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91 TAVOLA ROTONDA Deficit immunitari - Bambino Progetto Salute

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Approccio alternativo nell'assistenza in età pediatrica<br />

Pet terapy<br />

Di Giamberardino V. - Lucidi G.<br />

Pet Facilitated Terapy<br />

La Pet Facilitated Terapy, meglio conosciuta come terapia assistita con gli animali, si è rivelata in<br />

questi ultimi anni, uno strumento utile per affrontare numerose problematiche fisiche e<br />

comportamentali, come testimonia la numerosa letteratura scientifica in merito; essa sperimenta<br />

la cura e il sostegno della persona, utilizzando l’animale come coterapeuta o come sostegno,<br />

rivelandosi utilissima in tutti quei disturbi in cui è compremessa l’attività di socializzazione.<br />

L’interazione uomo-animale determina sicurezza, relax, stimola il sorriso ed apre un canale di<br />

comunicazione verso l’esterno; inoltre, permettendo uno scambio reciproco di input comunicativi,<br />

contribuisce al benessere psicofisico non solo del piccolo paziente, ma anche del paziente adulto.<br />

A coniare il termine Pet Terapy fu lo psichiatra Boris Levinson nel 1962 quando, durante una<br />

seduta con un bambino autistico si accorse di come la presenza del suo cane muovesse il piccolo<br />

ad interagire meglio con il terapeuta: la presenza dell’animale lo aiutava indirettamente ad<br />

esprimere le proprie difficoltà e a superare il timore di comunicare con il medico, proiettando<br />

all’esterno le proprie sensazioni. Successivamente questa ricerca venne applicata anche ad adulti<br />

con problemi psichiatrici e pazienti anziani (Samuel ed Elisabeth Corson), sui pazienti ipertesi<br />

(A.H. Katcher) e sui pazienti con ritardo mentale (Kaplam).<br />

Nel nostro paese, superato lo scetticismo iniziale, il ruolo della terapia assistita con l’ausilio degli<br />

animali è diventato ufficiale nel 2002<br />

Tutte le persone possono trarre giovamento dall’interazione con l’animale purchè non ci si aspetti<br />

che l’intervento da solo sia risolutivo, soprattutto nei casi di patologie severe, ma in particolare<br />

viene sperimentata nei seguenti casi:<br />

6) Bambini con problemi psichici e comportamentali, con sindrome da deprivazione<br />

sensoriale e deficit cognitivi;<br />

7) Adolescenti con problemi comportamentali legati a conflitti interfamigliari;<br />

8) Persone con scarse interazioni sociali e difficoltà di comunicazione;<br />

9) Depressi a causa di instabilità e malattie fisiche;<br />

10) Persone con difficoltà psicologiche e psichiatriche;<br />

11) Bambini e/o adulti ospedalizzati per patologie croniche e anziani presso Case di<br />

Riposo.<br />

La durata delle terapie può variare da un minimo di 5 mesi a cicli ripetuti negli anni secondo il<br />

grado di risposta del paziente.<br />

E’ fondamentale che il personale delle strutture sanitarie che vogliano servirsi di attività o terapie<br />

assistite con animali (AAA/AAT), seguano un programma specifico di formazione per poter<br />

assicurare lo sviluppo e l’attuazione di procedimenti che tutelino la struttura e gli ospiti, senza<br />

peraltro, porsi illusorie e irrealistiche aspettative. Personale infermieristico, fisioterapisti,<br />

psichiatri, pediatri ed altro personale sanitario, devono avere una formazione metodologica sulle<br />

tecniche della terapia assistita con animali. Attualmente sono in fase di elaborazione direttive<br />

formative e pratiche per preparare il terreno ad accettare le AAA/AAT in campo sanitario, anche se<br />

questo processo è ancora in fase embrionale; molte strutture, tuttavia, offrono l’opportunità di<br />

apprendere tecniche e procedure, attraverso conferenze, moduli formativi e di aggiornamento;<br />

ogni tre anni si svolge un incontro internazionale sotto il patrocinio dell’International Association of<br />

Human-Animal Interaction Organization (IAHAIO) che costituisce una vetrina per le più recenti<br />

ricerche sugli effetti degli animali sulla salute ed il benessere dell’uomo, offrendo una formazione<br />

del personale e realizzazione dei programmi.<br />

La formazione on-the-job costituisce una possibilità di apprendimento per il personale sanitario;<br />

un primo livello di formazione viene ottenuto mediante seminari attraverso I quali viene insegnato<br />

come valutare il cliente, strategie di intervento, documentazione e controllo dei rimborsi, sviluppo<br />

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