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versa ma, nonostante non sia il mio preferito, ho con Teo,
un gatto, un rapporto speciale. Lui impazzisce per me, mi
adora, e io penso che se lui mi dovesse mancare… eppure
ha un caratteraccio ed è l’uni-
co animale che mi ha assalito come
una furia, sembrava una belva. Poi
ho capito che era geloso e si sentiva
rifi utato. Il mio cane Buck è adorabile
ma… ma non mi ama come
Teo. Buck ama tutte le persone, scappa e va in giro per la
città, e se trova qualcuno che lo accarezza lo segue e va a
casa sua. Per anni andavo a riprenderlo, ritornavo e poi…
lui ancora a scapparmi via per la città. Nonostante io lo
coccoli tantissimo lui… lui non mi ama come Teo, il mio
gattone nero che quando mi vede impazzisce dalla gioia.
Perché il mio cane non mi ama allo stesso modo?”
Probabilmente perché… in mezzo a 15 gatti, tutti perfettamente
“gelosi” del loro territorio, Buck non è proprio a
suo agio. Diciamo che deve ancora trovare una sua precisa
dimensione, sta ancora cercando il modo di gestire “alla
sua maniera” un territorio. Ecco per questo le continue fughe,
la ricerca di un luogo più idoneo che lo faccia sentire
un po’ più padrone di sé, delle sue cose, dei suoi spazi.
Cani che si comportano come gatti, gatti che sembrano
cani. E’ un mondo che gira al contrario? Possiamo dire di
no, piuttosto sarebbe bene tornare a riproporre il concetto
espresso qualche riga più su: siamo tutti diversi, soprattutto
nel carattere, e a volte le differenze di genere non
solo non ci caratterizzano abbastanza ma sono talmente
deboli che ci fanno sembrare decisamente di un’altra specie.
Teo insegna, no?
Sembra che lui avverta tutto in anticipo,
che per lui non ci siano mai segreti, che
possieda addirittura facoltà paranormali
I gatti: sensitivi, crepuscolari e cacciatori, giocherelloni,
attori e innamorati
Tante sono le caratteristiche proprie della sua razza, alcune
scientifi camente confermate altre frutto probabilmente
del nostro modo di percepire i suoi comportamenti, i comportamenti
del gatto.
Si dice infatti che il gatto sia un animale sensitivo.
Tutte le persone che vivono con un micio sanno bene che
sono innumerevoli le occasioni in cui viene spontanea la
frase “Il mio gatto è un sensitivo”. Sembra infatti che lui
avverta tutto in anticipo, che per lui non ci siano mai segreti,
che possieda addirittura facoltà paranormali.
Ma è davvero così?
Diffi cile dirlo con precisione. Di sicuro dobbiamo sottolineare
che il nostro micio è dotato di eccezionali qualità che
dipendono in gran parte dai suoi sensi. Un udito eccezionale,
un olfatto speciale, una vista incredibile capace di
“funzionare” anche al buio, sono strumenti talmente sofi -
sticati da permettere al micio di cogliere, di percepire una
realtà molto più ampia di quella che è alla nostra portata.
E’ la storia che ci dice che nell’antico Egitto il gatto era venerato
come un dio.
Dei gatti si dice che siano animali crepuscolari.
E il si dice, sicuri, è solo un eufemismo, perché d’altra parte
è lo studio della natura felina a ricordarci che anche i
gatti sono animali in genere più attivi di sera e durante le
prime ore del mattino. Del resto i nostri “felini da appartamento”
sono diretti discendenti da
animali selvatici che, all’alba e al
tramonto, ancora oggi, si mettono
a cacciare. Per questo i loro occhi
ci vedono benissimo anche quando
la luce è poca. Per questo chi di
noi possiede un micio sa bene che per la sveglia del mattino
si potrebbe fare tranquillamente a meno della sveglia
meccanica: è suffi ciente lasciare aperta la porta della nostra
stanza perché, qualche minuto dopo l’albeggiare, il
nostro amico viene a ricordarci che il tempo dell’uffi cio è
prossimo.