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4 YOU PET - Pet4You

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no gran parte del valore nutritivo. Meglio allora le verdure<br />

dei mangimi confezionati che mantengono le loro proprietà<br />

grazie al metodo di lavorazione che prevede anche aggiunte<br />

e integrazioni ad hoc. Nella dieta del gatto un pezzetto<br />

di formaggio ogni tanto è gradito anche per l’elevato<br />

contenuto di grassi e di calcio presenti nei latticini in genere.<br />

Meglio evitare comunque i formaggi stagionati, troppo<br />

ricchi di sale e di tiramina, una amina vasoattiva che<br />

può provocare tra l’altro prurito, vo-<br />

mito e diarrea. Attenzione ai latticini,<br />

attenzione al latte. Il latte vaccino ha<br />

infatti un contenuto di lattosio molto<br />

maggiore di quello sia felino che<br />

canino. Ci sono gatti che lo tollerano<br />

mentre ad altri possono avere un defi cit di enzima lattasi e<br />

quindi non riescono a digerirlo con conseguente diarrea.<br />

Importante è l’offerta di carne fresca, e altri organi animali,<br />

per esempio il fegato o i reni. Il motivo è presto detto:<br />

il gatto è incapace di sintetizzare la vitamina A e perciò gli<br />

va somministrata tale e quale dall’esterno. La carenza della<br />

vitamina A può creare non pochi problemi ai nostri mici,<br />

tra l’altro anche anomalie nella crescita ossea e problemi<br />

neurologici.<br />

Tuttavia, anche nel caso della vitamina A, facciamo attenzione:<br />

come la sua carenza è un problema, e quindi nel<br />

gatto è cosa buona somministrarla come detto attraverso<br />

fegato, reni, uova, olio di fegato di merluzzo, al contrario<br />

diete troppo ricche di questi alimenti danno il problema<br />

opposto e cioè l’ipervitaminosi A, che provoca nel gatto<br />

una sindrome detta “spondilosi cervicale deformante”,<br />

malattia che è caratterizzata tra l’altro da anoressia, dimagramento,<br />

rigidità del capo e alterato sviluppo scheletrico.<br />

Lola… 5 gatti cinque gusti alimentari diversi<br />

Tuttavia l’elenco che ci siamo permessi di fare anche per<br />

ricordare alcuni aspetti importanti dell’alimentazione di<br />

cani e gatti, può essere modifi cato ogni volta che abbiamo<br />

a che fare con un gatto o un cane diverso, perché, ovviamente,<br />

l’elenco è solo di massima, il resto ce lo mette<br />

Le reazioni avverse al cibo<br />

possono essere di tipo tossico<br />

o di tipo non tossico<br />

sempre madre natura, che ci ha fatto tutti, ma proprio tutti,<br />

diversi uno dall’altro, cani e gatti compresi.<br />

Ecco perché non imbarazza leggere, in un forum particolarmente<br />

frequentato e gradevole, la testimonianza di una<br />

blogger “mamma” di ben cinque gatti, uno veramente diverso<br />

in tutto e per tutto dall’altro. I misteri della natura<br />

continuano.<br />

Scrive Lola: “Ho capito presto che anche con gli animali<br />

non ci sono regole che valgano per tutti perché, tolti quei<br />

cibi che fanno male, per tutto il resto si va a tentativi, cercando<br />

di tenere presenti i principi generali: a micio, per<br />

sua natura, piace fare diversi pasti piccoli e saporiti, a micio<br />

piace, ottenuto quel che vuole, dormire indisturbato,<br />

dove vuole lui e non dove volete voi, eccetera eccetera.<br />

(…) Al momento ho 5 gatti, ognuno con i suoi gusti personali.<br />

Il piccolo Luke ha smesso di chiedere il permesso per<br />

partecipare al pasto familiare e adesso pretende anche lui<br />

i maccheroni. La più anziana, Tempesta, ogni tanto accetta<br />

un maccherone lesso, senza sale, che è la cosa migliore,<br />

ma appena velato di parmigiano. Le tre gatte cacciatrici<br />

e forsennate che vivono all’aperto, se capitano in cucina,<br />

ed è successo, anche dopo un lauto pasto, si gettano sulla<br />

pastasciutta, lessa, condita, comunque sia.<br />

E così ce ne sono alcuni che prefe-<br />

riscono la ricotta, altri che non possono<br />

vederla, alcuni che gradiscono<br />

i fagiolini freschi altri le zucchine<br />

cotte.<br />

Insomma, qui sembra di essere in<br />

un piccolo self service o in una specie di mensa aziendale:<br />

tutti hanno gusti diversi, tutti vogliono cose diverse. Ma…<br />

non è che li stia viziando un pochino troppo?”<br />

Cani e gatti: alimenti dannosi, tossici, mortali<br />

Detto delle preferenze proviamo adesso a riassumere gli<br />

alimenti che proprio è meglio non dare ai nostri amici a<br />

quattrozampe.<br />

Prima di tutto una premessa. Le reazioni avverse al cibo<br />

possono essere di tipo tossico o di tipo non tossico. Quelle<br />

di tipo tossico sono prevedibili e possono interessare<br />

ogni soggetto perché sono dovute alla presenza di sostanze<br />

tossiche naturali negli alimenti o di tossine prodotte da<br />

batteri, funghi che hanno contaminato gli alimenti durante<br />

la produzione, il trasporto e la conservazione del cibo. La<br />

reazione, comune in tutti i soggetti interessati, è di solito<br />

una reazione di tipo gastroenterico.<br />

Diverso il discorso delle reazioni di tipo non tossico. Esse<br />

non sono prevedibili in quanto dipendono da una particolare<br />

sensibilità individuale a determinate sostanze: sono<br />

le intolleranze alimentari e le allergie alimentari. E’ il caso,<br />

giusto per esemplifi care, della parvalbumina del pesce e<br />

l’ovoalbumina dell’albume: solo alcuni gatti e alcuni cani<br />

ne sono sensibili, mentre ad altri non fa nulla… non è quindi<br />

una cosa generalizzata.

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