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46 no gran parte del valore nutritivo. Meglio allora le verdure dei mangimi confezionati che mantengono le loro proprietà grazie al metodo di lavorazione che prevede anche aggiunte e integrazioni ad hoc. Nella dieta del gatto un pezzetto di formaggio ogni tanto è gradito anche per l’elevato contenuto di grassi e di calcio presenti nei latticini in genere. Meglio evitare comunque i formaggi stagionati, troppo ricchi di sale e di tiramina, una amina vasoattiva che può provocare tra l’altro prurito, vomito e diarrea. Attenzione ai latticini, attenzione al latte. Il latte vaccino ha infatti un contenuto di lattosio molto maggiore di quello sia felino che canino. Ci sono gatti che lo tollerano mentre ad altri possono avere un defi cit di enzima lattasi e quindi non riescono a digerirlo con conseguente diarrea. Importante è l’offerta di carne fresca, e altri organi animali, per esempio il fegato o i reni. Il motivo è presto detto: il gatto è incapace di sintetizzare la vitamina A e perciò gli va somministrata tale e quale dall’esterno. La carenza della vitamina A può creare non pochi problemi ai nostri mici, tra l’altro anche anomalie nella crescita ossea e problemi neurologici. Tuttavia, anche nel caso della vitamina A, facciamo attenzione: come la sua carenza è un problema, e quindi nel gatto è cosa buona somministrarla come detto attraverso fegato, reni, uova, olio di fegato di merluzzo, al contrario diete troppo ricche di questi alimenti danno il problema opposto e cioè l’ipervitaminosi A, che provoca nel gatto una sindrome detta “spondilosi cervicale deformante”, malattia che è caratterizzata tra l’altro da anoressia, dimagramento, rigidità del capo e alterato sviluppo scheletrico. Lola… 5 gatti cinque gusti alimentari diversi Tuttavia l’elenco che ci siamo permessi di fare anche per ricordare alcuni aspetti importanti dell’alimentazione di cani e gatti, può essere modifi cato ogni volta che abbiamo a che fare con un gatto o un cane diverso, perché, ovviamente, l’elenco è solo di massima, il resto ce lo mette Le reazioni avverse al cibo possono essere di tipo tossico o di tipo non tossico sempre madre natura, che ci ha fatto tutti, ma proprio tutti, diversi uno dall’altro, cani e gatti compresi. Ecco perché non imbarazza leggere, in un forum particolarmente frequentato e gradevole, la testimonianza di una blogger “mamma” di ben cinque gatti, uno veramente diverso in tutto e per tutto dall’altro. I misteri della natura continuano. Scrive Lola: “Ho capito presto che anche con gli animali non ci sono regole che valgano per tutti perché, tolti quei cibi che fanno male, per tutto il resto si va a tentativi, cercando di tenere presenti i principi generali: a micio, per sua natura, piace fare diversi pasti piccoli e saporiti, a micio piace, ottenuto quel che vuole, dormire indisturbato, dove vuole lui e non dove volete voi, eccetera eccetera. (…) Al momento ho 5 gatti, ognuno con i suoi gusti personali. Il piccolo Luke ha smesso di chiedere il permesso per partecipare al pasto familiare e adesso pretende anche lui i maccheroni. La più anziana, Tempesta, ogni tanto accetta un maccherone lesso, senza sale, che è la cosa migliore, ma appena velato di parmigiano. Le tre gatte cacciatrici e forsennate che vivono all’aperto, se capitano in cucina, ed è successo, anche dopo un lauto pasto, si gettano sulla pastasciutta, lessa, condita, comunque sia. E così ce ne sono alcuni che prefe- riscono la ricotta, altri che non possono vederla, alcuni che gradiscono i fagiolini freschi altri le zucchine cotte. Insomma, qui sembra di essere in un piccolo self service o in una specie di mensa aziendale: tutti hanno gusti diversi, tutti vogliono cose diverse. Ma… non è che li stia viziando un pochino troppo?” Cani e gatti: alimenti dannosi, tossici, mortali Detto delle preferenze proviamo adesso a riassumere gli alimenti che proprio è meglio non dare ai nostri amici a quattrozampe. Prima di tutto una premessa. Le reazioni avverse al cibo possono essere di tipo tossico o di tipo non tossico. Quelle di tipo tossico sono prevedibili e possono interessare ogni soggetto perché sono dovute alla presenza di sostanze tossiche naturali negli alimenti o di tossine prodotte da batteri, funghi che hanno contaminato gli alimenti durante la produzione, il trasporto e la conservazione del cibo. La reazione, comune in tutti i soggetti interessati, è di solito una reazione di tipo gastroenterico. Diverso il discorso delle reazioni di tipo non tossico. Esse non sono prevedibili in quanto dipendono da una particolare sensibilità individuale a determinate sostanze: sono le intolleranze alimentari e le allergie alimentari. E’ il caso, giusto per esemplifi care, della parvalbumina del pesce e l’ovoalbumina dell’albume: solo alcuni gatti e alcuni cani ne sono sensibili, mentre ad altri non fa nulla… non è quindi una cosa generalizzata.
Ai cani evitate di proporre alimenti quali cipolla, cioccolato, uva, caffè, tè, bevande alcoliche, pasta di pane non lievitata o peggio lievito di pane, cibi troppo grassi o troppo elaborati, cibi scaduti o peggio avariati, sale, zucchero e insaccati. Un supplemento d’informazione meritano i cibi avariati e scaduti. A volte, quando il cibo in frigo è andato un po’ a male o ha un leggero strato di muffa si tende a darlo al cane. Va ricordato che nelle muffe sono presenti delle sostanze tossiche, le mico- tossine, che vengono prodotte proprio quando le muffe crescono sugli alimenti, e inoltre negli alimenti mal conservati i batteri possono proliferare. Per questo è molto importante la conservazione e l’igiene anche nel preparare la pappa del cane e del gatto. Parlando di cibi proibiti ai gatti l’elenco si fa decisamente più lungo. Innanzitutto cercate di controllare l’assunzione dei dolci del vostro quattrozampe, un eccesso potrebbe danneggiare la funzionalità renale e causare il diabete. Inoltre gli zuccheri sono l’alimento prediletto dei batteri che causano la carie anche ai nostri amici. Può quindi essere concesso ogni tanto un po’ di gelato, non al cioccolato e non di gusti elaborati, un po’ di panna o di fragola, ma solo se il cane lo tollera e non gli provoca diarrea: ricordiamo sempre che sono fatti di latte. Mai somministrare ai gatti, ma lo stesso discorso vale anche per i cani, la cipolla, nociva per il metabolismo di cani e gatti perché essa contiene bisolfi ti in grado di agire direttamente sui globuli rossi rendendoli deboli e favorendone la rottura. Attenzione perché i danni della cipolla sono cumulativi, quindi piccoli assaggi di volta in volta possono essere più pericolosi. Il rischio è un’anemia emolitica dalle conseguenze molto gravi. Nella stessa sorte sono compresi ancora cani e gatti quando si tratta di cioccolato. Il cioccolato contiene teobromina, una sostanza ben metabolizzata dagli esseri umani ma pericolosa per cani e gatti. In particolare il cioccolato nero fondente ne contiene un quantitativo maggiore rispetto per esempio al cioccolato bianco o al latte. Che sia perico- losissimo lo dimostra un semplice calcolo: circa 100 gr di cioccolato fondente rischiano di uccidere un cane di 5 Kg. L’intossicazione da cioccolato può provocare inoltre ipereccitazione, vomito, diarrea, aumento respirazione (150- 200 resp/min), tachicardia, febbre e, come detto, nei casi peggiori morte. Gli stessi sintomi possono essere causati anche da intossicazione da caffeina contenuta nel caffè o dalla teofi llina contenuta nel tè. In questi casi l’unico rimedio è correre dal veterinario per una lavanda gastrica. Il sale in eccesso, sodio e magnesio cioè in quantità elevate, e i conservanti, presenti sempre in gran quantità, sconsigliano la somministrazione ai gatti e ai cani di insaccati di qualsiasi tipo. L’eccesso di sale è la causa che ci deve invitare a non proporre al nostro micio le olive, con le quali i gatti hanno di solito un’innata simpatia: non solo è buona da mangiare ma prima ci puoi addirittura giocare, quasi il cibo ideale per un gatto giocherellone!!! Tuttavia un eccesso di sale di sodio nella dieta dei nostri amici può causare ipertensione, problemi cardiaci e renali mentre il magnesio è il componente del sale maggiormente responsabile di calcoli renali nel gatto. Quindi evitate di dare cibi troppo salati o di salare la pasta quando la si da al cane o al gatto. Ma altre considerazioni in merito alla dieta alimentare dei nostri amici si Mai somministrare ai gatti, ma lo rendono necessarie per un sempli- stesso discorso vale anche per i cani, ce servizio di informazione a quan- la cipolla, nociva per il metabolismo ti i cani e i gatti li amano veramente. Innanzitutto il discorso del calcio. È bene sapere che chi compra un cane di taglia grande non gli deve dare integrazioni di calcio a meno che o sia indispensabile. È molto frequente che i proprietari di cuccioli di cani di razza gigante diano ti testa loro pastiglie di calcio al cane perché, erroneamente, pensano che il cucciolo ne abbia bisogno dovendo poi sviluppare una strut- <strong>PET</strong> 4 <strong>YOU</strong> gennaio 2010 47
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