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Patentino,
novità o rivoluzione?
Roma 6 ottobre 2009, l’Onorevole Francesca
Martini, Sottosegretario alla Salute con delega alla
Veterinaria e al Benessere Animale, ha presentato
uffi cialmente il “Patentino” per proprietari di cani.
L’Associazione Gruppo Cinofi lo Verona Onlus, era
presente come consulente del Sottosegretario.
Il cane “cattivo” è cattivo
per una questione di razza o
per altri motivi?
Sull’onda mediatica di un’estate di
qualche anno fa, resa incandescente
dalle aggressioni fatte dai cani, l’allora
Ministro Sirchia era stato il primo ad affrontare l’argomento.
Tutti ricordiamo la prima grande, lunghissima, lista
nera dei cani cattivi. Negli anni si sono poi succeduti
Governi e Ministri che, al di là della piccola riduzione delle
razze presenti nella lista dei cani “diffi cili da gestire”, non
sono andati.
la “Black List” era stata creata
con la convinzione che i cani
fossero cattivi perché appartenenti
a una determinata razza
Concettualmente, la “Black List” era stata creata con la
convinzione che i cani fossero cattivi perché appartenenti
a una determinata razza, considerando l’aggressività una
“caratteristica genetica”.
In effetti, ancora qualche anno fa, nel mondo della cinofi -
lia la convinzione che l’aggressività fosse un’anomalia genetica,
derivava da una linea di pensiero ben radicata ed
espressa ai massimi livelli formativi.
L’idea era in pratica questa: che la
razza determinasse tutte le caratteristiche
comportamentali di un cane,
compresa la sua aggressività. Non
solo, c’era di più e di peggio, perché
l’idea che passava era che l’aggressività
era interpretata come un’anomalia, una vera e propria
patologia.
Sotto la grande spinta emotiva dettata dalle cronache
quotidiane, si è pensato di eliminare alcune razze, in
quanto portatrici di questa “anomalia”, di questa patologia
geneticamente determinata.