Rocca di Giugno 2007 - La Rocca - il giornale di Sant'Agata Feltria ...
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<strong>La</strong> <strong>Rocca</strong><br />
LETTERA APERTA<br />
Un paese, una biblioteca,<br />
un pugno <strong>di</strong> libri<br />
Gent<strong>il</strong>e Sindaco, l’altro giorno ho<br />
letto un interessante articolo su<br />
“Fahrenheit 451”, ha presente<br />
<strong>il</strong> libro? Ne hanno tratto anche un bellissimo<br />
f<strong>il</strong>m <strong>di</strong>retto da Truffaut. Oggi<br />
se ne propone una versione teatrale con<br />
la regia <strong>di</strong> Luca Ronconi. Mi permetto<br />
<strong>di</strong> rinfrescarle brevemente la trama:<br />
“in una società del futuro totalitaria e<br />
<strong>di</strong>spotica tutti i libri sono fuor<strong>il</strong>egge<br />
perché considerati pericolosi. Le forze<br />
dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> questo regime devono,<br />
perciò, <strong>di</strong>struggerli con <strong>il</strong> fuoco per non<br />
lasciarne traccia, e si deve arrestare chi<br />
li possiede. Una setta <strong>di</strong> uomini-libro,<br />
allora, li impara a memoria per mantenerne<br />
<strong>il</strong> ricordo”<br />
Perché leggendo l’articolo, ripensando<br />
al libro e al f<strong>il</strong>m io ho fatto un collegamento<br />
con <strong>il</strong> Premio Letterario Il Pungitopo,<br />
e con <strong>il</strong> nostro paese oggi??<br />
Perché <strong>di</strong> suggestioni ce ne sono tante.<br />
L’incen<strong>di</strong>o della Biblioteca <strong>di</strong> Alessandria<br />
ben cinquem<strong>il</strong>a anni fa. I roghi <strong>di</strong><br />
libri nelle strade <strong>di</strong> Berlino sotto <strong>il</strong> regime<br />
nazista negli anni bui <strong>di</strong> Hitler con<br />
la censura e la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong><br />
libri, la minaccia che ha gravato sulla<br />
cultura nell’epoca del maccartismo in<br />
America. Tutto questo sta lì a <strong>di</strong>rmi che<br />
oggi i libri non li bruciamo più, ma non<br />
li facciamo vivere, non li rispettiamo,<br />
non li leggiamo. Non li sappiamo usare.<br />
Penso, così, che alla morte della cultura<br />
corrisponde, purtroppo, la <strong>di</strong>struzione<br />
delle menti libere così <strong>di</strong> cedere ad ogni<br />
<strong>di</strong>ttatura. Ho così pensato al Pungitopo,<br />
questo Premio letterario che credevo<br />
ricchezza e vanto della Comunità quale<br />
importante volano culturale per l’intera<br />
Vallata e che oggi è morto e sepolto.<br />
Penso anche agli oltre 2000 ine<strong>di</strong>ti che<br />
giacciono, se ancora esistono, <strong>di</strong>menticati<br />
da oltre 4 anni, nell’umi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> un<br />
vecchio stab<strong>il</strong>e. Penso anche alla mia<br />
personalissima storia. Tra me, la mia famiglia<br />
e i libri è sempre stato amore a<br />
prima vista e davvero dall’età <strong>di</strong> cinque<br />
anni i libri hanno completamente dominato<br />
la mia vita. Appena io e i miei<br />
fratelli Antonio e Benny avevamo in tasca<br />
un po’ <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> ci precipitavamo in<br />
libreria, anche in quelle antiquarie come<br />
la Veronese <strong>di</strong> Bologna già frequentata<br />
da Carducci e Pasolini, a comperare<br />
anche le e<strong>di</strong>zioni più economiche. Ho<br />
costruito la mia personalità e la mia cultura<br />
andando in libreria e frequentando<br />
le odorose biblioteche e poi leggendo<br />
e amando i libri con voracità mista ad<br />
amore. Rifletto, così, sul fatto che Lei,<br />
Signor Sindaco, quando si è decisa la<br />
Fosse “biologiche”:<br />
elogio dell’immon<strong>di</strong>zia<br />
Siamo tutti d’accordo, oggi <strong>il</strong> trash è <strong>di</strong> gran moda. È per questo motivo<br />
che anche a Sant’Agata la sporcizia la fa da padrone. Chissà se ai nostri<br />
pochi e smarriti turisti la nostra sporcizia piace: è sicuramente strategica la<br />
scelta <strong>di</strong> posizionare proprio sotto <strong>il</strong> percorso de<strong>di</strong>cato alle Fosse una bella<br />
coppia <strong>di</strong> cassonetti: chi l’ha pensata ha sicuramente calcolato che l’olezzo<br />
esalato dal pattume invoglia <strong>il</strong> turista a soffermarsi sulla targa, e ancor <strong>di</strong><br />
più lo invita a salire quei magici gra<strong>di</strong>ni alla ricerca della <strong>Rocca</strong> Perduta.<br />
Per non parlare poi del meraviglioso impatto estetico: questo verde ban<strong>di</strong>era<br />
insieme ai coloratissimi sacchetti <strong>di</strong> plastica si abbina perfettamente<br />
all’ambiente circostante. Non posso credere che non esistano alternative.<br />
Alessandra<br />
consigliere comunale rompiscatole<br />
Piazzettta Fabri, lunedì 21 maggio <strong>2007</strong> ore 11.30<br />
10<br />
Maggio/<strong>Giugno</strong> <strong>2007</strong><br />
morte del Premio Letterario, quando gli<br />
ine<strong>di</strong>ti sono spariti, non ha mosso un<br />
<strong>di</strong>to per salvarli.<br />
Ha, invece, rinnovato stima e fiducia<br />
con triennali convenzioni a chi ha operato<br />
questo scempio.<br />
Lei ha fatto (sempre per citare!) come<br />
Faber, l’intellettuale del romanzo, persona<br />
debole, incapace <strong>di</strong> scelte coraggiose.<br />
Faber si nasconde, sa dov’è la verità<br />
ma si limita a suggerirla all’orecchio <strong>di</strong><br />
Montag, <strong>il</strong> pompiere che brucia i libri,<br />
attraverso un auricolare. Oggi mi giunge<br />
voce che presto a Sant’Agata ci sarà<br />
una biblioteca. Come, dove, chi, quando,<br />
perché?? (ricorda i 5 W del giornalismo<br />
inglese?).<br />
I ben informati mi suggeriscono che Lei<br />
ha pensato ad una ipotesi alla Bradbury<br />
che nel romanzo demanda ai Vig<strong>il</strong>i del<br />
Fuoco <strong>il</strong> compito <strong>di</strong> appiccare incen<strong>di</strong>:<br />
Lei pensa <strong>di</strong> affidare a chi ha ucciso un<br />
premio letterario e centinai <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ti la<br />
realizzazione <strong>di</strong> una biblioteca… Allora,<br />
nella civ<strong>il</strong>tà dell’assurdo, penso a Totò…<br />
“ma mi faccia <strong>il</strong> piacere…”.<br />
Gent<strong>il</strong>e Sindaco, io oggi credo che questo<br />
fuoco contro i libri sia davvero una<br />
metafora: è, in verità, l’oblio contro la<br />
memoria perché solo <strong>il</strong> libro è l’accrescimento<br />
culturale della memoria collettisegue<br />
a pag 12