14.06.2013 Views

concorso svolto lo scorso anno sulle fiabe - Benvenuti nel sito dei ...

concorso svolto lo scorso anno sulle fiabe - Benvenuti nel sito dei ...

concorso svolto lo scorso anno sulle fiabe - Benvenuti nel sito dei ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “IL TESSITORE”<br />

Via <strong>dei</strong> Boldù, SCHIO<br />

ETIMOLOGIA DEL TERMINE “ORCO”<br />

Gli studi antropo<strong>lo</strong>gici e folk<strong>lo</strong>rici concordano <strong>nel</strong>l’indicare l’orco come immagine metaforica del<br />

male con radici millenarie e comuni a culture geograficamente distanti.<br />

Gli orchi sono mostri antropomorfi giganteschi, crudeli e divoratori di carne umana. In genere<br />

l'orco della mito<strong>lo</strong>gia è un essere descritto come più simile a una bestia o a un demone,<br />

direttamente confrontabile con altri mostri della mito<strong>lo</strong>gia greca e romana, come i cic<strong>lo</strong>pi (tra cui il<br />

più noto è Polifemo).<br />

Anche l’etimo<strong>lo</strong>gia della parola è interessantissima, in quanto racchiude in sé molta della genesi<br />

<strong>dei</strong> significati e delle identificazioni del Demone-Orco stesso. E’ infatti ipotizzabile una derivazione<br />

dal greco “ERGO” (=cingo, chiudo), da cui anche le parole greche orchos (luogo chiuso) e orkane<br />

(carcere), con il significato di luogo da cui nessuno può evadere. Ecco quindi che la parola fu usata<br />

per indicare il regno <strong>dei</strong> morti o la morte stessa.<br />

Orco era, ad esempio, anche un appellativo di Plutone, il dio degli inferi.<br />

Nella caratterizzazione delle <strong>fiabe</strong>, l'orco è un gigantesco uomo selvaggio, spesso munito di armi<br />

primitive come clave o bastoni. Caratteristica correlata è la stupidità, di cui spesso l'eroe della<br />

storia si avvantaggia per sconfigger<strong>lo</strong>. In molte tradizioni, gli orchi sono in grado di mutare forma.<br />


 Vivono in palazzi o castelli sperduti, ma anche in grotte e paludi.<br />

Spesso sono guardiani di una principessa prigioniera, oppure schiavizzano o divorano bambini.<br />


 Molti personaggi delle <strong>fiabe</strong>, pur non essendo esplicitamente descritti come orchi, ne riproducono<br />

diversi elementi tipici; due esempi celebri sono Mangiafuoco di Pinocchio e Barbablù.<br />

Per estensione, il termine orco si applica a persone disgustose o volgari con un temperamento<br />

violento, specialmente quando tale violenza è diretta verso donne o bambini. L'associazione fra gli<br />

orchi e la violenza contro i bambini fa sì che il termine "orco" sia anche usato, per esempio <strong>nel</strong>la<br />

cronaca, per indicare persone che si macchiano di reati di pedofilia.<br />

Nell’ottica secondo cui la fiaba sia funzionale a stimolare la fantasia e la rielaborazione creativa<br />

dell’esperienza del destinatario, non con <strong>lo</strong> scopo di separar<strong>lo</strong> dalla realtà, ma per fornirgli nuove<br />

chiavi interpretative di accesso al reale, l’orco sarebbe quindi espressione di malvagità, di forza e<br />

di prepotenza che, dilatando le situazioni reali e le emozioni provate dal lettore, offre un’immagine<br />

concreta, una sorta di contenitore della paura, e permette il control<strong>lo</strong> dell’ansia, ne attenua<br />

l’intensità e ne favorisce l’elaborazione.
 
Poiché le raffigurazioni orcali sono metafore, esse<br />

st<strong>anno</strong> al posto del male, ma non sono male esse stesse. A differenza della cruda, minacciosa e<br />

indeterminata realtà, l’orco è un personaggio che permette al bambino di dare un volto e un nome<br />

al concetto astratto di male e così facendo, egli impara a dominar<strong>lo</strong>. Difatti, anche <strong>nel</strong>la<br />

narrazione fantastica figurativa, all’orco, simbo<strong>lo</strong> del male, si contrappone il protagonista, simbo<strong>lo</strong><br />

del bene, che attraversa peripezie, situazioni orribili per fortificare le sue capacità e quindi per<br />

diventare grande. In questo senso crescere significa vincere l’orco malvagio per imparare a<br />

sconfiggere costantemente il male presente <strong>nel</strong>l’umanità.<br />

34

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!