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La Madona dla Versa - Quelli del ciclo

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ilità di autocelebrarci con il ricordo di quanto avevamo fatto negli anni,<br />

desiderosi di lanciarci in nuove esperienze.<br />

Quella sera in compagnia con noi c’era un amico: Roberto Granata<br />

che nel frattempo, come dicono gli alpini, è andato avanti; un pensiero affettuoso<br />

a lui che ci ha accompagnato in alcuni avvenimenti appena citati.<br />

Di comune accordo si pensò di pubblicare un libro; certo ognuno<br />

aveva un’idea propria sull’argomento da trattare, chi propose la stampa di<br />

vecchie cartoline <strong>del</strong> nostro paese, chi la pubblicazione di un manoscritto<br />

redatto dal compianto “Pepito” Casella sulla storia popolare <strong>del</strong>l’ultimo<br />

secolo <strong>del</strong> nostro paese, chi la stampa di un’ulteriore scritto raggruppante<br />

le poesie dialettali <strong>del</strong> compianto Pietro Dezza, il nostro caro “poeta falegname”<br />

e chi invece propose la pubblicazione <strong>del</strong>la ricerca effettuata<br />

dal corpo scolastico <strong>del</strong>l’lstituto Comprensivo <strong>del</strong>la Valle <strong>Versa</strong>, riguardante<br />

le tradizioni <strong>del</strong>la vallata, le sue usanze, le sue tradizioni, i suoi piatti tipici<br />

e tanto altro ancora.<br />

Il riuscire a soddisfare tante proposte si rivelò fin da subito molto<br />

difficoltoso e impegnativo, finché non si pensò di raggruppare le diverse<br />

idee cercando di integrarle fra loro nel miglior modo possibile: ci scuseranno<br />

i lettori se questo nostro proponimento non sempre si è verificato,<br />

ma vi assicuriamo che il nostro impegno è stato totale, con lo scopo unico<br />

di arrivare all’obiettivo prefissatoci; abbiamo così assemblato i vari<br />

documenti tenendo come punto cardine il lavoro di Casella, che da solo<br />

era già più che sufficiente per una pubblicazione, e aggiungendo alcune<br />

parti che a nostro avviso potevano essere bene assimilate nel testo principale.<br />

Corre quindi l’obbligo, da parte nostra, di ringraziare chi, con<br />

la cessione <strong>del</strong> materiale necessario, ci ha dato la possibilità di impaginare<br />

la pubblicazione: il primo ringraziamento va ai familiari <strong>del</strong><br />

compianto Casella, alla mamma, alla moglie e al figlio che ci hanno<br />

permesso l’uso integrale di quanto “Pepito” aveva raccolto e già impostato<br />

quasi totalmente, materiale che, oltre a dare la linea editoriale<br />

alla pubblicazione, ci ha permesso di non dover eseguire troppo lavoro:<br />

mai nelle nostre esperienze siamo riusciti a organizzare qualcosa<br />

con così poca fatica; il secondo grazie, alla signora Vittoria Terzoni, moglie<br />

<strong>del</strong> compianto Pietro Dezza, che ci ha messo a disposizione alcune<br />

poesie <strong>del</strong> marito con la collaborazione degli amici Paolo <strong>La</strong>cchini<br />

e Sergio Bertaccini, anche loro in possesso di due brani: a tal proposito<br />

lanciamo un appello a chi fosse in possesso di altre poesie <strong>del</strong> “poeta fa-<br />

10 “<strong>Quelli</strong> <strong>del</strong> Ciclo”

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