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Lex Aurea - numero 25 - Fuoco Sacro

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vicende che invisibilmente si svolgono oltre<br />

il velo delle apparenze sensibili.<br />

Renè Guenon asserisce che l’appartenenza<br />

ad una catena iniziatica regolare ed<br />

autentica, sotto la protezione di quella che<br />

si conviene definire Gerarchia, e la<br />

partecipazione desta ed attiva al Rito,<br />

introduce il profano in una condizione<br />

esistenziale che trascende la sua<br />

individualità meramente contingente e lo<br />

mette in contatto con un Ordine di cose<br />

superiore a quello su cui riposa il piano<br />

della realtà terrestre.<br />

Questo giudizio, al di là delle misere<br />

opinioni che affollano caoticamente le<br />

concezioni del vivere moderno e nonostante<br />

l’egemone scetticismo dei nostri<br />

contemporanei, conserva imperitura la sua<br />

inoppugnabilità.<br />

Altrettanto meritevole di credito è l’idea di<br />

coloro che sostengono che la potenza<br />

promanante da un Rito ben eseguito,<br />

esercita nell’interiorità un’irresistibile azione<br />

trasformatrice, ribadiamo, se ne sia<br />

consapevoli totalmente, parzialmente o<br />

menomamente.<br />

Resta comunque innegabile che nella nostra<br />

interiorità qualcosa si muove e modifica<br />

equilibri consolidati, a prescindere da ciò<br />

che presumiamo di essere o da ciò che<br />

informa i nostri intimi convincimenti, il<br />

nostro credo.<br />

- 9. Lo Spazio <strong>Sacro</strong> –<br />

A siffatto postulato se ne collega un altro,<br />

quale sua immediata concausa. All’interno<br />

del “recinto sacro”, lo spazio ed il tempo<br />

assumono una qualità radicalmente diversa<br />

da quella che domina il fluire della realtà<br />

del mondo profano.<br />

Lo spazio non è più misurabile con i criteri<br />

valevoli per il mondo fisico.<br />

Le dimensioni di un Tempio possono essere<br />

le più disparate possibili, ma la distanza o<br />

la vicinanza fra gli elementi in esso presenti<br />

è stimabile in funzione, non di proporzioni<br />

quantitative, ma di differenziazioni<br />

qualitative dello spazio.<br />

Lo spazio occupato dall’Ara potrebbe<br />

distare, secondo le dimensioni dell’ordinario<br />

sistema di misurazione, pochi metri dal<br />

Vestibolo; ma la sua distanza spirituale<br />

potrebbe essere paragonabile agli anni luce<br />

che separano due galassie.<br />

Così come sono le leggi di simpatia e di<br />

antipatia animica, di sintonia e di distonia<br />

<strong>Lex</strong> <strong>Aurea</strong> <strong>25</strong> – Libera Rivista di Formazione Esoterica<br />

interiore a fissare la distanza che separa<br />

due Fratelli a contatto di braccia, riuniti nel<br />

Tempio, non certo la loro contiguità fisica.<br />

Le stesse leggi condurrebbero una Loggia di<br />

Fratelli in perfetta armonia d’intenti e che<br />

abbiano stabilito un accordo imperturbabile,<br />

ad abolire tutte le distanze, fino alla totale<br />

fusione di anime: una sola anima palpitante<br />

all’unisono nel cuore del Tempio.<br />

Ma, si badi bene, che questa la si deve<br />

ritenere non già la premessa realizzata a<br />

priori, bensì l’ardua meta finale di ogni<br />

comunità di “aspiranti alla Luce” ed il<br />

coronamento di un lungo e difficile<br />

cammino spirituale.<br />

10. Il Tempo <strong>Sacro</strong><br />

Stesso concetto per il tempo. All’interno del<br />

Tempio avviene una sorta di sospensione<br />

dell’incedere ordinario del tempo fisico.<br />

A dimostrazione del fatto che non si sta<br />

sostenendo un’assurdità, si rifletta su di un<br />

aspetto ben preciso dell’azione rituale.<br />

Condensata nell’intervallo di una breve<br />

durata, nel Rito i concelebranti rivivono una<br />

vicenda che, in alcuni casi, potrebbe essersi<br />

snodata in un arco di tempo molto esteso.<br />

L’azione rituale che si consuma nel Tempio<br />

dilata il tempo.<br />

Si rammenti, in proposito, il Rituale di Terzo<br />

Grado in Massoneria, quello di Maestro.<br />

Esso altro non è se non la<br />

drammatizzazione, concentrata nell’arco di<br />

un’ora, delle vicende della vita di Hiram,<br />

connesse con la costruzione del Tempio di<br />

Salomone.<br />

Nello spazio sacro racchiuso nei ristretti<br />

limiti dimensionali del Tempio, è contenuto<br />

tutto l’Universo.<br />

Parimenti sotto la volta stellata del Tempio<br />

la successione in sequenza cronologica degli<br />

eventi si tramuta in simultaneità.<br />

L’incedere incalzante del tempo, che nel<br />

mondo profano tutto assoggetta<br />

all’inflessibile legge della caducità, subisce<br />

un arresto, una sospensione che prelude a<br />

ciò che Renè Guenon ha designato il “senso<br />

dell’eternità”, conquistato grazie<br />

all’iniziazione reale.<br />

11. Sintesi Macrocosmo-Microcosmo:<br />

il Sigillo di Salomone<br />

Dunque il Tempio come luogo di<br />

convergenza e di sintesi indissolubile fra<br />

Macrocosmo e Microcosmo.<br />

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