91 TAVOLA ROTONDA Deficit immunitari - Bambino Progetto Salute
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intensità del trattamento di condizionamento pre-trapianto, e quindi anche le complicanze ad esso<br />
associate, dipendono, in parte, dal tipo di immunodeficienza che si vuole trapiantare), l’età del<br />
paziente, le condizioni cliniche pre-trapianto, il tempo previsto per la ricostituzione immunologica.<br />
In presenza di un donatore HLA identico, il trapianto è in grado di guarire il 90% dei bambini<br />
affetti da immunodeficienze combinate.<br />
In questi ultimi anni, considerato che, in assenza di un donatore compatibile, le probabilità di<br />
riuscita del trapianto non HLA identico possono anche essere considerate non del tutto<br />
soddisfacenti, si sono sviluppate forme di terapie alternative avanzate come la terapia genica.<br />
L’entusiasmo che si è creato, sulla base dei primi risultati positivi, è stato in parte ridimensionato<br />
in seguito alla comparsa di complicanze onco-ematologiche (insorgenza di leucemia) nel corso del<br />
follow-up in pazienti affetti da una forma di immunodeficienza combinata (da difetto della catena<br />
gamma del recettore dell’IL-2) trattati con terapia genica. Non va tuttavia dimenticato, che,<br />
nonostante queste complicanze, ci riferiamo sempre a malattie inevitabilmente mortali.<br />
Continuare e migliorare la ricerca lungo questa direzione è pertanto auspicabile, anche perché, la<br />
terapia genica per altre forme di immunodeficienze combinate, quali il deficit di<br />
adenosindeaminasi, ha dato risultati positivi senza, al momento, alcuna complicanza.<br />
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