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MemOria_febbraio_2013 - Diocesi di Oria

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✠ Vincenzo Pisanello<br />

Convertitevi e credete<br />

al Vangelo!<br />

Stiamo vivendo l’esperienza esaltante<br />

dell’Anno della Fede, e siamo giunti verso il<br />

cuore <strong>di</strong> questo anno, il tempo quaresimale,<br />

tempo assolutamente propizio per dare alla nostra<br />

fede uno slancio in avanti, una concretezza che<br />

si manifesta nelle scelte quoti<strong>di</strong>ane, che permetta<br />

la nostra seconda conversione. Nell’omelia <strong>di</strong><br />

apertura dell’Anno della Fede il Papa Benedetto XVI<br />

ci ha ricordato che viviamo in una “desertifi cazione<br />

spirituale”, e che il cammino <strong>di</strong> questo Anno della<br />

Fede deve essere una sorta <strong>di</strong> “pellegrinaggio nei<br />

deserti del mondo contemporaneo, .... in cui portare<br />

con sé solo ciò che è essenziale: il Vangelo e la fede<br />

della Chiesa”.<br />

Con questo prezioso bagaglio incamminiamoci<br />

nel tempo della Quaresima, ricordando ciò che<br />

San Paolo scrive ai cristiani <strong>di</strong> Corinto: “Siete stati<br />

lavati, siete stati santifi cati, siete stati giustifi cati nel<br />

nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro<br />

Dio!” (1Cor 6, 11). Dobbiamo prendere coscienza<br />

della grandezza del dono <strong>di</strong> Dio che ci è fatto nei<br />

sacramenti dell’iniziazione cristiana: la vita nuova<br />

in Cristo! Eppure sperimentiamo sempre più<br />

spesso che questa vita noi la portiamo “in vasi <strong>di</strong><br />

<strong>Mem<strong>Oria</strong></strong><br />

VOCE del VESCOVO<br />

creta” (2 Cor 4,7). E una vita “nascosta con Cristo<br />

in Dio” (Col 3, 3), e per questo è sottomessa alla<br />

soff erenza, alla malattia e alla morte. È una vita<br />

meravigliosa, ineguagliabile, sublime ma può essere<br />

indebolita e anche perduta a causa del peccato, che<br />

è cosa non ammessa a chi si è rivestito <strong>di</strong> Cristo<br />

(cfr. Gal 3, 27). Essere rinati nel Battesimo, aver<br />

ricevuto la pienezza del dono dello Spirito Santo<br />

nella Confermazione, nutrirsi del Corpo e Sangue<br />

<strong>di</strong> Cristo nell’Eucarestia, ci hanno resi “santi e<br />

immacolati al suo cospetto” (Ef 1, 4). Tuttavia<br />

rimane in noi l’inclinazione al peccato, lottando<br />

contro la quale, nel combattimento della vita<br />

cristiana, aiutati dalla grazia <strong>di</strong> Cristo, riusciamo<br />

più forti, più santi e proiettati verso la vita eterna<br />

alla quale il Signore non cessa <strong>di</strong> chiamarci.<br />

“Il tempo è compiuto e il regno <strong>di</strong> Dio è ormai vicino;<br />

convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1, 15): l’invito<br />

alla seconda conversione è un impegno continuo<br />

per tutta la Chiesa che “comprende nel suo seno i<br />

peccatori” e che, “santa insieme e sempre bisognosa<br />

<strong>di</strong> purifi cazione, incessantemente si applica alla<br />

penitenza e al suo rinnovamento” (Concilio<br />

Vaticano II, Lumen Gentium n. 8). E lo sforzo<br />

anno VIII n. 2 Febbraio <strong>2013</strong><br />

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