Lex Aurea - numero 25 - Fuoco Sacro
Lex Aurea - numero 25 - Fuoco Sacro
Lex Aurea - numero 25 - Fuoco Sacro
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Sri Vidya<br />
Tantra<br />
David Barra<br />
Introduzione al Tantra<br />
Nel vasto novero delle tradizioni spirituali, il<br />
Tantra è senza dubbio uno degli argomenti<br />
da sempre più fraintesi, distorti e<br />
banalizzati. Grazie alla superficialità di un<br />
certo mercato editoriale l'equivoco più<br />
comune oggi riguarda il sesso. Se verso la<br />
fine del diciannovesimo secolo per i seguaci<br />
di madame Blavatsky, Tantra era talvolta<br />
sinonimo di "magia nera" o "stregoneria",<br />
nell'immaginario collettivo attuale tale<br />
termine assume invece un altro significato<br />
fuorviante (ottimo per sfruttare<br />
economicamente gli interessi dei lettori più<br />
frivoli): quello di "yoga del sesso". Ridurre il<br />
tutto alla sola sfera sessuale è difatti un<br />
errore piuttosto grave, specialmente se si<br />
pretende di trattare l'argomento in maniera<br />
seria ed esaustiva. Il Tantra non si basa<br />
sulla sessualità, (anche se allo stesso<br />
tempo non la nega) ciò che caratterizza<br />
principalmente questa tradizione è il<br />
ricercare lo sviluppo del potenziale latente<br />
in ciascun individuo mediante un insieme di<br />
tecniche atte a risvegliare l’energia che<br />
risiede dormiente in ognuno di noi.<br />
Principali strumenti d’azione delle pratiche<br />
tantriche sono i mantra e la meditazione,<br />
la venerazione degli yantra e la devozione<br />
alla Dea (Shakti) o alla Sua controparte<br />
maschile (Shiva). Nel Tantra l’intero<br />
universo, la realtà, l’esistenza tutta, non<br />
sono altro che un gioco di questi due<br />
principi universali, Shiva e Shakti, le due<br />
polarità complementari dell’Assoluto. Shiva<br />
è il principio eterno e immutabile: il divino<br />
trascendente ed immanifesto, identificato<br />
come “principio maschile”. Shakti è<br />
l’energia manifesta e mutevole, il divino<br />
immanente e tangibile, identificato come<br />
“principio femminile”. Non può esistere<br />
Shiva senza Shakti, non può esistere Shakti<br />
senza Shiva. Se Shiva è lo strumento<br />
musicale, Shakti è il suono emesso dallo<br />
strumento. Se Shiva è la fiamma, Shakti è<br />
il calore emanato dalla fiamma. Se Shiva è<br />
il seme, Shakti è il frutto, e così via. Shiva<br />
è dunque primordiale ed eterna coscienza<br />
senza forma da cui è scaturita Shakti, la<br />
<strong>Lex</strong> <strong>Aurea</strong> <strong>25</strong> – Libera Rivista di Formazione Esoterica<br />
potenza, la vibrazione, l’energia. Tutto ciò<br />
che noi percepiamo è energia, la materia in<br />
ogni sua forma è energia, dunque la<br />
materia in ogni sua forma è Shakti,<br />
compresi il nostro corpo e la nostra mente,<br />
compresi il cielo, il mare, i fiori, gli alberi, le<br />
piante, i pianeti, le stelle e l’intero universo.<br />
Tutto ciò che è fisico, psichico, emotivo o<br />
qualsiasi altra cosa è Shakti; Ella è tutte le<br />
manifestazioni percepibili, manifestazioni<br />
che provengono dal substrato sotterraneo:<br />
Shiva. L’essere umano è quindi parte<br />
integrante della danza divina di Shiva e<br />
Shakti, lo scopo del Tantra è di rendere<br />
l’uomo realmente consapevole di tale<br />
verità. Con il Tantra l’individuo può<br />
giungere a Shiva mediante Shakti,<br />
realizzando che in ultima istanza tra Shiva e<br />
Shakti non vi è e non vi è mai stata<br />
differenza alcuna, poiché il materiale e lo<br />
spirituale, l’umano ed il divino, il<br />
trascendente e l’immanente, formano in<br />
realtà una cosa sola. Tale condizione di<br />
coscienza è il fine ultimo di ogni cammino<br />
spirituale, è la suprema consapevolezza<br />
dell’Assoluto nella sua interezza e nella sua<br />
unità, è la condizione di non dualità<br />
(advaita), il totale annullamento dell’ego<br />
che pone barriere tra “uomo” e “dio”, tra<br />
“sacro” e “profano”, tra “bene” e “male”, è<br />
l’illuminazione, la liberazione, la<br />
realizzazione o come la si preferisce<br />
chiamare. I grandi maestri tantrici dell’India<br />
hanno insegnato nei secoli un infinita serie<br />
di tecniche meditative e di yoga energetico<br />
volte al raggiungimento di questa<br />
condizione di risveglio, ed il corpo umano è<br />
considerato il miglior veicolo messo a<br />
disposizione dalla natura per l’attuazione di<br />
tale fine; esso può essere adoperato come<br />
valido strumento per l’acquisizione della<br />
consapevolezza ultima mediante il risveglio<br />
dell’energia Kundalini, la potenza giacente<br />
in ogni uomo, raffigurata simbolicamente<br />
come un serpente addormentato alla base<br />
della colonna vertebrale. Il risveglio della<br />
Kundalini e la conseguente apertura dei<br />
sette chakra situati nel nostro corpo sottile<br />
costituiscono il vero fine dello yoga tantrico.<br />
Il Tantra riconosce infatti l’esistenza di tre<br />
differenti corpi da cui è formato ogni essere<br />
umano: il corpo fisico o grossolano (sthula<br />
sharira), il corpo sottile o astrale (sukshma<br />
sharira), il corpo causale o guaina karmica<br />
(karana sharira); le tecniche yogiche vanno<br />
ad operare sul corpo sottile (base<br />
energetica del corpo fisico) ove i sette<br />
chakra ne costituiscono i principali punti<br />
4