Il ritorno della memoria - La Provincia di Sondrio
Il ritorno della memoria - La Provincia di Sondrio
Il ritorno della memoria - La Provincia di Sondrio
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Al termine <strong>della</strong> guerra Gorizia subì per quaranta giorni l‟occupazione da parte <strong>di</strong><br />
forze armate jugoslave appartenenti al IX Corpus Titino.<br />
<strong>La</strong> storia narra che il 3 maggio del 1945 alle cinque del mattino si presentarono a<br />
casa <strong>di</strong> Matteucci due “slavi” che indossavano una <strong>di</strong>visa e portavano entrambi<br />
un berretto con una stella rossa. I due gli intimarono <strong>di</strong> seguirli per “fornire<br />
informazioni”. Turbato da quella visita, Aldo Matteucci non potè far altro che<br />
obbe<strong>di</strong>re ai coman<strong>di</strong> dei due; dunque lasciò la propria <strong>di</strong>mora per andare<br />
incontro a un destino crudele che spettava a molte persone innocenti come lui.<br />
Quella fu l'ultima volta in cui la moglie e la figlia videro Aldo e ebbero sue notizie,<br />
fino a quando fu <strong>di</strong>chiarata la morte presunta dell'uomo all'età <strong>di</strong> 59 anni come<br />
deportato.<br />
Notizie più precise sulla scomparsa <strong>di</strong> Aldo Matteucci furono scoperte dal<br />
professor Marco Pirina, presidente del Centro Stu<strong>di</strong> e Ricerche Storiche “Silentes<br />
Loquimur”, che raccolse in cinque volumi le vicende delle vittime negli anni <strong>della</strong><br />
guerra. Consegnatogli il nome <strong>di</strong> Aldo, Pirina condusse accurate ricerche e ritrovò<br />
il verbale del processo e le domande che gli furono poste prima <strong>di</strong> essere fucilato<br />
insieme a tanti altri innocenti.<br />
25