Febbraio - Federazione Trentina della Cooperazione
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RUBRICHE<br />
la storia<br />
ECOLCOOP<br />
Ambiente e gomme<br />
con il marchio coop<br />
NATA A FINE 1985 PER OPERARE NEL CAMPO DEL VERDE E DEI RIPRISTINI,<br />
LA ECOLCOOP SI È SPECIALIZZATA NEL CARICO, SCARICO E SELEZIONE<br />
DI PNEUMATICI PER CONTO DI UNA GRANDE INDUSTRIA ROVERETANA.<br />
CREATE E SALVAGUARDATE DECINE DI POSTI DI LAVORO. I SOCI<br />
FESTEGGERANNO IL VENTESIMO DI FONDAZIONE CON UN VIAGGIO IN TOSCANA<br />
di Corrado Corradini<br />
Ripercorrere la storia <strong>della</strong> Ecolcoop che proprio<br />
quest’anno festeggia i 20 anni di attività vuol dire<br />
ricostruire le vicende che hanno segnato l’economia<br />
<strong>della</strong> città di Rovereto dal 1980 in poi, caratterizzate<br />
in particolare dal declino del settore industriale.<br />
La cooperativa Ecolcoop è la testimonianza di come<br />
un gruppo di persone espulse dal lavoro abbiano<br />
saputo inventarsi, credendo nella solidarietà più che<br />
nell’assistenzialismo, un’occupazione stabile e dignitosamente<br />
retribuita.<br />
Tutto comincia negli ultimi mesi del 1984. In zona<br />
industriale a Rovereto si respira una pesante aria di<br />
crisi. La Marangoni viene occupata dai lavoratori,<br />
giorno e notte, per 45 giorni consecutivi. La situazione<br />
precipita: chiude la Grundig lasciando per strada<br />
600 dipendenti, la Marangoni licenzia 50 operai. Il<br />
sindacato propone di costituire una cooperativa che<br />
assorba parte dei disoccupati. Il Comune di<br />
Rovereto si dichiara pronto a collaborare e indica<br />
come possibile settore di intervento i ripristini<br />
ambientali. C’è l’area dei Lavini da bonificare e da<br />
recuperare a parco.<br />
COOPERAZIONE TRENTINA n° 2 febbraio 2006<br />
L’atto costitutivo <strong>della</strong> cooperativa viene sottoscritto<br />
da 4 operai <strong>della</strong> Marangoni e da 4 <strong>della</strong> Grundig, tra<br />
cui Maurizio Migliarini, che viene eletto primo presidente.<br />
Il nono socio è un tecnico forestale interessato<br />
a buttarsi nell’avventura. La quota d’ingresso è<br />
di 100 mila lire. La sede è presso il sindacato, al<br />
Follone.<br />
La cooperativa aderisce alla Lega, presieduta all’epoca<br />
da Fausto Zeni. “Quando siamo partiti non<br />
sapevamo nulla di contabilità e amministrazione”,<br />
ricorda Osvaldo Salvetti, unico tra i soci fondatori<br />
ancora nella compagine <strong>della</strong> cooperativa.<br />
Il lavoro ai Lavini si protrae per due anni, si rimuovono<br />
tonnellate di rifiuti, si disbosca, si realizzano i sentieri<br />
di attraversamento del biotopo. Altri Comuni<br />
(Besenello, Volano) affidano alla Ecolcoop piccoli<br />
incarichi per la sistemazione delle strade interpoderali<br />
e per la manutenzione del verde. I lavori commissionati<br />
dall’ente pubblico non sono però sufficienti<br />
per far quadrare i conti, la cooperativa guarda ai privati.<br />
Salvetti ricorda sorridendo di avere tagliato<br />
legna per mesi con una squadra di colleghi su un’a-<br />
> In alto a sinistra: Osvaldo Salvetti, socio fondatore e attuale<br />
vicepresidente