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4 YOU PET - Pet4You

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prima di fi nire in quella gabbia. Io credo di esserci nato lì<br />

dentro. Ettore mi ha insegnato molte cose anche per quanto<br />

riguarda la vita degli umani. Tutto quello che so lo debbo<br />

a lui.<br />

L’uomo del luna park mi pose in<br />

un’angusta scatola di cartone e mi<br />

consegnò nelle grosse mani del mio<br />

nuovo padrone. Ci stavo un po’ stretto<br />

in quella scatola, e per di più ero assordato dai rumori<br />

provenienti da ogni dove. In quella grande piazza c’erano<br />

anche tante altre attrazioni, un’immensa ruota panoramica,<br />

un gigantesco castello stregato con quattro tetre torri<br />

e una grossa trottola circondata da catene, almeno così<br />

intravedevo dalla gabbia. E tanti, tantissimi bambini che<br />

vociavano allegri. La mia paura era proprio quella, di fi nire<br />

nelle mani di un bambino. Ettore mi aveva riferito che<br />

sono tremendi, che ti stropicciano in continuazione e non<br />

ti fanno mai riposare!<br />

D’un tratto, un lato della mia angusta dimora si aprì, lentamente.<br />

Due piccoli occhietti vispi mi guardarono. “Grazie<br />

babbo. Com’è carino! Ehi, venite a vedere!” una tribù<br />

di bambine improvvisamente mi circondò. Oddio, povero<br />

me! Passai di mano in mano come se fossi stato un giocattolo.<br />

Per fortuna una bambina bionda mi ripose nella scatola<br />

e mi celò agli altri occhi indiscreti. Doveva essere lei<br />

la mia prima e nuova padrona, perché fi no ad allora ero<br />

sempre vissuto nelle immense gabbie dei negozi. In fondo<br />

ne ero contento, piccola. Già sentivo che mi piacevi, che<br />

avremmo fatto amicizia. Neppure noi criceti siamo insensibili<br />

alla bellezza femminile, e tu eri davvero una bellissima<br />

bambina.”<br />

Ho voluto aprire questa prima pagina della nostra rivista<br />

dedicata al mondo, in un certo senso magico e ancora<br />

piuttosto misterioso, dei criceti, con l’incipit di un<br />

La mia paura era proprio quella,<br />

di fi nire nelle mani di un bambino<br />

racconto avvincente di Lenio Vallati “Un criceto al computer”,<br />

storia che acquistata d’istinto ho letto tutta d’un fi ato<br />

come si fa quando la sete ti fa scolare una bottiglia piena<br />

d’acqua… direttamente a canna!!!<br />

Poco educato, ma quando la sete è<br />

sete non ce n’è per nessuno. Così è<br />

stato per “Un criceto al computer”:<br />

mi interessava sapere il punto di vista<br />

di questi piccoli roditori provati a mille esperienze e a<br />

incredibili situazioni.<br />

E’ il loro punto di vista, per questo, e solo per questo, merita<br />

sempre grande attenzione.<br />

<strong>PET</strong> 4 <strong>YOU</strong> gennaio 2010<br />

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