BS Febbraio 2008 - il bollettino salesiano - Don Bosco nel Mondo
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22<br />
LETTERA<br />
AI GIOVANI<br />
Condividere un'esperienza significa<br />
vivere fifty-fifty una situazione.<br />
È questo <strong>il</strong> percorso del <strong>2008</strong>.<br />
Ti innamori? PARLIAMONE<br />
Sei triste? SOSTENIAMOCI<br />
e così di seguito...<br />
Carissimo,<br />
ti scrivo con <strong>il</strong> cuore in mano.<br />
C’è una strada che porta alla riab<strong>il</strong>itazione. Dio ti<br />
assolve non per insufficienza di prove, ma perché<br />
gli hai consegnato la tua infermità, la tua<br />
debolezza.<br />
Quella sera – è vero – <strong>il</strong> tuo corpo è andato in<br />
frantumi, la tua anima si è persa letteralmente<br />
<strong>nel</strong>la giungla dei sensi.<br />
L’angoscia ha profuso i suoi lividi colori, l’anima<br />
tua dentro è buia.<br />
Ora ti muovi alla cieca, a fari spenti. È black-out<br />
per la tua psiche.<br />
Il fuoco che ti riscaldava fino a poco tempo fa è<br />
diventato cenere.<br />
Sono tornato un verme – mi confidi – un bruco.<br />
Mi sono giocato in poco tempo la dignità.<br />
Mi sentivo leggero come una farfalla, come una<br />
libellula.<br />
Ho buttato al vento della passione <strong>il</strong> mio corpo, le<br />
mie mani, i miei occhi, i miei baci.<br />
Ho perso i sensi. Sono a pezzi. Sapevo di essere<br />
un vaso d’arg<strong>il</strong>la.<br />
Adesso non più. Sono una larva, un coccio,<br />
un’ameba.<br />
Smett<strong>il</strong>a di parlare così. La potatura ha avuto la<br />
sua rivincita.<br />
Non tormentarti, rischi la balbuzie se ti ripeti e ti<br />
ostini <strong>nel</strong>le stesse parole.<br />
Hai assaporato la vita <strong>nel</strong>la sua crudeltà, <strong>nel</strong>la<br />
sua nudità.<br />
Il bene e <strong>il</strong> male, <strong>il</strong> brutto e <strong>il</strong> bello<br />
viaggiano insieme sulla stessa vettura, pagano la<br />
stessa cifra.<br />
Anche la debolezza ha un costo.<br />
Per questo ti invito a rispettarla, ad amarla.<br />
Ti dico di più, la debolezza ha un recapito: la<br />
misericordia di Dio.<br />
Stravolgo un salmo e mi chiedo: Dio mio, Dio mio,<br />
perché non mi hai abbandonato?<br />
Io sono la tua delusione, la tua volgarità, la tua<br />
FEBBRAIO <strong>2008</strong> <strong>BS</strong><br />
MGS Triveneto<br />
L’HO FATTA<br />
GROSSA<br />
(Elogio della debolezza)<br />
solitudine, la tua apostasia, la tua bestemmia,<br />
la tua notte.<br />
Tu sei <strong>il</strong> chiaro di luna, la carezza sul mio volto,<br />
l’ebbrezza del sorriso, <strong>il</strong> soffio dello spirito,<br />
l’amore tornato a vita.<br />
Ripeti con me.<br />
O Dio, amo la tua fiducia in me.<br />
Che bello poter dire: io e Te,<br />
io minuscolo e Tu maiuscolo.<br />
Io sono la tua minuscola, <strong>il</strong> tuo lato debole.<br />
Tu sei la mia maiuscola, la mia forza.<br />
Io e Tu, molto meglio Tu e io.<br />
Innamorato? Di più!<br />
Pentito? Di più! Amato? Così!<br />
Carlo Terraneo