Il ritorno della memoria - La Provincia di Sondrio

Le accarezzai la guancia destra e, dopo aver guardato un‟ultima volta i suoi
occhi, andai dove mi aveva detto.
Non camminai per molto, ma quando arrivai lì un‟orribile rivelazione mi accolse.
Corsi per la villa fino a quando mi trovai sull‟orlo di una foiba.
Ripudiai l‟ipotesi che una creatura meravigliosa come Norma potesse aver fatto
quella fine, distolsi lo sguardo da quel pozzo di crudeltà da cui solo gemiti e urla di
disperazione potevano uscire, mi girai e vidi raggomitolato per terra il golfino di
lana scozzese.
Sentii una pugnalata al cuore più forte di qualsiasi emozione che io avessi mai
provato prima, mi gettai nel fango e urlai fino all‟ultimo soffio di aria nei polmoni.
Non so per quanti giorni rimasi in quella tremenda situazione, so solo che quando
mi alzai e trovai la forza di andare in paese sentii un rumore assordante ben
diverso dal clamore che aveva riempito la strada in quell‟anno, ascoltai urla di
gioia e donne che lodavano il cielo. Ed è proprio lì che diressi il mio sguardo, al
cielo.
Era ancora buio, ma dall‟orizzonte, dalle sagome lontane delle montagne vidi
distintamente un flebile raggio di luce solare che si faceva strada in quell‟immenso
mare nero, lottando contro l‟oscurità e illuminando tutto ciò che incontrava.
Era lei, era Norma.
Abbassai gli occhi che avevano finito le lacrime ormai e vidi un corteo di carri
armati, uomini in divisa e donne che piangevano.
Ci misi diversi secondi a capire cosa stava succedendo, avevo dimenticato che
c‟era la possibilità che la guerra finisse per la mia terra, avevo scordato che il
sorriso prima o poi sarebbe tornato laddove la morte aveva disseminato lacrime.
Come potevano gioire quando quella stessa mattina delle persone erano state
crudelmente uccise ?
Poi, in lontananza, vidi un soldato con il tricolore stampato sul braccio destro
venirmi incontro, strizzai gli occhi stanchi e pensai di delirare quando mi sembrò di
distinguere mio padre.
Corsi nella direzione della mia allucinazione e quando la trovai davanti ai miei
occhi lo vidi piangere e abbracciarmi, quando sentii le sue braccia intorno al mio
corpo compresi che era la realtà.
Mai avevo vissuto un momento tanto bello e significativo nella mia vita e mai lo
rivivrò.
Avevo perso tutto
e in quel momento avevo più di prima.
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