4 YOU PET - Pet4You
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Ma i gatti sono anche dei perfetti giocherelloni. Amano<br />
giocare con tutto ciò che si muove e che è capace di stuzzicare<br />
la loro aggressività. E se questo è vero per gran parte<br />
del mondo animale, lo è di più per i gatti.<br />
In questa speciale carta d’identità del gatto non può mancare<br />
una rifl essione sulla sua componente teatrale.<br />
Il gatto è un attore nato, imperscrutabile e capace di nascondere<br />
i suoi veri sentimenti a chiunque: un giocatore di<br />
pocker perfetto anche per la sua capacità di bluffare con<br />
una coppia di 2 in mano.<br />
C’è un’occasione in particolare nella quale le abilità teatrali<br />
del nostro si manifestano meglio: quando avviene<br />
l’incontro con un cane. Un gatto che incontra un cane sconosciuto<br />
è una scena buffa e allo stesso tempo drammatica.<br />
Il gatto assume un atteggiamento assurdo, si trasforma<br />
fi no a sembrare la creatura più spaventata della terra.<br />
Sembra, perché in realtà si tratta di un’enorme bluff. Ma<br />
l’attor-gatto recita lì la sua scena madre. Si allunga, irrigidisce<br />
le zampe allontanandosi il più possibile dal terreno.<br />
Per fare questo inarca la schiena, la ingobbisce come<br />
fosse fatta di gomma fi no a farle assumere la forma di<br />
una “U” rovesciata. Tiene la coda eretta, bene in alto, e<br />
fa scattare i muscoli che drizzano i peli, trasformando tutto<br />
il mantello in una specie di spazzola. Occhi spalancati,<br />
pupille dilatate, bocca aperta per soffi are e per gonfi are<br />
le guance. Il risultato di questa trasformazione è impressionante,<br />
peccato che sia tutto un bluff. La sua, quella del<br />
gatto, non è paura, semplicemente vuole apparire al cospetto<br />
del nemico cane solo più grande e grosso di quello<br />
che è. Non c’è che dire: una recitazione da Oscar.<br />
Tra i comportamenti tipici del gatto anche quelli propri del<br />
gatto innamorato, gioie e dolori delle massaie di ogni epoca<br />
e società. Perché l’odore che i gatti maschi lasciano per<br />
delimitare il loro territorio è una vera e propria “puzza”.<br />
Acre e pungente, l’odore del gatto innamorato viene infatti<br />
avvertito molto chiaramente anche dal nostro debolissimo<br />
naso umano. E’ un messaggio molto forte, diretto ai rivali<br />
in amore e che dice più o meno così: “Attenti a tutti.<br />
Qui comando io. Sono bello, il più bello, il più forte, il più<br />
sano e soprattutto il più deciso. Volete un consiglio? Sta-<br />
tevene alla larga, perché le “micie” di questa zona sono<br />
tutte mie!!!”<br />
Drizzando la coda per fare pipì ogni quattro o cinque metri,<br />
i gatti maschi riescono a segnare e a marcare il loro territorio,<br />
in particolare tutto ciò che si trova ad altezza naso<br />
degli altri rivali in amore: pali, alberi, muriccioli, auto, ecc.<br />
E’ il loro biglietto da visita, ma è talmente odoroso e puzzolente,<br />
è un composto contenente zolfo chiamato felinina,<br />
che alle massaie non resta altro da fare che mirare<br />
bene con secchi d’acqua per allontanare il più possibile i<br />
“Don Giovanni” della zona dalle case.<br />
Una delle immagini più romantiche del gatto lo vede intento<br />
in una passeggiata sui tetti delle case, al chiaro di luna.<br />
Un quadretto suggestivo ma non solo, perché in realtà<br />
l’atteggiamento rifl ette una ben determinata caratteristica<br />
tipica di ogni micio: l’amore per i posti elevati. Tetti, cornicioni,<br />
alberi, davanzali, ma anche automobili, staccionate,<br />
bidoni della pattumiera, armadi, cassettoni, tavoli,<br />
tutto sembra andare bene al gatto purchè sia ad una certa<br />
altezza da terra. Chi vive con un micio conosce alla perfezione<br />
questa sua piccola mania. A volte infatti capita di<br />
non riuscire a trovarlo, di essere quasi sull’orlo della di-<br />
<strong>PET</strong> 4 <strong>YOU</strong> gennaio 2010<br />
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