>la</strong> Sezione di Rosignano 107 ,<br />
dove si sarebbero dovuti recare gli aventi diritto per votare, poiché il seggio era app<strong>un</strong>to <strong>un</strong>ico.<br />
Con <strong>un</strong> altro decreto (9 marzo) fu istituito il Ministero dell’Interno e riformato l’impianto<br />
politico-giudiziario: le Preture sostituirono le Podesterie e Guardistallo divenne sede di <strong>un</strong>a comprendente<br />
anche Montescudaio, Casale e Bibbona, mentre Castagneto ne aveva <strong>un</strong>a propria 108 .<br />
Guardistallo poteva così vantare <strong>la</strong> presenza di tutti gli uffici governativi più importanti: <strong>la</strong><br />
Pretura, <strong>la</strong> Cancelleria e l’Ingegnere di Circondario, confermandosi per diversi anni (fino al 1865)<br />
come il p<strong>un</strong>to di riferimento privilegiato per tutte le altre località del<strong>la</strong> piana di Cecina. A Guardistallo<br />
esisteva poi <strong>un</strong>’importante scuo<strong>la</strong> pubblica con 50 al<strong>un</strong>ni (nel 1848), <strong>la</strong> più frequentata<br />
105 Per <strong>un</strong>a ricostruzione complessiva delle vicende toscane fra 1846 e 1849 cfr. C. Ceccuti, Dal<strong>la</strong> Restaurazione al<strong>la</strong> fine del Granducato,<br />
cit., pp.41-62.<br />
106 ASCG, Bandi e Ordini da osservarsi nel Granducato di Toscana pubblicati dal primo gennaio a tutto giugno 1848, cod. LV, Stamperia<br />
Granducale, Firenze, 1848, n. LXXXIV.<br />
107 Per l’elenco degli aventi diritto al voto a Guardistallo: ASCG, Com<strong>un</strong>ità e Mairie di Guardistallo, Affari diversi, filza 10: “Lista alfabetica<br />
elettorale formata in ordine al paragrafo 14 del<strong>la</strong> Sovrana Legge del 3 marzo 1848”.<br />
108 ASCG, Bandi e Ordini da osservarsi nel Granducato di Toscana pubblicati dal primo gennaio a tutto giugno 1848, cit., n.LXXXVIII.<br />
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