Quando Vicenza va in vacanza... - VicenzaPiù

More documents

Recommendations

Info

12 Quelli che la vacanza la scelgonoalternativa. In bicicletta tra i vigneti della Francia o lungo i canali dell'Olanda, a vela a caccia di cetacei, oppure in una comunità per bambini di strada in qualche paese del Sudamerica. Tutto, purché le ferie siano diverse rispetto alla solita formula spiaggia, sdraio e ombrellone. Vicenza è stata tra le prime città in Italia a proporre un modo nuovo di intendere le vacanze. Un turismo dai ritmi più rilassati, lontano dalle folle e dalle rotte più battute, e in cui le relazioni personali contano quasi più dei luoghi che si va visitare. Ad aprire la strada è stata l'associazione Jonas, che a partire dal 1988 ha iniziato a proporre l'idea delle vacanze in bicicletta, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. "Abbiamo tanti vicentini, ma anche tantissime persone che si rivol- gono a noi dalle grandi città, dove forse la voglia di evadere dal traffico e dallo smog è più forte", spiega Luca Magrin, uno dei responsabili dell'associazione. La formula è semplice: ospitalità in alberghi di buon ATTUALITÀ 29 LUGLIO 2006 Con la proposta di un turismo alternativo, due associazioni vicentine fanno viaggiare ogni anno migliaia di italiani. E spesso in vacanza sboccia l'amore Ecologica e "galeotta", Viva la vacanza in bici DI LUCA MATTEAZZI In bici o con la vela, piacciono sempre di più le ferie "particolari" livello, mezza giornata a pedalare su itinerari facili e alla portata di tutti, l'altra metà libera da dedicare allo shopping, alle visite o al tempo libero, il tutto abbinato a proposte che hanno sempre qualcosa di particolare. "L'importante è offrire qualcosa in più rispetto ai viaggi convenzionali, cercare di arrivare dove gli altri non arrivano - continua Magrin -. A Berlino, ad esempio, portiamo i nostri turisti a visitare la più vecchia delle torrette di guardia che c'erano sul Muro, oggi gestita dal fratello di una persona che è morta nel tentativo di attraversare la cortina. In Danimarca, invece, accompagniamo i ciclisti a visitare una scuola e un asilo, per toccare con mano i servizi offerti dal famoso stato sociale di quel paese". Tanti gli itinerari da tutto esaurito, dai dintorni di Bordeaux, per un viaggio alla scoperta dei castelli in cui si producono i migliori vini del mondo, alle vie di Copenaghen, la città "dal volto umano, che non conosce né traffico né stress". L'associazione Zeppelin, anche questa specializzata in vacanze in bicicletta (ogni anno fa viaggiare tra le 3 e le 4 mila persone), ha invece come proposte di punta i castelli della Loira, un itinerario tra Bretagna e Normandia, oppure un particolare viaggio all'interno dell'Olanda, con spostamenti in bicicletta e notti all'interno delle caratteristiche case galleggianti che popolano i tanti canali dei Paesi Bassi. "Il bello è che chi viaggia con noi è soprattutto chi non va in bici abitualmente, ma ha voglia di qualcosa di diverso - osservano i responsabili di Zep- Un'altra forma di vacanza che sta prendendo piede, anche se più lentamente, è quella del turismo responsabile. La filosofia di fondo propone di sfruttare le vacanze per immergersi completamente nella realtà dei luoghi che si decide di visitare, magari impegnandosi in qualche attività di utilità sociale. Tra le proposte più collaudate ci sono ad esempio i campi estivi di Legambiente e del Wwf: l'organizzazione è a livello nazionale, ma anche le sedi locali offrono informazioni e indirizzi su un ventaglio di proposte che spazia dalle settimane nelle oasi naturalisti- pelin -. I nostri percorsi sono sempre facili, con accompagnatori del posto che guidano il gruppo come farebbero con un amico". Il successo, negli ultimi anni è stato grande. Tanto che sia Jonas che Zeppelin hanno affiancato alle vacanze in bicicletta altre proposte: i viaggi in barca a vela (in Corsica sulla rotta dei delfini, oppure in catamarano attorno alle isole Eolie), il trekking in montagna, le scampagnate a cavallo. Sempre con la stessa filosofia di fondo, ritmi lenti e contatto umano. Anche perché, al di là del gusto dell'avventura, l'ingrediente forse più apprezzato di questo tipo di viaggi è la possibilità di fare nuove amicizie. E non è un caso che i single accorrano sempre più numerosi. "Oggi c'è sempre meno tempo per socializzare, e tanti ripongono nelle ferie la possibilità di conoscere persone nuove - sottolineano gli organizzatori -. Ormai la metà dei nostri iscritti sono single, e praticamente ogni anno celebriamo un matrimonio nato in vacanza". Oasi naturali e campi di lavoro: ecco il turismo responsabile che di tutta Italia ai progetti di recupero ambientale e culturale. In alternativa, ci sono le attività di alcune associazioni locali, che propongono viaggi "equi e solidali" nei paesi del Sud del mondo. Come L'Asoc (Associazione di Solidarietà e Cooperazione), con sede in corso Fogazzaro, che organizza itinerari in Perù, con ospitalità in piccole comunità locali o in comunità di accoglienza per bambini di strada (e una quota del viaggio serve proprio a finanziare questi progetti sociali). L.M.
13 Servizio esclusivo da Roma "Vacanze romane": alzi la mano chi non l'ha mai visto. Quella splendida pellicola che ha fatto il giro del mondo, rigorosamente in bianco e nero, con Gregory Peck e Audrey Hepburn che girano per una Roma d'altri tempi sulla loro Vespa 50 Special è stata l'icona di un'epoca ormai lontana nella memoria. Non che le vacanze a Roma non si facciano più, ma diciamolo: è tutta un'altra roba. Nè meglio nè peggio, solo che cinquant'anni si sentono tutti. I riti magari sono anche simili - se non proprio gli stessi - ma i tempi cambiano e le generazioni vi si adeguano con una facilità sconcertante. Oggi, ad esempio, c'è chi le vacanze romane le fa in città. Per tanti motivi. Perchè mancano i soldi, perchè a viaggiare di questi tempi non è proprio il massimo della sicurezza e perchè Roma, da qualche anno, si è trasformata in un immenso villaggio turistico. Che funziona solo di notte, è vero, però funziona. Provate ad uscire di sera da metà giugno fino a metà agosto, e vedrete che c'è più traffico che di giorno. Non c'è angolo della città dove non sia stato allestito un mercatino, un villaggetto dello sport, un parco giochi per bambini e ragazzi. Insomma, un immenso luna park che toglie il predominio assoluto agli stranieri, padroni totali della città nelle ore cocenti della giornata, in fila per l'entrata ai Musei Vaticani come per dissetarsi ad una fontanella. Insomma, l'avrete capito, l'unica soluzione per il romano medio che già soffre tutto l'anno di traffichite acuta è la fuga. Continua, fantasiosa, possibilmente perenne, tra ferie, malattie, permessi contrattuali, aspettative per maternità o chissà cos'altro. Finite le vie di fuga, per chi non può permettersi tre mesi di mare o montagna non resta che la blindatura casalinga, possibilmente con aria condizionata o pala caraibica per avere scorte d'ossigeno necessarie alla sopravvivenza. In realtà qualcuno ha provato a seguire la strada del pendolarismo. Della serie: "mi prendo una casetta in collina e faccio su e giù con la città e l'ufficio". Si fa presto a dire su e giù, perchè a Roma bisognerà pure riuscire a rientrarci per raggiungere le mete prefissate. In quel caso l'unica sveglia possibile è intorno alle 4-4.30, comunque prima che canti il gallo. Per carità, non c'è nessuno di importante da tradire, ma per evitare di rimanere travolti dall'esercito dei pendolari bisogna giocare d'anticipo, alla Cannavaro, e sperare di avere Buffon in porta, cioè che non ci siano lavori sulla strada. Già, i lavori. Roma d'estate è peggio che d'inverno. Con la scusa delle vacanze, e della gente che non c'è e invece c'è tutta, la Città Eterna viene trasformata in una sorta di grande gruviera globale. Per aggirare il...latticino, bisogna avere occhio, abilità e una sensibilità nelle mani simile a quella che ha Giorgio Rocca nei suoi piedi di slalomista-fenomeno. Altrimenti il tuffo nella voragine è assicurato, purtroppo senza nemmeno poter affondare nell'ac- ROMA 29 LUGLIO 2006 Altro che vacanze romane: fra cantieri, traffico notturno e fughe a intermittenza, una città eternamente caotica Roma d'estate: si salvi chi può DI PASQUALE DI SANTILLO Tra caldo insopportabile e traffico caotico, anche le vigilesse... stanno a guardare qua. L'acqua, altro elemento dominante della vacanza dei romani. Perchè togliete tutto ai discendenti di Giulio Cesare ma non togliete loro il mare: sarebbero capaci di uccidere a forza di 44 coltellate. In effetti, tra il romano Il Colosseo in ristrutturazione: cantieri e disagi non mancano mai nella Capitale e il mare c'è una simbiosi imbarazzante. Provate ad imboccare una delle tante strade che portano alle spiagge il sabato o la domenica mattina: tra Aurelia-Fregene Cristoforo Colombo-Ostia e Pontina-Sabaudia si forma una sorta di infinito lastricato di lamiere tanto fitto che ci si potrebbe camminare sopra. Un inferno di cristallo che ha un'andata e un ritorno: la domenica sera infatti si replica fino a lunedì mattina e non vi salva nemmeno la protezione civile. E cosi va avanti da maggio fino a ottobre, perchè le temperature di Roma sono sempre più africane. Insomma, c'è chi le vacanze le passa direttamente in macchina. I superstiti e i più danarosi invece tentano la conquista di quella che è ormai diventata un'altra provincia dell'impero romano: la Sardegna. Sul Tirreno ormai mancano solo i guard rail per quanti traghetti passano al giorno. E le chiamano vacanze romane…
Page 1 and 2: Vicenza, lasci o raddoppi? Una doma
Page 3 and 4: 3 SABATO 22 Algerini in manette per
Page 5 and 6: 5 Nuova base americana al Dal Molin
Page 7 and 8: 7 INCHIESTE 29 LUGLIO 2006 Agosto s
Page 9 and 10: 9 Veneto più vicino alla Moldovia
Page 11: 11 Sarpa e barrique, la grappa seco
Page 15 and 16: 15 Biliardo che passione!Ricostruir
Page 17 and 18: 17 DI ALESSIO MANNINO Il prezioso r
Page 19 and 20: 19 Bella stagione, lavorare (non) s
Page 21: Nella notte di San Lorenzo, quando

Quando Vicenza va in vacanza... - VicenzaPiù

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?