NESSUNA IMPRESA È UN'ISOLA - Trentino Sviluppo

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BIM della Valle del Chiese Trentino Sviluppo SpA Figura 17 Numero di aziende per modalità di produzione e tipologia di impresa pezzi unici piccola serie media serie grande serie Totale Tipologia di impresa impresa fornitrice impresa committente impresa mista Totale Nr aziende 2 2 Percentuale 2 , % , 0% , 0% 00,00% Nr aziende 2 Percentuale ,2 % 20, % ,0 % 00,00% Nr aziende Percentuale , % , % , % 00,00% Nr aziende Percentuale , % , % , % 00,00% Nr aziende Percentuale , % , % , % 00,00% Il 46% delle imprese del settore meccanico lavora prevalentemente nella produzione di pezzi unici. Tale percentuale nel settore legno arredo è del 44%. Tabella 0 Settori per modalità prevalente di produzione Modalità di produzione prevalente Settore pezzi unici piccola serie media serie grande serie Totale Alimentare 0 0 2 Cartastampa 0 2 Chimica e Plastica 0 0 2 Ferro e Leghe 0 0 0 Legno Arredo 0 Meccanica 2 0 Tessile Abbigliamento 0 0 0 Vetro Ceramica 2 0 0 0 2 Totale 2 Coerentemente ai dati sopra riportati la modalità prevalente di produzione è per commessa. In tutti i settori la produzione direttamente trainata dalla domanda (demand-driven) è pressoché assoluta. Tabella 1 Percentuali di produzione su commessa per settore di appartenenza delle aziende N. imprese Minimo Massimo Media Alimentare 00 00 00 Cartastampa 00 00 00 Deviazione standard Chimica plastica 2 0 0 0,0 2 , Ferro e leghe 00 00 00 Legno arredo 2 0 00 , ,0 Meccanica 20 00 , , Tessile abbigliamento 00 00 00 Vetro Ceramica 2 00 00 00
BIM della Valle del Chiese Trentino Sviluppo SpA Nei casi in cui è presente una modalità di produzione in serie, questa si accompagna comunque ad una quota ridotta di produzione per il magazzino. La percentuale di produzione mediana di destinazione del prodotto è del 30% di prodotti realizzati per il magazzino. Tabella 2 Percentuali di produzione per il magazzino per settore di appartenenza delle aziende 0 N. imprese Minimo Massimo Media Alimentare 00 00 00 Deviazione standard Chimica e plastica 2 0 0 0,0 2 , Legno arredo 00 , , Meccanica 2 00 , , 4.10 Strategie di esternalizzazione L’aspetto innovativo dell’outsourcing non sta nel generico ricorso al mercato per l’approvvigionamento di beni intermedi, ma nel fatto che il peso dell’outsorcing nella catena del valore delle imprese stia, a livello generale, crescendo significativamente. La tendenza è quella di mantenere all’interno dell’impresa le attività della gestione caratteristica, basate sulle competenze chiave e quelle con forte potenziale di sviluppo, su cui si fonda il vantaggio competitivo di lungo termine, delegando all’esterno tutte le altre funzioni. Il dato dell’esternazione di attività aziendali è letto da molti analisti come un indicatore del processo di specializzazione e terziarizzazione delle imprese, determinato dalla maggiore incidenza dei servizi, e dalla scelta di favorire le lavorazioni a maggiore valore aggiunto. Le scelte di outsourcing, il processo decisionale del make or buy 18 , i processi di spin off, sono caratteristiche salienti dell’impresa post-fordista: un modello snello, flessibile, capace di adattarsi con velocità ai cambiamenti. Non più dunque accentramento di funzioni “intra muros”, ma modelli a rete fortemente interconnessi con una pluralità di altri soggetti d’impresa. Rispetto a tale dato dell’esternalizzazione, si può osservare che la maggior parte delle imprese intervistate ha mantenuto invariato l’equilibrio tra attività interne ed esterne, né sembrano in vista cambiamenti rilevanti nei prossimi anni. L’indagine sulle imprese della Valle del Chiese ha evidenziato solo 12 casi in cui l’impresa ha esternalizzato in maniera stabile lavorazioni precedentemente svolte in azienda; ulteriori 5 casi riguardano l’esternalizzazione di attività di servizio e 6 casi la produzione di semilavorati (tab.33). 18 Per Make or buy si intende la scelta di un’azienda costruire o di effettuare al proprio interno (make), oppure di acquistare all’esterno (buy), un componente, un prodotto o un servizio necessario alla produzione. La scelta si basa sul raffronto dei costi totali da sostenere nei due casi, tenendo conto inoltre sia delle caratteristiche di reperibilità all’esterno (e quindi di eventuali criticità), sia delle risorse disponibili a questo fine all’interno dell’ azienda. Si tratta di una scelta strategica fondamentale per la gestione d’azienda, che definisce il livello di integrazione delle attività (a monte e a valle) e determina anche la struttura dei costi, l’organizzazione e il posizionamento sul mercato. L’opzione make offre soprattutto il vantaggio di garantire un controllo diretto sull’attività, sugli approvvigionamenti e sulla qualità del prodotto/servizio. Consente inoltre di mantenere eventuali segreti industriali. L’opzione buy (o mercato) offre invece il vantaggio di comportare minori costi fissi e quindi minore capitale immobilizzato, consentendo una maggiore flessibilità della produzione. In generale l’esternalizzazione delle attività aumenta con la maturità del settore industriale, perché aumentano i vantaggi di specializzazione e le economie di scala.
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