Febbraio - Federazione Trentina della Cooperazione
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CULTURA COOPERATIVA buone prassi<br />
AGRICOLTURA SOCIALE,<br />
RITORNO AL FUTURO<br />
LA COOPERATIVA PRABUBOLO HA REALIZZATO UNA FATTORIA SOCIALE CON COLTIVAZIONI<br />
BIOLOGICHE E ALLEVAMENTO. IL TUTTO PER FAVORIRE IL REINSERIMENTO<br />
LAVORATIVO DI PERSONE CON DISTURBI ALLA PERSONALITÀ E COMPORTAMENTALI<br />
Le imprese agricole stanno vivendo<br />
un processo di forte cambiamento che<br />
passa anche attraverso la scoperta e<br />
lo sviluppo di nuove funzioni: non solo<br />
produzione ma pure trasformazione e<br />
vendita di prodotti, e ancora attività<br />
turistico-ricreative e tutela del paesaggio.<br />
Ma l’agricoltura può avere un<br />
altro importante ruolo: quello di offrire<br />
opportunità di inserimento lavorativo<br />
a persone svantaggiate. “Oggi le<br />
cooperative sociali trentine di inserimento<br />
lavorativo – spiega Michele<br />
Odorizzi, vicepresidente <strong>della</strong><br />
<strong>Federazione</strong> <strong>Trentina</strong> <strong>della</strong><br />
<strong>Cooperazione</strong> – operano quasi esclusivamente<br />
nel settore dei servizi, che<br />
tuttavia non risulta più sufficiente,<br />
soprattutto nelle zone rurali e di valle,<br />
per dare risposte alla crescente<br />
domanda di inclusione sociale”.<br />
Non è una novità che l’agricoltura<br />
possa avere un’importante funzione<br />
terapeutico-riabilitativa, eppure finora<br />
raramente è stata considerata la possibilità<br />
di valorizzare questa specifica<br />
vocazione all’accoglienza di soggetti<br />
svantaggiati nell’ambito di un’impresa<br />
agricola sostenibile economicamente.<br />
La cooperativa Prabubolo, nata lo<br />
COOPERAZIONE TRENTINA n° 2 febbraio 2006<br />
scorso anno, mira a recuperare questa<br />
“antica” funzione inserendola nel contesto<br />
<strong>della</strong> modernità. L’obiettivo <strong>della</strong><br />
cooperativa è di realizzare una fattoria<br />
sociale sul modello di quelle diffuse in<br />
diversi Paesi europei, dove saranno<br />
realizzati: allevamenti e coltivazione<br />
con metodi biologici, trasformazione<br />
dei prodotti agricoli con<br />
la garanzia <strong>della</strong> tracciabilità tecnica e<br />
etica delle produzioni, forme innovative<br />
di turismo responsabile.<br />
L’intenzione è quella di attivare forme<br />
differenziate di ospitalità: da quella<br />
classica <strong>della</strong> ristorazione e pernottamento<br />
alle degustazioni di prodotti<br />
tipici fino alle proposte più mirate ad<br />
esempio per gli appassionati <strong>della</strong><br />
bicicletta o dei cavalli.<br />
Tutte queste attività saranno finalizzate<br />
a creare nuove possibilità di inserimento<br />
lavorativo di persone deboli, in particolare<br />
di quelle che soffrono di disturbi<br />
<strong>della</strong> personalità e comportamentali o<br />
di disabilità psichico fisiche.<br />
RESTITUIRE ALLA COMUNITÀ<br />
I BENI COMUNI<br />
La fattoria sociale sorgerà sui 70 ettari<br />
di terreno al momento incolti (sui<br />
quali si trovano anche alcuni edifici) di<br />
proprietà <strong>della</strong> Fondazione Cavalier<br />
Giovanni de Pizzini di Ala. “Recupero e<br />
valorizzazione, spiega Odorizzi, sono<br />
le due parole chiave del progetto consortile<br />
che ha portato alla nascita <strong>della</strong><br />
cooperativa Prabubolo. Lo sono certamente<br />
in relazione alla funzione terapeutica<br />
dell’agricoltura, ma anche<br />
rispetto al territorio. Esistono in<br />
Trentino molti terreni ed edifici abbandonati<br />
di proprietà di fondazioni, di usi<br />
civici e beni collettivi dei comuni: in<br />
collaborazione con questi soggetti e<br />
con altri come il Consorzio Lavoro<br />
Ambiente, la cooperazione sociale<br />
potrebbero renderli nuovamente produttivi<br />
sia in termini economici che<br />
sociali”. (s.d.v)<br />
La scheda<br />
> Cooperativa Prabubolo<br />
> Anno costituzione: 2005<br />
> Indirizzo: località Prabubolo (Ala);<br />
Tel. 0461235723<br />
> Presidente: Santino Boglioni<br />
> Soci: 6 di cui tre persone fisiche<br />
e tre persone giuridiche (Consolida,<br />
Gruppo 78, Kaleidoscopio)