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Rocca di Giugno 2007 - La Rocca - il giornale di Sant'Agata Feltria ...

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<strong>La</strong> <strong>Rocca</strong><br />

IN BREVE<br />

2<br />

Maggio/<strong>Giugno</strong> <strong>2007</strong><br />

Confidenze <strong>di</strong> un vecchio pianoforte a mezza coda<br />

“in una sera <strong>di</strong> fine settembre”<br />

Sono arrivato a Sant’Agata molto tempo fa, accolto con<br />

entusiasmo e grande rispetto, cercando <strong>di</strong> dare voce ai<br />

bellissimi luoghi in cui ho suonato. <strong>La</strong> chiesa <strong>di</strong> San Girolamo,<br />

per i concerti del “Maggio Agatense”. Il loggiato del<br />

teatro, per gli allegri caffè concerto del “Bentornati a casa”. Il<br />

teatro Angelo Mariani per i concerti <strong>di</strong> fine estate.<br />

Grande è stato <strong>il</strong> piacere nell’accompagnare i bravissimi “Ragazzi<br />

del Montefeltro”, meraviglioso gruppo corale e strumentale,<br />

e <strong>il</strong> coro <strong>di</strong> S. Cec<strong>il</strong>ia nelle esecuzioni <strong>di</strong> musiche<br />

sacre e folkloristiche.<br />

Venivo pulito e lucidato e tenuto con amore e rispetto. Mi<br />

sentivo orgoglioso <strong>di</strong> appartenere ad una comunità così sensib<strong>il</strong>e<br />

e legata all’arte e alla musica. Mi commuovo pensando<br />

al periodo trascorso insieme ai vecchi strumenti della storica<br />

banda citta<strong>di</strong>na. I racconti della loro storia, buffi e malinconici,<br />

mi affascinavano. Il Flicorno d’accompagnamento che<br />

ricordava le varie feste patronali nei paesi, le interminab<strong>il</strong>i<br />

processioni, la fatica del suo suonatore per tenere <strong>il</strong> passo a<br />

causa <strong>di</strong> un problema ad una gamba (e zop d’la Tuda). Il vecchio<br />

Corno, con piacere, ricordava <strong>il</strong> suo simpatico suonatore<br />

“Bugaron” vittima pre<strong>di</strong>letta <strong>di</strong> tanti scherzi… (chit son Bugaron<br />

ei corni? – No a son e c…). Il Flicornino solista, strumento<br />

importantissimo della banda, parlava con orgoglio e tanto<br />

entusiasmo del suo suonatore “Iusafen, (Giuseppe)”, delle sue<br />

capacità tecniche nell’assolo della “Norma” <strong>di</strong> V. Bellini.<br />

Grande simpatia <strong>di</strong> tutti gli strumenti nel ricordare <strong>il</strong><br />

m°Alfredo Orizi, ottimo musicista e simpatico personaggio:<br />

occhialini piccoli e spessi, capelli bianchi e lunghi d’artista,<br />

Mario festeggia<br />

<strong>il</strong> suo compleanno<br />

andando a ritirare la pensione<br />

Mario Canali, residente a Bacciolino <strong>di</strong> Mercato Saraceno,<br />

<strong>il</strong> giorno 9 maggio <strong>2007</strong> si è recato <strong>di</strong> persona<br />

all’ufficio postale <strong>di</strong> Borello, e lì, come fa ogni mese e<br />

da tanti anni, ha ritirato l’importo mens<strong>il</strong>e della sua<br />

pensione. Cosa c’è <strong>di</strong> strano, vien da <strong>di</strong>re; <strong>il</strong> fatto è<br />

che <strong>il</strong> nostro signor Mario ha compiuto proprio questo<br />

mese la bella età <strong>di</strong> 100 anni, facendo salire così<br />

a quattro i centenari nel Comune <strong>di</strong> Mercato Saraceno.<br />

Poi, con una torta preparata per l’occasione, ha<br />

festeggiato <strong>il</strong> secolo <strong>di</strong> vita con amici e fam<strong>il</strong>iari. <strong>La</strong><br />

<strong>Rocca</strong> gli augura <strong>di</strong> fare ancora tante partite a briscola<br />

scoperta (la sua grande passione), e messaggera<br />

<strong>di</strong> questo augurio proponiamo sua figlia Paola, ormai<br />

santagatese, impiegata nella Banca delle Marche <strong>di</strong><br />

Sant’Agata <strong>Feltria</strong>. Auguri!<br />

tenuti in or<strong>di</strong>ne e tagliati (così si <strong>di</strong>ceva) dalla energica moglie<br />

chiamata dai ban<strong>di</strong>sti: “<strong>La</strong> signora Pampuria”.<br />

Tanti sono i ricor<strong>di</strong>, ma… ora mi fermo qui… sono stanco e<br />

mi manca l’aria… non so dove mi trovo. Ho sentito da una<br />

voce <strong>di</strong> corridoio, che sono nelle scuderie… non capisco…<br />

cosa c’entro io con i cavalli e gli asini?! Mi sento mal ridotto<br />

e… scordato… con le corde a pezzi…<br />

Ah… scusatemi… se qualcuno mi può dare informazioni su<br />

dove sono i miei amici, gli strumenti della vecchi banda, mi<br />

renderà molto felice. Dovrebbero essere nella vecchia e storica<br />

scuola <strong>di</strong> musica su al castello… però… se io sono nelle scuderie…<br />

non vorrei che loro fossero nelle… stalle.<br />

Arrivederci a presto per nuove storie.<br />

Vi lascio con un accordo in Re bemolle minore… che prendo<br />

in prestito da Chopin… l’inizio della sua marcia funebre…<br />

Il vecchio Pianoforte a mezza coda<br />

(OTSUAF)<br />

DALLA PRIMA<br />

<strong>di</strong>alogo possa mai instaurarsi, se non a partire da un riconoscimento,<br />

problematico quanto si vuole, <strong>di</strong> propri valori e <strong>di</strong><br />

una propria cultura. Una scuola e una società che non ritengano<br />

<strong>di</strong> aver nulla da salvare nella propria tra<strong>di</strong>zione e nella<br />

propria storia, nulla che meriti <strong>di</strong> essere proposto se non una<br />

generica <strong>di</strong>sposizione all’ascolto su quale base mai incontrerà<br />

l’«altro»?”.<br />

liberamente ripreso da un articolo <strong>di</strong> Giovanni Belardelli<br />

Una scenografia <strong>di</strong> Romolo Liverani<br />

conservata in teatro a S. Agata <strong>Feltria</strong>

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