13.06.2013 Views

Untitled - Istituto per la storia della Resistenza e della società ...

Untitled - Istituto per la storia della Resistenza e della società ...

Untitled - Istituto per la storia della Resistenza e della società ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Prefazione al<strong>la</strong> seconda edizione<br />

Siamo nati <strong>per</strong> leggere. Non è soltanto lo slogan, felice e fortunato, di un programma<br />

promosso dall’alleanza tra bibliotecari e pediatri e proposto alle scuole italiane a partire<br />

dagli asili nido, è l’affermazione di una funzione che è propria di quanto di più prezioso<br />

e complesso possediamo come specie, cioè <strong>la</strong> mente. Non si vive <strong>per</strong> leggere, ma si<br />

legge <strong>per</strong> vivere consapevolmente: <strong>la</strong> lettura è ciò che serve <strong>per</strong> conoscere, <strong>per</strong> arricchirci<br />

interiormente, <strong>per</strong> alimentare con il pane del<strong>la</strong> sapienza il nostro bisogno di elevarci<br />

oltre <strong>la</strong> semplice vita animale.<br />

L’avvento delle nuove tecnologie ha cambiato profondamente i modi di scrivere: <strong>la</strong><br />

matita o <strong>la</strong> penna, dopo aver subito <strong>la</strong> concorrenza delle macchine <strong>per</strong> scrivere, hanno<br />

quasi definitivamente capito<strong>la</strong>to; e le stesse macchine <strong>per</strong> scrivere sono ormai oggetti<br />

d’antiquariato, soppiantate dai <strong>per</strong>sonal computer con programmi che diventano obsoleti<br />

dopo pochi mesi dal<strong>la</strong> loro uscita. Nemmeno più <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> “antiquariato” regge il<br />

ritmo, tanto che si è coniato il termine “modernariato” <strong>per</strong> indicare tutti gli strumenti<br />

escogitati dal progresso tecnologico negli ultimi decenni che sembravano l’ultimo prodotto<br />

possibile del<strong>la</strong> ricerca e che invece appartengono ad un passato cui si guarda con<br />

indulgenza e nostalgia. Sono cambiati i tempi e i modi di scrivere e pubblicare i libri,<br />

sono scomparse le vecchie figure professionali delle tipografie di un tempo e quasi tutti<br />

oggi, purché dotati di un minimo di tecnologia, possono diventare editori di testi. Ma il<br />

modo di leggere, è cambiato anche quello? Romanticamente potremmo rispondere in<br />

negativo, idealizzando il caro e vecchio libro che ti puoi portare ovunque, <strong>la</strong> gioia <strong>per</strong> i<br />

sensi che ti dà un volume fresco di stampa, dal profumo del<strong>la</strong> carta al fruscio delle<br />

pagine, dal<strong>la</strong> suggestione delle immagini al<strong>la</strong> piacevole sensazione tattile. Il lettore più<br />

idealista dovrebbe tuttavia considerare che <strong>per</strong> ogni libro fortunato che trova un lettore,<br />

montagne di altri libri finiscono <strong>per</strong> giacere, invenduti, in magazzini deso<strong>la</strong>ti e polverosi;<br />

altri libri, che conobbero momenti di grande richiesta, hanno esaurito il loro appeal<br />

e sono finiti fuori catalogo <strong>per</strong> ragioni legate all’economia editoriale e difficilmente saranno<br />

re<strong>per</strong>ibili, se non su qualche bancarel<strong>la</strong> ambu<strong>la</strong>nte e solo grazie ad un colpo di<br />

fortuna; altri ancora hanno felicemente esaurito il loro ciclo economico e gli editori non<br />

ne prevedono più <strong>la</strong> ristampa, <strong>la</strong>sciando i potenziali acquirenti nell’impossibilità di soddisfare<br />

le proprie esigenze.<br />

Oggi è possibile considerare tutti questi problemi in una prospettiva nuova: basta<br />

conservare su un server un file di testo, adeguatamente impaginato, e il libro può essere<br />

replicato quante volte si vuole, risparmiando sugli spazi ed eliminando il problema del<strong>la</strong><br />

difficile re<strong>per</strong>ibilità e dei costi di ristampa. I benefici pratici sono evidenti, altrettanto<br />

evidenti i benefici culturali: è un modo <strong>per</strong> rendere immortale un testo, almeno fino a<br />

quando il sole risplenderà sulle sciagure umane, <strong>per</strong> eludere i tentativi di distruggerne<br />

l’esistenza con il fuoco, che <strong>per</strong>iodicamente ricorrono nelle vicende storiche dell’umanità,<br />

<strong>per</strong> garantirne <strong>la</strong> possibilità di diffusione oltre <strong>la</strong> dimensione spaziale e temporale<br />

contingente.<br />

Da quando è nato, il 7 ottobre del 1974, l’<strong>Istituto</strong> ha pubblicato, oltre al<strong>la</strong> rivista<br />

III

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!