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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “IL TESSITORE”<br />
Via <strong>dei</strong> Boldù, SCHIO<br />
continente.<br />
La strega delle <strong>fiabe</strong> ha spesso come alleati alcuni animali, complici <strong>dei</strong> suoi sortilegi. I più<br />
famosi sono i gatti, ma si possono trovare al suo fianco anche corvi, merli, gufi, civette, rane,<br />
rospi, conigli, porcospini, furetti, serpenti, pipistrelli, volpi.<br />
Il gatto, sin dai tempi antichi, è l'animale preferito della strega. Nell'immaginario collettivo, infatti,<br />
non esiste strega che non si accompagni a questo animale, tanto che veniva usato, soprattutto in<br />
Gran Bretagna, nei processi contro le presunte streghe.<br />
Un altro alleato della strega è <strong>lo</strong>”strix”, un rapace notturno, simile al gufo, in grado di penetrare<br />
<strong>nel</strong>le case e succhiare il sangue ai bambini, facendo <strong>lo</strong>ro ingerire il proprio latte velenoso.<br />
Rospi e rane erano utilizzati dalla strega per infusi ed incantesimi, soprattutto quelli d'amore, e<br />
per il ma<strong>lo</strong>cchio; a questi due animali venivano attribuiti oscuri e misteriosi poteri.<br />
Anche il serpente, in quanto simbo<strong>lo</strong> del potere e fonte della conoscenza, è spesso abbinato alla<br />
strega.<br />
Durante i riti o i sacrifici si usavano talvolta i pipistrelli e si diceva che le streghe riuscissero a<br />
comunicare con <strong>lo</strong>ro; erano comunque simbo<strong>lo</strong> di sventura.<br />
Anche se a prima vista potrebbe apparire strano, esiste una precisa linea di pensiero che<br />
identifica la volpe come animale appartenente al mondo della stregoneria e dell'eresia in genere:<br />
<strong>nel</strong>l'ambiente ecclesiastico,durante il Medioevo, si pensava, infatti, che la volpe fosse un animale<br />
falso, proprio in relazione alla sua proverbiale astuzia. Per la sua tendenza a tessere insidie<br />
divenne così il simbo<strong>lo</strong> degli eretici.<br />
Fra gli oggetti utilizzati dalla strega, il più comune è la scopa. Questo strumento nasconde un<br />
segreto: oltre ad essere utile per ripulire <strong>lo</strong> spazio in cui vengono eseguiti i rituali, viene da sempre<br />
considerata un oggetto innocuo ed utile, quindi non desta alcun sospetto. In realtà costituisce il<br />
“bastone del comando” e spesso anche un mezzo di trasporto.<br />
Altri oggetti legati alla strega sono: un mantel<strong>lo</strong> nero, un cappel<strong>lo</strong> a punta, stivali neri con calze<br />
sempre rotte.<br />
Per la preparazione degli infusi vi è sempre un calderone nero e sferico.<br />
LA STRIA<br />
( Nicolas, Simone, Obren )<br />
LA STREGA NELLA NOSTRA TRADIZIONE POPOLARE<br />
La strega <strong>nel</strong>la tradizione popolare veneta è chiamata “<br />
stria”. Quando non si trasforma, viene comunemente<br />
rappresentata vecchia, brutta, sporca, spettinata,<br />
povera e vestita con una tunica lunga nera. Una<br />
categoria di streghe molto perico<strong>lo</strong>se era un tempo<br />
quella delle ostetriche, che procuravano la morte delle<br />
puerpere e <strong>dei</strong> neonati, offrendoli al demonio.<br />
La stria vive da sola in case miserabili, situate ai<br />
margini dell'abitato; in alcuni casi si può trovare nei<br />
luoghi abbandonati, incolti o poco frequentati, talvolta<br />
anche <strong>nel</strong>le grotte o <strong>nel</strong>le cavità di colline o montagne.<br />
Per catturare una strega bastava chiudere un gatto nero<br />
in una pentola di coccio nuova e metterla sul fuoco:<br />
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