BS Febbraio 2008 - il bollettino salesiano - Don Bosco nel Mondo
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NOTE SULLE NOTE<br />
<br />
<br />
<br />
Lo st<strong>il</strong>e di Max Pezzali è rimasto<br />
inalterato sin dai tempi<br />
degli 883 e di Hanno ucciso<br />
l’uomo ragno: musiche briose e<br />
coinvolgenti; linguaggio semplice,<br />
spesso gergale ma con poche<br />
digressioni <strong>nel</strong> volgare o <strong>nel</strong>l’aggressivo;<br />
temi di modiche pretese,<br />
occhio puntato sulla quotidianità,<br />
sulla sua banale routine e<br />
sulle piccole-grandi manie che la<br />
contrassegnano; <strong>il</strong> tutto condito<br />
da una sana dose di ironia che<br />
stempera ogni dramma (o lo nasconde?)<br />
e lascia più a portata di<br />
mano la felicità.<br />
Max, però, si trova <strong>nel</strong> tempo<br />
delle scelte consapevoli e dei pri-<br />
ESSERCI di Max Pezzali<br />
La vita è strana / non è cattiva ma nemmeno<br />
buona<br />
Sicuramente conta la fortuna / e un pizzico<br />
di ab<strong>il</strong>ità<br />
Il manuale / ha poche righe ed è scritto<br />
male<br />
Non spiega quali procedure usare / se ci<br />
si trova in difficoltà.<br />
Così c’è da improvvisare / stando attenti<br />
a premere<br />
I pulsanti giusti e andare / dritto senza<br />
sbattere.<br />
Esserci, esser qui, / è già un grande risultato.<br />
esserci, esser qui, / senza avere mai barato.<br />
Bisogna andare / senza sapere cosa e<br />
come fare<br />
Sperando di riuscire ad imparare / ogni<br />
giorno qualcosa di più<br />
Per non sbagliare / o almeno per provare<br />
a limitare<br />
I danni ed evitare <strong>il</strong> temporale / fare di<br />
necessità virtù.<br />
ESSERCI<br />
di Lorenzo Angelini<br />
La vita non<br />
è un videogame.<br />
Non basta arrivare<br />
vittoriosi all’ultimo<br />
livello per dire di aver<br />
vinto <strong>il</strong> gioco.<br />
mi b<strong>il</strong>anci e ciò, quasi inevitab<strong>il</strong>mente,<br />
si ripercuote sulle sue<br />
canzoni in cui ora trovano spazio<br />
argomenti meno frivoli e più<br />
<br />
“adulti”. In questa Esserci (compresa<br />
<strong>nel</strong> recente Time out), ad<br />
esempio, viene fuori con prepotenza<br />
<strong>il</strong> disagio causato dall’essere<br />
giovani in un tempo in cui latitano<br />
i punti di riferimento siano<br />
essi ideologie, valori irrinunciab<strong>il</strong>i<br />
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o semplicemente adulti credib<strong>il</strong>i.<br />
Affrontare la vita, allora, è muo-<br />
>> Una fotografia sconfortante<br />
versi a tentoni, è arrabattarsi per<br />
della condizione giovan<strong>il</strong>e che<br />
tamponare i problemi che di vol-<br />
lascerebbe l’amaro in bocca; se<br />
ta in volta si presentano, è non<br />
non ché la musica della canzo-<br />
avere una direzione precisa e<br />
ne suggerisce altri punti di vista.<br />
obiettivi chiari.<br />
La melodia, costruita con scarti<br />
e frequenti salti di registro <strong>nel</strong>la<br />
strofa e con una linea solo un<br />
poco più ampia <strong>nel</strong> ritor<strong>nel</strong>lo,<br />
dà al brano un’aria scanzonata e<br />
Qualche volta ci si riesce, / qualche volta<br />
invece no,<br />
giocosa. L’arrangiamento fresco<br />
l’errore non si capisce / prima di com- ed essenziale in cui prevalgono<br />
metterlo.<br />
basso e batteria, ne mette in<br />
Esserci, esser qui, / è già un grande ri- maggiore evidenza <strong>il</strong> ritmo insultato.calzante.<br />
Infine l’interpretazione<br />
esserci, esser qui, / senza avere mai ba- di Max, al solito pulita e frizzanrato.te,<br />
ce lo fa ascoltare con legge-<br />
E ci può stare, / qualcosa sarebbe potuto rezza.<br />
andare<br />
Tutto ciò ammorbidisce notevol-<br />
Diversamente senza qualche errore /<br />
magari ragionandoci un po’.<br />
mente la seriosità delle parole e<br />
Certe parole / non dette o dette troppo ce le fa leggere solo come la pa-<br />
tardi e male<br />
Azioni che ancora fanno soffrire / e come<br />
pietre pesano.<br />
Si poteva fare meglio / ma anche peggio<br />
di così,<br />
e seppur con qualche sbaglio / noi siamo<br />
bravissimi<br />
Esserci, esser qui, / è già un grande risultato.<br />
esserci, esser qui, / senza avere mai barato.<br />
<br />
<br />
<br />
cata constatazione di chi, in<br />
fondo, si sente a posto con la<br />
propria coscienza per essere riuscito,<br />
in circostanze avverse, a<br />
giocare bene le sue carte e a superare<br />
indenne le prove della<br />
vita. Senza venir meno a una regola<br />
morale bas<strong>il</strong>are: “non barare”,<br />
non ingannare se stessi e gli<br />
altri. <br />
<strong>BS</strong> FEBBRAIO <strong>2008</strong>