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Pof - Giustino Fortunato

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Istituto Professionale Statale "<strong>Giustino</strong> <strong>Fortunato</strong>" di Napoli<br />

SETTORE SERVIZI<br />

INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI<br />

Il Piano dell’Offerta Formativa<br />

Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano<br />

dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e<br />

progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,<br />

extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della<br />

loro autonomia.<br />

(Dal Regolamento dell’Autonomia delle istituzioni scolastiche, art. 3 comma 1)<br />

Anno scolastico 2012/2013<br />

novembre 2012<br />

Il Dirigente Scolastico<br />

PROF. Dott. Ernesto Morabello Morabito


Anche il silenzio, in occasioni definitive, può essere una finzione, che è quanto dire, una<br />

viltà".<br />

<strong>Giustino</strong> <strong>Fortunato</strong><br />

Nato nel 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) e morto nel 1932 a Napoli; uomo<br />

politico e scrittore.<br />

Deputato della Destra e quindi senatore, fu un conservatore illuminato; si occupò<br />

particolarmente della "questione meridionale", che studiò a lungo mettendo in luce i<br />

problemi essenziali del Sud, che egli vide legati alla naturale povertà di risorse e al<br />

secolare sfruttamento delle sue genti.<br />

Nelle molte opere dedicate all’argomento, che influenzarono molti studiosi<br />

meridionalisti della sua generazione e anche di quella successiva, si sforzò di indicare<br />

una serie di interventi programmati su tempi lunghi per migliorare le condizioni del<br />

Mezzogiorno.<br />

Benché conservatore, si oppose al regime fascista.<br />

pag. 1


1.<br />

2.<br />

3.<br />

4.<br />

5.<br />

6.<br />

INDICE<br />

La presentazione dell’istituto<br />

1.1 La storia dell’istituto…………………………………………………………….<br />

1.2 Il quadro della realtà territoriale ………………………………………………<br />

1.3 L’ipotesi progettuale ..…………………………………………………...............<br />

1.4 L’offerta formativa ……………………………………………………………….<br />

1.5 Informazioni preliminari…….…………………………………………………..<br />

I corsi di studi<br />

2.1 La struttura dei percorsi ………………………………………………………...<br />

2.2 Il biennio comune e i corsi di qualifica(nuovo ordinamento) ..……………….<br />

2.3 I corsi post-qualifica (vecchio ordinamento)………..……………………………<br />

2.4 Il corso serale……………………………………………………………………..<br />

2.5 Gli strumenti organizzativi e metodologici… .……………………………….<br />

2.6 Il profilo professionale e le materie di studio…………………………………..<br />

2.7 Risultati di apprendimento in termini di competenze………………………..<br />

L’attività didattica<br />

3.1 L’organizzazione didattica ……………………………………………………...<br />

3.2 Gli interventi didattici e aggiuntivi ………………………………….…………<br />

3.3 La valutazione…………………………………………………………………….<br />

3.4 I criteri di ammissione …………………………………………………………...<br />

3.5 Le iniziative per gli alunni diversamente abili ………………………………..<br />

3.6 I progetti educativi e formativi …………………………………………………<br />

L’organizzazione scolastica<br />

4.1 L’organigramma d’istituto ……………………………………………..............<br />

4.2 Lo staff …………………………………………………………………………….<br />

4.3 Il piano annuale delle attività ……………………………….…………………<br />

4.4 Le funzioni strumentali ………………………………………………………….<br />

4.5 La comunicazione con le famiglie e la privacy….……………………………..<br />

4.6 Le risorse dell’istituto ……...…………………………………………………….<br />

I servizi amministrativi<br />

5.1L’organigramma dell’area dei Servizi Amministrativi…………………………<br />

pag. 2<br />

pag.<br />

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pag.<br />

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pag.<br />

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3<br />

3<br />

4<br />

5<br />

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6<br />

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8<br />

9<br />

9<br />

10<br />

10<br />

11<br />

12<br />

14<br />

15<br />

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19<br />

22<br />

23<br />

23<br />

24<br />

26<br />

26<br />

pag. 28<br />

L’area dell’autoanalisi d’istituto<br />

6.1 La valutazione dell’attività del Piano dell’Offerta Formativa …………….. pag. 29<br />

7. Appendice<br />

7.1 Il Patto educativo di corresponsabilità ……………………………………….<br />

7.2 Il Regolamento d’istituto ……………………………………………………….<br />

pag.<br />

pag.<br />

30<br />

32


1. La presentazione dell’istituto<br />

1.1 LA STORIA DELL’ISTITUTO<br />

Nel 1910 era già funzionante sul pendio collinare del Vomero una sezione della<br />

Scuola tecnica "Salvator Rosa" che, l’anno successivo, ottenne l'autonomia con il nome<br />

di Reale Scuola tecnica Vomero.<br />

Nel 1914, assumeva il nome di Scuola Tecnica "Coppino" , che, in seguito alla nascita<br />

della scuola media unificata ed alla formazione degli istituti professionali, si scindeva in<br />

Scuola Media "Coppino" e Istituto Professionale per il Commercio "<strong>Giustino</strong> <strong>Fortunato</strong>",<br />

in onore del famoso scrittore e uomo politico, che studiò a Napoli laureandosi in legge.<br />

Nel 1968, l’Istituto Professionale "<strong>Giustino</strong> <strong>Fortunato</strong>" attivava, unico nella provincia<br />

di Napoli e secondo in Italia, i corsi triennali di Addetti alla segreteria d’azienda, Addetti alla<br />

contabilità, Addetti agli uffici turistici e viaggi, Addetti ai trasporti e alle spedizioni, Disegnatori<br />

pubblicitari con corsi annuali di perfezionamento e di specializzazione e, inoltre, corsi<br />

biennali di Stenodattilografia e Applicato ai servizi amministrativi. L’istituto si estendeva su<br />

tre sedi: la sede centrale di vico Acitillo a Napoli, la sede coordinata di Afragola e la sede<br />

succursale di Rione Traiano.<br />

Nelle due sedi del Vomero e di Soccavo, in base al D.M. n. 206 del 24/4/1992 ed al<br />

D.M. del 15/4/1994, l’istituto era caratterizzato dagli indirizzi Economico Aziendale e<br />

Turistico dell’istruzione professionale.<br />

Attualmente, in base al nuovo ordinamento, a partire dall’anno scolastico 2010/2011<br />

è entrato in vigore il nuovo indirizzo Commerciale del settore Servizi<br />

1.2 IL QUADRO DELLA REALTÀ TERRITORIALE<br />

L’istituto <strong>Giustino</strong> <strong>Fortunato</strong> è organizzato su due sedi:<br />

Sede Centrale in via Acitillo n. 57 (quartiere Vomero-Arenella) nella quale sono<br />

funzionanti il corso diurno ed il corso serale<br />

Sede Succursale via E. Ricci s.n. (quartiere Soccavo)<br />

La particolare posizione dell’Istituto al centro del Vomero e la presenza di una buona<br />

rete di comunicazione su ferro e su gomma, lo rende facilmente raggiungibile con i<br />

mezzi pubblici, soprattutto dall’utenza della zona nord della città grazie alla vicinanza<br />

della stazione Quattro giornate della Metropolitana collinare.<br />

Alla succursale di Soccavo, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, si rivolge<br />

un’utenza territorialmente più definita, che proviene dalla zona occidentale della città.<br />

I quartieri collinari del Vomero e dell’Arenella, sviluppatisi senza controllo nel corso<br />

degli anni del "boom economico" con un’impronta fortemente residenziale, si presentano<br />

come un’area all’interno della quale le attività commerciali e quelle legate ai servizi<br />

sono l’aspetto peculiare della struttura economica.<br />

Dal punto di vista sociale, essi si presentano diversificati al proprio interno,<br />

evidenziando situazioni socio-economiche di difficoltà e marginalità affiancate a fasce di<br />

diffusa agiatezza nelle zone più centrali. Carenti risultano i luoghi di aggregazione e di<br />

incontro per la popolazione giovanile, pur essendo presenti spazi verdi, talvolta<br />

attrezzati e fruibili, come l’impianto sportivo Collana.<br />

pag. 3


Il quartiere di Soccavo presenta un bacino di utenza meglio definito riguardo alla<br />

sua caratterizzazione socio-culturale ed economica, e non pochi casi di marginalità<br />

sociale.<br />

L’Istituto <strong>Giustino</strong> <strong>Fortunato</strong> in tutte e due le sue sedi si propone come punto di<br />

riferimento per il territorio e come centro di aggregazione per i bacini d’utenza.<br />

La nostra struttura scolastica, forte di una consolidata esperienza didattica e<br />

relazionale, di una continua ricerca professionale in termini di sperimentazione e<br />

innovazione metodologica, realizza scambi e forme di collaborazione con le agenzie<br />

formative e gli enti di riferimento presenti sul territorio, in particolare con :<br />

Municipalità Vomero-Arenella e Municipalità Soccavo-Pianura<br />

ASL NA 1 Distretto Sanitario n. 47 e Distretto Sanitario n. 46<br />

Comune di Napoli, Provincia di Napoli e Regione Campania<br />

Università degli Studi di Napoli Federico II<br />

Università degli Studi di Napoli Parthenope<br />

Università degli Studi di Napoli l’Orientale<br />

Università degli Studi Suor Orsola Benincasa<br />

Camera di Commercio di Napoli<br />

Direzione Scolastica Regionale<br />

C. S. A. di Napoli<br />

Unione Industriali<br />

Agenzie Socrates e Leonardo<br />

1.3 L’IPOTESI PROGETTUALE<br />

L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali “<strong>Giustino</strong> <strong>Fortunato</strong>” ha<br />

valorizzato nel tempo la propria esperienza formativa attraverso la costante<br />

introduzione di innovazioni didattiche. La scuola, nelle sue proposte formative, tiene<br />

conto delle riforme introdotte nel sistema scolastico dal Ministero dell’Istruzione,<br />

dell’Università e della Ricerca(MIUR), ma anche delle richieste che provengono dalla<br />

realtà economica, sociale e culturale della nostra Regione. Il Piano dell’offerta formativa<br />

dell’Istituto, predisposto tenendo conto della riforma dei cicli, dell’obbligo scolastico,<br />

della sperimentazione di percorsi integrati con la formazione professionale, apre la<br />

scuola alle esigenze educative degli alunni , cercando di mantenerla al passo con i<br />

tempi. Grazie all’Autonomia Scolastica, l’Istituto ha potuto determinare una sua<br />

organizzazione scolastica e una sua proposta didattico-formativa, e ha reso la propria<br />

offerta più adeguata alle richieste degli alunni e del mondo del lavoro.<br />

Attraverso stage aziendali, alternanza scuola lavoro, nuovi percorsi integrati,<br />

vengono tessute reti di relazioni, per costruire per gli studenti concreti sbocchi<br />

occupazionali coerenti con il profilo professionale seguito.<br />

Sia le qualifiche rilasciate al terzo anno, in regime di sussidiarietà con la regione<br />

Campania, sia i diplomi quinquennali di Tecnico Aziendale e tecnico dell’Impresa<br />

turistica favoriscono l’inserimento nel mondo del lavoro dei nostri studenti una volta<br />

terminato il corso di studi.<br />

L’ipotesi progettuale del nostro istituto propone una forte integrazione tra cultura e<br />

professionalità, che mette lo studente al centro del processo educativo, mirando<br />

all’acquisizione di competenze-chiave spendibili in ambito lavorativo. Ed è appunto la<br />

professionalità, intesa come sintesi fra sapere e saper fare, a rappresentare la finalità<br />

dell’azione complessiva dell’Istituto.<br />

Le linee fondamentali possono essere così sintetizzate:<br />

favorire la formazione della persona, del cittadino e del lavoratore<br />

educare alla cultura della legalità, della solidarietà e della diversità<br />

pag. 4


endere l’Istituto un punto di riferimento per il territorio, facendone un luogo di<br />

formazione permanente<br />

privilegiare la cultura della qualità e della valutazione<br />

affrontare i problemi dell’insuccesso e dell’abbandono scolastico<br />

costruire figure professionali in funzione del mondo del lavoro<br />

1.4 L’OFFERTA FORMATIVA<br />

L’azione didattica dell’istituto mira a sviluppare le competenze professionali e a<br />

fornire i saperi necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nel settore dei servizi<br />

commerciali.<br />

In linea con le indicazioni dell'Unione Europea e in coerenza con la normativa<br />

sull'obbligo di istruzione, l'offerta formativa si articola in un'area di istruzione generale,<br />

comune a tutti i percorsi, e in un’area di indirizzo. Assume particolare importanza nella<br />

progettazione formativa dell’istituto la scelta metodologica dell'alternanza scuolalavoro,<br />

che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il<br />

territorio.<br />

I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale,<br />

consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema<br />

dell'istruzione tecnica superiore, nei percorsi universitari, nonché nei percorsi di studio e<br />

di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche, secondo le norme<br />

vigenti in materia. A tale scopo, viene assicurato nel corso del quinquennio un<br />

orientamento permanente, al fine di favorire scelte fondate e consapevoli da parte degli<br />

studenti.<br />

1.5 INFORMAZIONI PRELIMINARI<br />

CODICE ISTITUTO NARC070009<br />

CODICE SERALE NARC07050P<br />

CODICE FISCALE 80033840630<br />

DISTRETTO SCOLASTICO n. 42<br />

SEDE CENTRALE:<br />

SEDE SUCCURSALE:<br />

QUALIFICHE TRIENNIO<br />

(nuovo ordinamento)<br />

POST-QUALIFICA<br />

(vecchio ordinamento)<br />

via Acitillo n. 57 80128 Napoli tel. 0815600720/30<br />

fax 0815798246<br />

via E. Ricci s.n. 80126 Napoli tel. 081646477<br />

E-MAIL carmne@tin.it<br />

SITO WEB giustinofortunatonapoli.it<br />

CORSI SERALI<br />

OPERATORE AMMINISTRATIVO SEGRETARIALE<br />

OPERATORE AI SERVIZI DI VENDITA<br />

TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE<br />

TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI<br />

Qualifica<br />

Post-qualifica<br />

pag. 5


COLLEGAMENTI TRASPORTO PUBBLICO<br />

SEDE CENTRALE Autobus<br />

Linea C13<br />

Linea C32<br />

pag. 6<br />

Linea 30<br />

Linea 33<br />

Metropolitana collinare:<br />

Stazione di Piazza Quattro Giornate<br />

Funicolare Centrale<br />

Stazione di Piazza Fuga<br />

Funicolare Chiaia<br />

Stazione di Via Cimarosa<br />

SEDE SUCCURSALE Autobus<br />

Linea C17 Linea C18<br />

Linea C32 Linea C33<br />

Ferrovia Circumflegrea<br />

Stazione di Via Piave<br />

Linea 181<br />

Linea 19<br />

Il Dirigente Scolastico riceve:<br />

• il pubblico il Martedì e il Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00<br />

• alunni, docenti e personale A.T.A. il Lunedì ,il Mercoledì e il Venerdì dalle ore<br />

10.00 alle ore 12.00<br />

La segreteria delle risorse umane riceve tutti i giorni, tranne il Sabato, dalle 10.00 alle<br />

12.00.<br />

La segreteria didattica riceve il pubblico nei giorni di seguito indicati:<br />

Lunedì dalle ore 8.30 alle ore 10.30<br />

Martedì dalle ore 16.00 alle ore 17.30<br />

Mercoledì dalle ore 10.30 alle ore 12.30<br />

Giovedì dalle ore 16.00 alle ore 17.30<br />

Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 10.30<br />

2. I corsi di studio<br />

L’istituto realizza percorsi di Istruzione e Formazione professionale (I eFP) in regime<br />

di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive della Regione in materia, sulla<br />

base delle Linee –guida approvate in Conferenza unificata il 16 dicembre 2010 e rilascia,<br />

al termine del terzo anno, attestati di qualifica professionale.<br />

Al termine del quinto anno gli alunni conseguono il diploma di tecnico della Gestione<br />

Aziendale o dei Servizi Turistici.<br />

2.1 LA STRUTTURA DEI PERCORSI<br />

Gli alunni delle classi prime, seconde e terze svolgono 32 ore settimanali di lezione<br />

mentre gli alunni delle classi quarte e quinte svolgono 30 ore settimanali di lezione.<br />

L’orario scolastico è distribuito su cinque giorni settimanali dal lunedì al venerdì, con<br />

ingresso alla prima ora alle ore 8.00 e termine dell’ultima ora di lezione alle ore 14.20.<br />

2.2 IL BIENNIO COMUNE E I CORSI DI QUALIFICA (nuovo ordinamento)<br />

La Riforma degli Istituti Tecnici e Professionali , in vigore a partire dall’anno<br />

scolastico 2010/2011, riguarda, nell’anno scolastico 2012/2013 , non solo gli alunni


del biennio ma anche gli alunni che frequentano il terzo anno di studi, mentre per gli<br />

alunni delle classi quarte e quinte continua a valere la normativa in vigore prima del<br />

varo della Riforma. Al termine del terzo anno, a conclusione dei percorsi avviati<br />

nell’anno scolastico 2010/2011 in regime surrogatorio della regione Campania, l’Istituto<br />

rilascerà i seguenti titoli di Qualifica:<br />

• OPERATORE AMMINISTRATIVO SEGRETARIALE<br />

• OPERATORE AI SERVIZI DI VENDITA<br />

La tabella di seguito riportata illustra il quadro orario relativo al primo biennio e al<br />

terzo anno, per l’anno scolastico 2012/2013.<br />

DISCIPLINE<br />

PRIMO BIENNIO<br />

1^ 2^<br />

Attività e insegnamenti generali comuni agli indirizzi<br />

Lingua e letteratura italiana 4 4 4<br />

Lingua inglese 3 3 3<br />

Storia, cittadinanza e<br />

Costituzione<br />

2 2 2<br />

Matematica 4 4 3<br />

Diritto ed economia 2 2 -<br />

Scienze integrate<br />

(Scienze della Terra e<br />

Biologia)<br />

2 2 -<br />

Scienze motorie e sportive 2 2 2<br />

RC o attività alternative 1 1 1<br />

Totale ore 20 20 15<br />

Attività e insegnamenti nell’area di indirizzo<br />

pag. 7<br />

Operatore<br />

amministrativo<br />

segretariale<br />

TERZO ANNO<br />

Operatore ai<br />

servizi di<br />

vendita<br />

Scienze integrate (Fisica) 2 - -<br />

Scienze integrate (Chimica) 2 - -<br />

Informatica e laboratorio 2 2 - -<br />

Tecniche professionali dei<br />

servizi commerciali<br />

5<br />

(2)<br />

Seconda lingua straniera 3 3 3 3<br />

Diritto ed economia - - 4 4<br />

Storia dell’arte - - - 2<br />

Tecniche di comunicazione - - 2 2<br />

Totale ore 12 12 17 17<br />

5<br />

(2)<br />

8<br />

(2)<br />

6<br />

(2)


Gli alunni con le suddette qualifiche acquisiscono competenze professionali che<br />

consentono loro di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione<br />

dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite.<br />

Il terzo anno è caratterizzato da:<br />

• un’area comune di formazione<br />

• un’area di indirizzo<br />

Al termine del triennio gli alunni di entrambi gli indirizzi sostengono l’esame per il<br />

conseguimento della Qualifica.<br />

Con tale titolo gli studenti possono accedere:<br />

al mondo del lavoro<br />

al quarto anno dell’Istituto o di altre scuole secondarie di II grado<br />

al quarto anno del percorso IeFP<br />

2.3 I CORSI POST-QUALIFICA (vecchio ordinamento)<br />

Il curricolo è strutturato in un biennio caratterizzato da tre aree formative:<br />

I area delle discipline comuni di formazione umanistica e scientifica<br />

II area delle discipline di indirizzo<br />

III area di alternanza scuola-lavoro (D.L. n. 77 del 15/04/2005)<br />

l’attività della terza area, gestita da agenzie formative esterne, è comunque inserita nel<br />

calendario scolastico. Nell’a.s. 2012/2013 saranno attivati presso l’Istituto i seguenti<br />

percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro destinati agli allievi delle classi IV e V per i<br />

seguenti profili professionali:<br />

PROFILO<br />

OPERATORE DI OFFICE AUTOMATION<br />

OPERATORE IN MARKETING TURISTICO<br />

OPERATORE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICO CULTURALE<br />

OPERATORE DI MARKETING<br />

CONSULENTE DI VIAGGIO<br />

Per l’annualità corrente, ciascun corso avrà la durata di 132 ore per le classi quinte e di<br />

66 ore per le classi quarte.<br />

Al termine del quinto anno gli studenti conseguono con l’esame di Stato il diploma di:<br />

Tecnico dei Servizi Turistici<br />

Tecnico della Gestione Aziendale<br />

l’attestato di alternanza scuola-lavoro<br />

I titoli di studio conclusivi permettono di accedere a corsi di studi universitari e/o a<br />

corsi superiori di formazione al lavoro.<br />

Il Tecnico dei Servizi Turistici<br />

Materie Monte ore settimanale<br />

AREA COMUNE 4° anno 5° anno<br />

Italiano 4 4<br />

Storia 2 2<br />

Matematica ed informatica 3 3<br />

Lingua francese 3 3<br />

Educazione fisica 2 2<br />

Religione/Attività facoltativa 1 1<br />

AREA DI INDIRIZZO<br />

Economia e tecnica dell’azienda turistica 6 (2) * 6 (2) *<br />

pag. 8


Lingua inglese 3 3<br />

Geografia turistica 2 2<br />

Storia dell’arte e dei beni culturali 2 2<br />

Tecniche di comunicazione e relazione 2 (1) * 2 (1) *<br />

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ** **<br />

TOTALE 30 30<br />

Il Tecnico della Gestione Aziendale<br />

Materie Monte ore settimanale<br />

AREA COMUNE 4° anno 5° anno<br />

Italiano 4 4<br />

Storia 2 2<br />

Matematica ed informatica 3 3<br />

Lingua inglese 3 3<br />

Educazione fisica 2 2<br />

Religione/Attività facoltativa 1 1<br />

AREA DI INDIRIZZO<br />

Economia aziendale 7 (3)* 7 (3)*<br />

Geografia Economica e delle risorse 2 -<br />

Diritto ed economia 3 4<br />

Informatica gestionale 3 3<br />

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ** **<br />

TOTALE 30 30<br />

* Compresenza con l’insegnante di Applicazioni gestionali della classe.<br />

** Per gli interventi formativi della terza area si utilizzano consulenti esterni alla scuola,<br />

esperienze di scuola-lavoro o, in subordine, docenti di ruolo particolarmente esperti, fermo restando che<br />

tali ore non concorrono alla costituzione di orario-cattedra.<br />

2.4 IL CORSO SERALE<br />

Nella prospettiva di un’educazione permanente, il corso serale offre l’opportunità a<br />

coloro, che per motivi diversi hanno interrotto gli studi, di poter conseguire una<br />

formazione qualificata ed un approfondimento della cultura personale, al fine di<br />

realizzare un diverso o migliore inserimento lavorativo.<br />

L’offerta formativa è rivolta a:<br />

lavoratori interessati ad incrementare le competenze professionali<br />

lavoratori interessati a conseguire un titolo di studio<br />

casalinghe interessate ad una educazione permanente<br />

adulti interessati a completare gli studi.<br />

Il corso prevede sia l’indirizzo di gestione aziendale che quello di impresa turistica,<br />

con possibilità di recupero anni.<br />

Gli studenti non in possesso della promozione alla 3ª classe, per accedere alla<br />

frequenza, devono sostenere un esame di idoneità o di passaggio.<br />

I requisiti necessari per l’iscrizione al corso serale sono:<br />

1. lo svolgimento di un’attività lavorativa<br />

2. il possesso del diploma di licenza media da almeno 2 anni<br />

3. la disponibilità alla frequenza.<br />

pag. 9


Il corso si svolge dal lunedì al venerdì per 5 ore giornaliere con inizio nel mese di<br />

settembre.<br />

2.5 GLI STRUMENTI ORGANIZZATIVI E METODOLOGICI<br />

II primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi<br />

agli assi culturali dell’obbligo di istruzione, in particolare per quel che riguarda le<br />

competenze chiave di cittadinanza. Le discipline dell'area di indirizzo si fondano su<br />

metodologie laboratoriali per favorire l'acquisizione di strumenti concettuali e di<br />

procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro.<br />

La flessibilità degli orari garantisce, inoltre, la personalizzazione dei percorsi, anche al<br />

fine del rilascio della qualifica professionale al termine del terzo anno, in regime di<br />

sussidiarietà d'intesa con la Regione.<br />

Nel secondo biennio, le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni<br />

specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata<br />

competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del<br />

lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica<br />

superiore, nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi<br />

delle professioni tecniche.<br />

I percorsi dell’Istituto sono caratterizzati da un raccordo organico con la realtà sociale<br />

ed economica locale, attraverso relazioni con i soggetti istituzionali, economici e sociali<br />

presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato sociale.<br />

A partire dall’anno scolastico 2010/2011 nelle classi quarte e quinte vengono svolte 132<br />

ore di attività in alternanza scuola lavoro.<br />

2.6 IL PROFILO PROFESSIONALE E LE MATERIE DI STUDIO<br />

II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire<br />

con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario<br />

del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali<br />

connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali<br />

coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo.<br />

Il tecnico dei “Servizi commerciali“ ha competenze professionali che gli consentono<br />

di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi<br />

amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite, si orienta<br />

nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che<br />

collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed<br />

internazionali.<br />

E’ in grado di:<br />

ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;<br />

contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti<br />

amministrativi ad essa connessi;<br />

contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–<br />

contabile;<br />

contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;<br />

collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;<br />

utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;<br />

organizzare eventi promozionali;<br />

utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le<br />

esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni;<br />

comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione<br />

della terminologia di settore;<br />

collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.<br />

pag. 10


2.7 RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI COMPETENZE<br />

A conclusione del percorso quinquennale, il tecnico dei “Servizi<br />

commerciali“consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di<br />

competenze:<br />

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le<br />

esigenze comunicative nei vari contesti.<br />

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed<br />

internazionali.<br />

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento<br />

razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà.<br />

Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale<br />

ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche,<br />

sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.<br />

Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una<br />

loro corretta fruizione e valorizzazione.<br />

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale.<br />

Padroneggiare le lingue previste dal curricolo per scopi comunicativi e<br />

utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in<br />

diversi ambiti e contesti professionali.<br />

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio e ricerca.<br />

Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei<br />

processi produttivi e dei servizi.<br />

Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.<br />

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo<br />

relative a situazioni professionali.<br />

Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più<br />

appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di<br />

riferimento.<br />

3. L’attività didattica<br />

3.1 L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA<br />

Il nostro Istituto impronta la sua azione didattica in stretta connessione con il<br />

territorio di riferimento, al fine di rispondere nella maniera più appropriata alla<br />

domanda del mercato del lavoro sul piano locale, nazionale ed europeo.<br />

Esso fonda il suo intervento su:<br />

una programmazione flessibile che offra maggiori possibilità di ridisegnare nel corso<br />

dell’anno il percorso formativo, sulla base dei reali bisogni culturali, delle capacità e<br />

dei tempi di apprendimento degli studenti;<br />

uno studio privilegiato della lingua inglese e della lingua francese, che, presenti in<br />

entrambi gli indirizzi, si avvalgono del supporto di docenti esterni di madrelingua;<br />

percorsi extracurricolari, anche attraverso soggiorni-studio all’estero, finalizzati al<br />

potenziamento delle competenze linguistiche professionali;<br />

attività diversificate facoltative e aggiuntive finalizzate al recupero della dispersione<br />

e alla prevenzione dell’abbandono;<br />

La nostra azione educativa punta a porre al centro del processo didattico lo studente<br />

pag. 11


partendo dal suo “vissuto”<br />

elaborando percorsi cognitivi coerenti con gli indirizzi<br />

studiando specifiche strategie di apprendimento.<br />

Gli obiettivi trasversali<br />

Biennio comune<br />

Obiettivi educativi<br />

sapere rispettare le regole della comunità scolastica<br />

sapere ascoltare e fare attenzione all’altro<br />

essere in grado di organizzare lo studio<br />

Obiettivi cognitivi<br />

sapere leggere per comprendere<br />

sapere consultare un testo<br />

essere in grado di esprimersi in modo semplice e corretto<br />

Terzo anno<br />

Obiettivi educativi<br />

sapere dialogare con gli altri<br />

sapere accettare la diversità<br />

essere in grado di lavorare in gruppo<br />

Obiettivi cognitivi<br />

sapere leggere per apprendere<br />

sapere utilizzare un testo<br />

essere in grado di esprimersi in modo coerente nei diversi linguaggi<br />

Quarto e quinto anno<br />

Obiettivi educativi<br />

sapere confrontarsi nel rispetto delle opinioni altrui<br />

sapere assumersi le responsabilità<br />

essere in grado di elaborare in modo autonomo un metodo di lavoro<br />

Obiettivi cognitivi<br />

sapere leggere per interpretare<br />

sapere selezionare e collegare le informazioni<br />

essere in grado di esprimersi in modo appropriato in rapporto agli scopi<br />

L’Istituto, nell’esercizio della sua autonomia didattica, organizzativa e di ricerca , ha<br />

fondato i dipartimenti disciplinari, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti,<br />

per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa<br />

3.2 GLI INTERVENTI DIDATTICI AGGIUNTIVI<br />

Le attività di orientamento<br />

Nel periodo novembre-gennaio un gruppo di docenti svolge un’attività volta, in<br />

maniera specifica, alla diffusione e alla promozione dell’offerta formativa del nostro<br />

istituto attraverso due tipi di iniziative:<br />

attività interna rivolta a studenti e docenti del territorio per<br />

– presentare i corsi di studio<br />

– illustrare le diverse proposte formative<br />

pag. 12


– far conoscere la struttura e l’organizzazione della scuola<br />

attività esterna presso le scuole medie per<br />

– far conoscere l’istruzione professionale<br />

– orientare i genitori nella scelta della scuola superiore.<br />

Durante l’anno scolastico è prevista un’attività di orientamento per gli studenti del<br />

quinto anno in uscita dall’istituto sia in merito ai vari corsi universitari, attraverso<br />

incontri con i rappresentanti delle principali facoltà napoletane, sia sulle diverse<br />

opportunità offerte dal mercato del lavoro, attraverso incontri con i rappresentanti del<br />

mondo del commercio e dell’imprenditoria locale.<br />

Le attività di recupero<br />

I Consigli di classe, in occasione degli scrutini trimestrali e finale, individuano gli<br />

studenti che presentano carenze in una o più discipline e programmano gli interventi di<br />

recupero.<br />

L’istituto organizza i seguenti interventi didattici secondo modalità, finalità e tempi<br />

diversificati:<br />

1. il recupero in orario extracurricolare per studenti indicati dal C.d.c. che, al<br />

termine del corso, devono sostenere una prova finale;<br />

2. il sostegno in orario extracurricolare, per studenti della stessa classe con carenze<br />

diffuse in tutte le discipline, sotto la guida di docenti-tutor designati dal C.d.c.,<br />

per motivare allo studio e far acquisire il metodo di lavoro;<br />

3. il recupero in itinere, con sospensione dello svolgimento della programmazione<br />

disciplinare, rivolto a tutti gli studenti di una classe;<br />

4. il recupero estivo, per gli studenti con sospensione di giudizio che devono<br />

sostenere una prova finale;<br />

5. attività di sportello continua dedicata a studenti con gravi e diffuse carenze.<br />

Gli studenti che non superano il debito formativo non sono ammessi alla classe<br />

successiva.<br />

Le attività extracurriculari<br />

Le attività extracurriculari rappresentano importanti momenti di crescita culturale e<br />

professionale funzionali ai corsi di studio, quindi sono progettati e organizzati in<br />

maniera coerente con i percorsi didattici. La programmazione di tali interventi<br />

aggiuntivi è elaborata all’interno dei Consigli di classe all’inizio dell’anno scolastico.<br />

L’Istituto organizza le seguenti attività:<br />

a. visite guidate finalizzate alla conoscenza del patrimonio storico, artistico e<br />

paesaggistico cittadino e regionale;<br />

b. partecipazione ad eventi artistici, culturali o sportivi di particolare rilievo;<br />

c. incontri-dibattiti con rappresentanti della società civile su problematiche di attualità;<br />

d. iniziative organizzate da testate giornalistiche nazionali e locali per avvicinarsi alla<br />

informazione della carta stampata;<br />

e. viaggio d’istruzione per le classi terminali, progettato come esperienza di<br />

formazione culturale, di crescita personale e di vita di gruppo;<br />

f. corsi di lingua inglese ;<br />

g. incontri con rappresentanti di organizzazioni ONLUS e partecipazione ad iniziative<br />

e a progetti di solidarietà per sensibilizzare gli studenti sulle condizioni di<br />

pag. 13


marginalità e sofferenza prodotte dagli squilibri socio-economici del nostro tempo e<br />

per avvicinarli alla comprensione delle altre culture;<br />

h. laboratorio musicale e teatrale;<br />

i. giochi della gioventù;<br />

j. tirocini formativi in Italia ed all’estero;<br />

k. corsi per il conseguimento del patentino per i ciclomotori;<br />

l. corsi per il conseguimento della patente informatica europea (ECDL).<br />

Il Centro di documentazione e di ricerca didattica<br />

Il Centro di documentazione e ricerca didattica è il luogo di incontro e di memoria<br />

dell’attività didattica che si traduce in una struttura di riferimento continuo per venire<br />

incontro ai problemi quotidiani dei docenti, per coordinare gli interventi formativi e per<br />

incrementare la loro professionalità, puntando a diventare il motore di tutta l’istituzione<br />

scolastica in quanto alimenta e sostanzia il processo di insegnamento/apprendimento,<br />

settore primario del servizio offerto agli studenti, intorno al quale ruotano tutti gli altri.<br />

Una lenta ma capillare costruzione di una banca dati di materiali didattici, di testi<br />

normativi, di prove di verifica, di griglie di valutazione, di modelli e di esperienze<br />

realizzate negli ultimi anni ha permesso di mettere insieme un patrimonio insostituibile<br />

attraverso il quale rintracciare la specificità del nostro istituto.<br />

3.3 LA VALUTAZIONE<br />

La valutazione viene effettuata attraverso:<br />

la misurazione di prove formali ed oggettive volte a verificare il possesso delle<br />

conoscenze, delle competenze, dello sviluppo delle abilità cognitive; il numero delle<br />

prove viene stabilito in sede di programmazione dai Consigli di Classe, in seguito a<br />

quanto deliberato dai Dipartimenti Disciplinari.<br />

un giudizio globale e individualizzato nel quale si tiene conto del percorso di ogni<br />

singolo allievo; al giudizio concorrono indicatori significativi quali la regolarità della<br />

frequenza, l’impegno e la partecipazione al dialogo educativo, il progresso rispetto ai<br />

livelli di partenza.<br />

La soglia di sufficienza è stabilita sulla base degli obiettivi minimi stabiliti nei singoli<br />

dipartimenti disciplinari e riportati nelle programmazioni di inizio anno.<br />

Le verifiche<br />

Per misurare il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla programmazione<br />

disciplinare la verifica viene attuata in base a precisi criteri metodologici e attraverso<br />

strumenti diversificati:<br />

• prove variamente strutturate<br />

• produzioni orali o scritte.<br />

Le prove di verifica rappresentano l’obiettiva documentazione del processo di<br />

acquisizione delle competenze e di crescita della identità personale dello studente.<br />

L’assegnazione dei voti si basa su parametri oggettivi e condivisi che sono resi noti in<br />

anticipo e tradotti, generalmente, in griglie di valutazione articolate su indicatori e<br />

descrittori con una puntuale scala di punti.<br />

Pertanto ogni studente è tenuto a sottoporsi a tutte le prove di verifica programmate<br />

per consentire ai docenti di disporre di un congruo e diversificato numero di elementi di<br />

giudizio, in vista dei periodici momenti di valutazione, sia trimestrale che finale, ma<br />

soprattutto per assicurarsi una serena, fedele e trasparente misurazione del suo percorso<br />

scolastico.<br />

pag. 14


Alla formulazione del giudizio finale concorrono i seguenti indicatori:<br />

• l’incremento delle competenze rispetto al livello di partenza<br />

• la partecipazione al dialogo educativo<br />

• l’impegno nello studio<br />

• la frequenza alle lezioni<br />

• la motivazione personale e culturale<br />

• il rispetto delle norme comportamentali che regolano la vita scolastica.<br />

La valutazione degli apprendimenti<br />

La valutazione ha prevalentemente finalità formativa e concorre al miglioramento<br />

degli apprendimenti e al successo scolastico di ogni studente. Il voto è espressione di<br />

sintesi valutativa di una pluralità di prove di diverse tipologie, coerenti con le strategie<br />

metodologiche e didattiche adottate dai docenti.<br />

La valutazione pone attenzione soprattutto ai processi formativi dell'alunno ed è<br />

strettamente correlata all’accertamento degli obiettivi e dei risultati di apprendimento<br />

declinati in competenze, conoscenze ed abilità come previsto dalle Linee guida per gli<br />

istituti professionali e dal D.M. n139 del 22 agosto 2007 relativo all’obbligo d’istruzione.<br />

Il Collegio dei docenti, vista la C.M. n.89 del 18 ottobre 2012, ha deliberato che negli<br />

scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze, così come nello scrutinio finale, la<br />

valutazione dei risultati raggiunti sia formulata, in ciascuna disciplina, con un voto<br />

unico. Nelle classi quarte e quinte non ancora interessate alle modifiche introdotte dalla<br />

riforma, le valutazioni intermedie e finali verranno effettuate con le modalità indicate<br />

dalle norme ancora vigenti.<br />

La valutazione dei processi formativi e degli esiti degli apprendimenti conseguiti è<br />

oggetto di adeguata informativa per le famiglie degli alunni.<br />

La valutazione del comportamento<br />

La valutazione del comportamento degli studenti si propone di favorire l’acquisizione<br />

di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza<br />

nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti,<br />

nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale<br />

e la vita scolastica in particolare.<br />

Tali regole si ispirano ai principi generali contenuti nel Regolamento d’Istituto che si<br />

richiamano allo Statuto delle studentesse e degli studenti.<br />

La valutazione del comportamento, decisa collegialmente dal Consiglio di classe e<br />

espressa in decimi, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e<br />

comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di<br />

fuori di essa, ma non è mai utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la<br />

libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui<br />

personalità.<br />

Inoltre essa, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, concorre alla<br />

valutazione complessiva dello studente ed alla determinazione dei crediti scolastici e dei<br />

punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio.<br />

La valutazione intermedia o finale del comportamento con voto inferiore a sei decimi<br />

è attribuita dal Consiglio di classe in presenza di sanzioni precedentemente irrogate per<br />

gravi o reiterate mancanze disciplinari.<br />

In sede di scrutinio finale, la valutazione del comportamento inferiore alla<br />

sufficienza, ovvero a sei decimi, comporta la non ammissione dello studente al<br />

pag. 15


successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi, indipendentemente<br />

dalla valutazione degli apprendimenti.<br />

4. I CRITERI DI AMMISSIONE<br />

I criteri di ammissione alla classe successiva<br />

L’assiduità alle lezioni e la partecipazione all’attività didattica sono elementi che<br />

concorrono, a tutti gli effetti, alla valutazione finale dello studente, che si realizza con un<br />

congruo numero di verifiche scritte e orali, svolte a casa o a scuola.<br />

Ai fini della validità di ogni anno scolastico del corso di studio è richiesta la<br />

frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale.<br />

E’ ammesso alla classe successiva lo studente che, in sede di scrutinio finale, consegue<br />

un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei<br />

decimi in ciascuna disciplina.<br />

Il Consiglio di classe, inoltre, in presenza di un’insufficienza non grave in non più di<br />

tre discipline, comunque tale da non determinare una carenza nella preparazione<br />

complessiva, procede ad una valutazione che tenga conto della possibilità che lo<br />

studente sia in grado di<br />

raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline<br />

interessate, in tempi e modalità stabiliti per accertare il superamento del debito<br />

scolastico<br />

seguire proficuamente il programma di studi dell’anno scolastico successivo<br />

organizzare lo studio in maniera autonoma, ma coerente con le indicazioni dei<br />

docenti<br />

decide la sospensione del giudizio con l’attribuzione del debito formativo, che dovrà<br />

essere colmato prima dell’avvio dell’anno scolastico successivo e, in sede di integrazione<br />

dello scrutinio finale, procede alla formulazione del giudizio assegnando, in caso di esito<br />

positivo, il relativo credito scolastico.<br />

La non promozione, infine, esprime la scelta motivata dei docenti del Consiglio di<br />

classe di offrire allo studente, che non ha raggiunto gli obiettivi programmati nella<br />

maggior parte delle discipline, una ulteriore occasione formativa, al fine di costruire le<br />

competenze fondamentali per una proficua prosecuzione del corso di studio.<br />

I criteri di ammissione all’esame di qualifica<br />

Lo scrutinio per l’ammissione all’esame di qualifica costituisce la prima fase della<br />

valutazione degli studenti del terzo anno.<br />

Il Consiglio di classe procede all’accertamento della frequenza di almeno tre quarti<br />

dell’orario annuale, ad una valutazione del voto di comportamento non inferiore a sei<br />

decimi, del curriculum, della partecipazione all’attività didattica e delle prove strutturate,<br />

svolte nelle singole discipline prima del termine delle lezioni, al fine di determinare il<br />

livello generale di formazione e il grado di preparazione dello studente. Lo scrutinio si<br />

conclude con un voto espresso in centesimi accompagnato da un giudizio sintetico di<br />

ammissione o di non ammissione all’esame. Gli alunni potranno sostenere l’esame di<br />

qualifica solo se eventuali insufficienze non gravi siano state riportate in non più di tre<br />

discipline.<br />

L'esame di qualifica, strutturato su due prove che comprendono le discipline sia<br />

dell'area comune che dell'area di indirizzo, costituisce la seconda fase della valutazione<br />

finale.<br />

pag. 16


La prima prova è diretta a verificare le capacità relazionali del candidato, attraverso<br />

l'accertamento delle abilità linguistico-espressive e delle capacità di comprensione e<br />

valutazione.<br />

La seconda prova è finalizzata ad accertare le competenze e abilità professionali<br />

attraverso la soluzione di un "caso pratico".<br />

L’eventuale colloquio potrà essere deciso dalla Commissione, anche su richiesta dei<br />

candidati al fine di:<br />

a. elevare la valutazione dei candidati che si siano particolarmente distinti per<br />

impegno e profitto;<br />

b. approfondire la valutazione dei candidati le cui prove d'esame siano risultate in<br />

contrasto con i valori espressi dal curriculum scolastico.<br />

Alla fine delle prove d'esame, la Commissione esaminatrice formula un giudizio<br />

globale e assegna un voto unico che può modificare, in senso positivo o negativo,<br />

nell'ambito dei dieci punti a disposizione, il voto di ammissione determinando, in tal<br />

modo, la valutazione finale.<br />

I criteri di ammissione all’esame di Stato<br />

Il Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, procede ad una valutazione<br />

complessiva di ogni studente, tenendo conto dei seguenti elementi:<br />

la frequenza e la partecipazione alla vita della scuola<br />

le conoscenze e le competenze acquisite nell’ultimo anno del corso di studi<br />

le capacità critiche ed espressive<br />

gli sforzi compiuti per colmare eventuali lacune.<br />

Pertanto lo studente deve riportare una votazione non inferiore a sei decimi in<br />

ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto e<br />

un voto di comportamento non inferiore a sei decimi.<br />

3.5 LE INIZIATIVE PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE<br />

ABILI<br />

Il percorso per l’integrazione scolastica degli studenti diversamente abili, a cui tutto<br />

il personale della scuola dedica particolare attenzione, non tiene in considerazione solo<br />

gli impegni didattici ed organizzativi in rapporto alle specifiche esigenze, ma si<br />

inquadra in un progetto formativo che si realizza anche attraverso il contributo dei vari<br />

soggetti istituzionali.<br />

Il nostro istituto ha avviato un’attività di cooperazione con altri partner europei per:<br />

incoraggiare e sostenere l’integrazione dei giovani disabili<br />

rendere accessibile l’apprendimento anche attraverso le nuove tecnologie ed internet<br />

incentivare la formazione iniziale e in servizio degli insegnanti, con particolare<br />

attenzione all’offerta pedagogica e strumentale.<br />

Il progetto mira a una concreta collaborazione culturale e scientifica per<br />

l’aggiornamento o l’auto-apprendimento in servizio dei docenti<br />

la diffusione e la fruizione di informazioni utili riguardo alle metodologie didattiche<br />

la ricerca di nuovi sbocchi occupazionali.<br />

Il team di sostegno, nel pieno rispetto della Legge 104/92 e della C.M. 339 sulla<br />

continuità educativa orizzontale e verticale, opera su tre livelli:<br />

a livello interistituzionale con<br />

pag. 17


gli accordi programmatici con le A.S.L territoriali al fine di elaborare il profilo<br />

dinamico-funzionale<br />

gli incontri periodici con i genitori, per aggiornarli sull’andamento del percorso<br />

didattico<br />

gli incontri, ad inizio anno, con i docenti delle scuole medie nel rispetto di un<br />

progetto formativo continuo<br />

la partecipazione al G.L.H. di istituto<br />

a livello istituzionale con<br />

l’elaborazione della Programmazione Educativa all’interno del Consiglio di classe<br />

la stesura del Piano Educativo Personalizzato per Area<br />

le verifiche periodiche<br />

a livello professionale con<br />

la partecipazione a corsi di aggiornamento e seminari inerenti tematiche e strategie<br />

didattiche per i diversamente abili<br />

il raccordo con le altre scuole del Distretto per tutte le attività extrascolastiche<br />

attinenti l’integrazione degli studenti e per la programmazione comune di percorsi<br />

didattici.<br />

Gli studenti diversamente abili possono seguire due percorsi scolastici calibrati sulle<br />

potenzialità di ognuno e quindi essere conformi ai programmi ministeriali oppure<br />

differenziati (P.E.P.). Al termine del ciclo di studio gli studenti diversamente abili che<br />

abbiano seguito il percorso conforme ai programmi ministeriali sostengono gli esami di<br />

qualifica o di Stato.<br />

Qualora lo studente in situazione di handicap abbia svolto un piano di lavoro<br />

differenziato (P.E.P.), partecipa ugualmente alla sessione di prove e riceve un attestato<br />

con l’indicazione di<br />

indirizzo e durata del corso di studio<br />

materie comprese nel curricolo<br />

conoscenze, competenze e capacità, anche professionali, acquisite<br />

crediti formativi e votazione complessiva.<br />

Tale attestazione risponde a precise direttive europee e fornisce elementi<br />

indispensabili al Servizio informativo per il lavoro, all’Ufficio del collocamento o ai<br />

nuovi uffici istituiti per l’impiego, al fine di offrire un lavoro il più rispondente possibile<br />

alle reali abilità del giovane o, altrimenti, di consigliarne l’inserimento in una situazione<br />

protetta.<br />

E’ attivato, inoltre, come previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104, Il Gruppo di<br />

Studio e di Lavoro di Istituto (Gruppo H di Istituto). Esso è composto da:<br />

Dirigente Scolastico<br />

Coordinatore/i delle Attività di Sostegno<br />

Docenti di sostegno e di base<br />

n. 1 Rappresentante degli studenti, individuato tra i membri del Consiglio di<br />

Istituto<br />

n. 1 Rappresentante del personale ATA, individuato tra i membri del Consiglio<br />

di Istituto<br />

n. 5 Rappresentanti allievi in situazione di handicap, individuato tra i genitori o<br />

rappresentanti legali<br />

n. 3 Referenti dell’Unità Multidisciplinare dell’Età Evolutiva (UOMI) della<br />

Azienda Sanitaria Locale.<br />

Il gruppo presiede alla programmazione generale dell’integrazione scolastica nella<br />

scuola e ha il compito di «collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste<br />

pag. 18


dal piano educativo individualizzato» (Legge n. 104/1992, art. 15, comma 2) dei singoli<br />

alunni.<br />

Strumenti e supporti<br />

La biblioteca scolastica ha una sezione dedicata alla didattica del sostegno che<br />

comprende testi specializzati sulla riabilitazione, sull’inserimento e sulla difficoltà di<br />

apprendimento degli studenti diversamente abili. I testi didattici hanno numerose<br />

schede operative costruite con obiettivi calibrati in rapporto alle diverse problematiche.<br />

Gli studenti, inoltre, si avvalgono di alcuni computer con software specifici che<br />

propongono attività didattiche che riescono a conciliare la qualità del contenuto con la<br />

vivacità della grafica, attraverso stimoli visivi, uditivi e visivo-uditivi. Scopo dei software<br />

didattici è quello di autoregolare l’attenzione dei soggetti, di migliorare e facilitare le<br />

loro capacità di apprendimento.<br />

La scuola nel corrente anno scolastico 2012/2013 è al suo secondo anno di partecipazione al<br />

progetto Patto Formativo Intergenerazionale” , il cui obiettivo è “realizzare in tutte le scuole della città<br />

un programma teorico-pratico di cittadinanza attiva e di partecipazione comunitaria dei giovani studenti,<br />

finalizzato a promuovere una cultura di coesione sociale attraverso l’attivazione del senso di responsabilità,<br />

della solidarietà verso i più fragili, della promozione e la cura dei beni comuni e della ricerca di un benessere<br />

psico-fisico e sociale per il singolo e la comunità.”<br />

3.6 I PROGETTI EDUCATIVI E FORMATIVI<br />

I progetti del Programma Operativo Nazionale PON/FSE<br />

Nell’ambito del Piano Integrato d’Intervento FSE, l’istituto è risultato assegnatario del<br />

seguente modulo formativo:<br />

G.1 interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell’istruzione di base per<br />

giovani e adulti (Codice prog. G-1-FSE-2011-280):<br />

N° 2 moduli da 60 ore ciascuno:<br />

1. “TECNOLOGIA E COMUNICAZIONE NEI PERCORSI EDA” (corso base di<br />

formazione in area Tecnologica a favore di giovani adulti)<br />

2. “IMPROVE YOUR ENGLISH AND WORK BETTER!” – livello A2 (corso di<br />

formazione in area linguistica a favore di giovani adulti).<br />

Inoltre questo istituto, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale PON/FSE,<br />

è risultato assegnatario, per l’annualità 2011/2012, di un Piano integrato di interventi,<br />

cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, a valere sulle risorse finanziarie del POR<br />

Campania, relativo ai seguenti obiettivi:<br />

• C1 "interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (comunicazione nella<br />

madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica" e<br />

competenza di base in scienza e tecnologia, competenza digitale) a favore degli<br />

alunni; Cod. C1-FSE04_POR_CAMPANIA_2012_478<br />

N° 2 moduli<br />

pag. 19


Titolo Corso<br />

1 “COMMUNICATION<br />

TECHNIQUES FOR NEW<br />

JOB IN TOURISM”<br />

(corso di approfondimento<br />

della lingua inglese)<br />

2 “COMMUNICATION<br />

TECHNIQUES FOR NEW<br />

JOB IN TOURISM 2”<br />

(corso di approfondimento<br />

della lingua inglese<br />

N°<br />

Corsisti<br />

Durata Destinatari<br />

15 60 ore da svolgersi Alunni<br />

in un istituto (III, IV e V<br />

linguistico con sede classi<br />

in Inghilterra + 15 dell’istituto)<br />

ore di riequilibrio<br />

linguistico<br />

15 60 ore da svolgersi Alunni<br />

in un istituto (III, IV e V<br />

linguistico con sede classi<br />

in Inghilterra + 15 dell’istituto)<br />

ore di riequilibrio<br />

linguistico<br />

• C5 "interventi per lo sviluppo delle competenze trasversali. Tirocini/stage (in Italia<br />

e nei paesi UE);<br />

Cod. C5-FSE05_POR_CAMPANIA_2012_405<br />

N° 1 modulo:<br />

Titolo Corso<br />

N°<br />

Durata Destinatari<br />

1 “NEW JOBS CRUISE”<br />

(stage)<br />

Corsisti<br />

15 320 ore di stage + 10<br />

ore di formazione<br />

propedeutica da<br />

svolgersi presso<br />

un’impresa<br />

crocieristica<br />

internazionale<br />

pag. 20<br />

Alunni<br />

(V classi<br />

dell’istituto)<br />

Ogni modulo ha n° 15 posti disponibili e non è consentito accumulare assenze oltre il<br />

20% del monte ore totale, pertanto i partecipanti sono prescelti in base ad una prova di<br />

selezione e a un colloquio motivazionale.<br />

Al termine dei vari moduli viene rilasciata una certificazione in merito alle conoscenze e<br />

competenze acquisite.<br />

Nell’ambito del Programma Europeo LLP (LongLlife Learning Programme) l’Istituto<br />

<strong>Giustino</strong> <strong>Fortunato</strong> partecipa ai progetti Europei di seguito specificati:<br />

EU<br />

PROGRAMME<br />

LLP COMENIUS<br />

Secondo anno<br />

PROSPETTO PROGETTI EUROPEI 2012<br />

TITOLO Destinazioni<br />

A PICTURE IS<br />

WORTH A<br />

THOUSAND WORDS<br />

Partner: IT, SK,<br />

SPAGNA, BELGIO,<br />

GERMANIA, REGNO<br />

UNITO<br />

Pruske (SK)<br />

16-20/10<br />

NAPOLI<br />

20-24/11<br />

Londerzeel (BG)<br />

22-26/01<br />

Leer (DE)<br />

5-9/03<br />

Mobilità<br />

1 alunna<br />

1 docente<br />

(Anna Renna)<br />

10 alunni stranieri<br />

10 alunni italiani<br />

10 docenti stranieri<br />

4 docenti italiani<br />

3 alunni<br />

Docenti?<br />

3 alunni<br />

Docenti?


LLP<br />

COMENIUS<br />

Primo anno<br />

EU<br />

PROGRAMME<br />

LLP<br />

COMENIUS<br />

(Primo anno)<br />

Art, Sports and<br />

Literature against<br />

Violance at school<br />

Partner: Italia,<br />

Grecia, Romania,<br />

Bulgaria, Cipro,<br />

Turchia, Regno<br />

Unito, Latvia,<br />

Germania, Polonia<br />

pag. 21<br />

Slough (UK)<br />

maggio 13<br />

Saldus<br />

(Latvia)<br />

12-16/11<br />

PROSPETTO PROGETTI EUROPEI 2013<br />

Art, Sports and<br />

Literature against<br />

Violance at school*<br />

1 alunna<br />

Docenti?<br />

TITOLO EU Member States Mobilità<br />

Komotini(Grecia)<br />

Febbraio<br />

Groben (DE)<br />

Maggio<br />

Kilmarnock (GB)<br />

Novembre<br />

* il progetto si svolge in due annualità e verrà realizzato a Napoli nel mese di febbraio<br />

dell’anno 2014<br />

I progetti di istituto per gli studenti<br />

I progetti di istituto costituiscono un’importante occasione di ampliamento<br />

dell’offerta formativa e possono essere realizzati da tutti gli insegnanti interni, attraverso<br />

la progettazione e l’organizzazione di attività aggiuntive che sono sottoposte<br />

all’approvazione del Collegio dei docenti. I progetti , presentati entro il 20 giugno di<br />

ogni anno scolastico, vengono realizzati nel corso dell’anno scolastico successivo.<br />

La progettazione<br />

La formulazione dei progetti avviene cercando, concretamente, di:<br />

perseguire finalità coerenti con il Piano dell’Offerta Formativa<br />

rispondere ai bisogni degli studenti<br />

tener conto degli obiettivi formativi dei corsi di studio<br />

coinvolgere i Consigli di classe<br />

Il monitoraggio<br />

Le attività prevedono momenti e strumenti di osservazione e di documentazione sia in<br />

itinere che nella fase finale.<br />

I criteri di valutazione<br />

1. Coerenza con gli obiettivi del <strong>Pof</strong> e ricaduta formativa<br />

2. Innovazione e creatività delle proposte<br />

3. Progetti che hanno costituito e costituiscono le basi per una costruzione storica<br />

dell’identità dell’Istituto<br />

4. Equa distribuzione dei progetti tra i docenti interessati


I progetti di istituto sono raggruppati secondo le seguenti aree tematiche:<br />

LEGALITÀ E CITTADINANZA ATTIVA<br />

EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />

FORTUNATO’S DAY<br />

ORIENTAMENTO E COMUNICAZIONE<br />

APPROFONDIMENTI CURRICOLARI<br />

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI<br />

4.L’organizzazione scolastica<br />

4.1 L’ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO<br />

COLLEGIO DEI<br />

REVISORI<br />

DSGA<br />

ASSISTENTI AMM.<br />

ASSISTENTI TEC.<br />

COLLAB. SCOLAS.<br />

DOC. FUORI RUOLO<br />

A.T.A<br />

FORMAZIONE CLASSI<br />

ORARIO<br />

GIUNTAESECUTIVA<br />

staff di direzione<br />

pag. 22<br />

CONSIGLIO<br />

D’ISTITUTO<br />

DIRIGENTE<br />

SCOLASTICO<br />

VICARIO<br />

COLLABORATORI<br />

ALLA<br />

DIRIGENZA<br />

FUNZIONI<br />

STRUMENTALI<br />

REFERENTI<br />

DI SEDE<br />

SUPPORTI OPERATIVI<br />

COMMISSIONE ELETTORALE<br />

RSU<br />

COLLEGIO<br />

DOCENTI<br />

DIPARTIMENTI<br />

DISCIPLINARI<br />

GRUPPI DI<br />

PROGETTO<br />

CENTRALE<br />

SUCCURSALE<br />

SERALE<br />

COMMISSIONE SCAMBI<br />

COMMISSIONE VIAGGI


4.2 LO STAFF<br />

Dirigente Scolastico Prof. Ernesto Morabello Morabito<br />

Collaboratore vicario Prof.ssa Anna Ghezzi<br />

Secondo collaboratore Prof.ssa Rossella Amendola<br />

Referente corso serale Prof.ssa Letizia Testa<br />

Direttore Amministrativo Dott.ssa Susi Cacciuottolo<br />

Vicario Antonio Pisaniello<br />

Responsabile sicurezza Ing. Paolo Zannelli<br />

4.3 IL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ RELATIVE ALL’ANNO<br />

SCOLASTICO 2012/2013<br />

DATA<br />

Settembre<br />

2012<br />

TIPO DI RIUNIONE DURATA ATTIVITA’<br />

1 Incontri preliminari docenti in ingresso<br />

3 Collegio docenti 3 h Programmazione avvio a.s.<br />

4 Incontro docenti<br />

sostegno<br />

2h<br />

5 Riunione per<br />

discipline<br />

2h<br />

6 - 7-10 Assegnazione classi<br />

11 Esami di idoneità e passaggio<br />

11 Riunione<br />

coordinatori classi<br />

prime<br />

Programmazione delle attività di accoglienza<br />

12 Collegio docenti 4 h Nomine, avvio a.s.<br />

13 Inizio attività<br />

didattiche<br />

dal 25 al 28<br />

Ottobre 2012<br />

Consigli classi prime. 2h Programmazione attività didattiche<br />

Incontro con le famiglie<br />

2 Collegio docenti 2h<br />

dal 3 al 4 Consigli di classe 2h Programmazione attività didattiche<br />

prime succursale<br />

Incontro con le famiglie<br />

9 Riunione per la costituzione dei dipartimenti 2h<br />

Dal 10 Consigli di classe 1h Programmazione attività didattiche<br />

26 Elezioni Rappresentanti Studenti e Genitori nei Consigli di classe<br />

29 Apertura colloqui individuali con le famiglie<br />

Novembre 2012<br />

9<br />

Dicembre 2012<br />

Consegna Piano lavoro docenti<br />

8 Termine trimestre<br />

pag. 23


10 al 17 Consigli di classe<br />

Scrutini trimestrali<br />

20 - 21 Incontro con le<br />

famiglie<br />

23/12 al<br />

06/01/2013<br />

Gennaio 2013<br />

Vacanze di Natale<br />

17/01 Riunione<br />

dipartimenti<br />

Febbraio 2013<br />

1 h Approvazione Piani di Lavoro<br />

3 h Colloqui collettivi, consegna pagelle<br />

2h<br />

Dal 4 Consigli di classe 1h<br />

Marzo 2013<br />

9 Termine trimestre<br />

dall’11 al 18 Consigli di classe<br />

scrutini trimestrali<br />

25-26 Incontro con le<br />

famiglie<br />

Aprile 2013<br />

dal 28-3 al 01-4 Vacanze Pasquali<br />

1 h Proposte libri di testo<br />

3 h Colloqui collettivi, consegna pagelle<br />

4 Riunione dipartimenti e discipline – Nuove adozioni libri di testo 2h<br />

Maggio 2013<br />

dal 2 al 7 Consigli di classe 1 h. Adozione libri di testo<br />

Stesura del documento del Consiglio di<br />

classe per le quinte<br />

10 Chiusura colloqui individuali con le famiglie<br />

14 Collegio Docenti<br />

27-28<br />

Giugno 2013<br />

Consigli di ammissione agli esami di qualifica classi terze<br />

03-04 Esami di qualifica<br />

dal 06 al 12 Consigli di classe - Scrutini finali<br />

8 Termine lezioni<br />

14 Collegio docenti 2h. Ratifica scrutini<br />

17 Inizio esami di stato<br />

4.4 LE FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

AREA ATTIVITA’<br />

0 PIANIFICAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE<br />

Coordinamento delle attività scolastiche<br />

Definizione del piano annuale delle attività<br />

Organizzazione scolastica e comunicazione<br />

Gestione degli spazi e degli strumenti didattici<br />

pag. 24


1.1<br />

1.2<br />

2.1<br />

3.1<br />

3.2<br />

4.1<br />

4.2<br />

1 GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa e autoanalisi d’Istituto<br />

Cura e formalizzazione dell’attività normativa<br />

Gestione del Centro di documentazione e valutazione dei progetti <strong>Pof</strong><br />

Gestione e aggiornamento del sito web<br />

Nuove tecnologie e informatizzazione<br />

2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI<br />

Coordinamento dell’attività didattica e di formazione dei docenti<br />

Progettazione curricolare<br />

Produzione di modelli e di materiali didattici<br />

Formazione, aggiornamento, tutoraggio dei docenti<br />

TFA<br />

3 INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI<br />

Coordinamento di interventi e servizi per gli studenti<br />

Attività extracurricolari, di accoglienza, di orientamento e del CIC<br />

Attività di recupero del debito formativo e tutoraggio<br />

Rapporti con le famiglie, le strutture pubbliche e le associazioni<br />

Sostegno all’handicap, recupero del disagio , DSA<br />

4 REALIZZAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI CON ENTI ED ISTITUZIONI<br />

Coordinamento dei percorsi formativi integrati e dei progetti europei<br />

Coordinamento dei rapporti con la formazione superiore<br />

Progettazione e gestione dei progetti europei (P.O.N. P.O.R. LLP)<br />

Trinity: certificazione nella lingua straniera<br />

Rapporti con le aziende, gli Enti pubblici e le Università<br />

Alternanza scuola-lavoro<br />

Gestione dei tempi e delle attività di stage<br />

Coordinamento percorsi corso serale<br />

Educazione degli adulti<br />

Pari opportunità e formazione integrata<br />

Nell’anno scolastico 2012/2013 sono stati nominati dal Collegio dei docenti in qualità di<br />

funzioni strumentali i seguenti insegnanti:<br />

Area 0<br />

AREA<br />

Prof.ssa Assunta Aragione<br />

Area 1 1.1 Prof.ssa Santa Castaldi<br />

1.2 Prof. Pentangelo Alfonso<br />

Area 2<br />

Prof.ssa Magnacca Maria<br />

pag. 25<br />

DOCENTE


Area 3 3.1 Prof.ssa Ronsisvalle Luisa<br />

3.2 Prof.ssa Fernanda Bruno<br />

Area 4 4.1 Prof.ssa Fabiana Cicolella<br />

4.2 Prof.ssa Maria Rosaria Di Taranto<br />

4.5 LA COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE E LA PRIVACY<br />

Gli incontri settimanali con i docenti<br />

Tutti i docenti mettono a disposizione un’ora di ricevimento alla settimana per<br />

incontrare i genitori, secondo un calendario che viene affisso in apposite bacheche e<br />

comunicato agli studenti dopo l’avvio delle attività didattiche.<br />

Gli incontri periodici scuola-famiglia<br />

Al termine di ogni trimestre sono fissati gli incontri pomeridiani scuola-famiglia,<br />

durante i quali il docente coordinatore consegna le pagelle del periodo scolastico,<br />

informa i genitori sul percorso didattico e disciplinare della classe ed affronta<br />

problematiche di interesse generale.<br />

Gli incontri straordinari con i Consigli di classe<br />

In particolari circostanze è possibile, su richiesta dei genitori o dei docenti, convocare<br />

un Consiglio di classe per discutere specifiche questioni o per mettere in atto specifiche<br />

strategie di intervento.<br />

Il dialogo con il Dirigente scolastico<br />

Il Dirigente scolastico è sempre sensibile alla soluzione dei problemi che emergono<br />

sui vari fronti della complessa vita della comunità scolastica e cerca, costantemente, di<br />

andare incontro alle esigenze degli studenti e delle famiglie, coltivando un dialogo<br />

diretto e al di sopra delle parti.<br />

La privacy<br />

Le informazioni personali relative agli studenti del nostro istituto sono cedute a terzi<br />

solo dietro consenso liberamente espresso per iscritto dagli interessati.<br />

Al termine degli scrutini finali la scuola comunica tempestivamente l’esito negativo<br />

dell’anno scolastico alle famiglie degli studenti non promossi, mentre coloro che hanno<br />

avuto attribuito uno o più debiti formativi potranno prendere visione dei risultati dai<br />

tabelloni affissi nella bacheca d’istituto. Le famiglie sono tenute a ritirare la scheda<br />

riepilogativa della valutazione del consiglio di classe.<br />

4.6 LE RISORSE DELL’ISTITUTO<br />

La popolazione scolastica<br />

Nell’anno scolastico 2012/2013 risultano iscritti 1004 studenti tra le sedi centrale e<br />

succursale, 396 maschi e 608 femmine, di cui 56 diversamente abili, distribuiti su 35<br />

classi in Centrale e 15 classi in Succursale, per un totale di 50 classi. Al corso serale sono<br />

iscritti 281 studenti di cui 130 maschi e 151 femmine distribuiti in 12 classi. Le classi<br />

sono , così ripartite:<br />

pag. 26


Sede Centrale Sede Succursale<br />

Primo Biennio<br />

1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 1F, 1G. n. 7 1H, 1I, 1L, 1M. n. 4<br />

2A, 2B, 2C, 2D, 2E, 2F, 2G. n. 7 2H, 2I, 2L, 2M. n. 4<br />

Monoennio : OPERATORE AMMINISTRATIVO SEGRETARIALE<br />

3A, 3B, 3C.<br />

n. 3 3H. n. 1<br />

3As, 3Bs, 3Cs n. 3<br />

Monoennio : OPERATORE AI SERVIZI DI VENDITA<br />

3D, 3E, 3F, 3G.<br />

n. 4 3I. n. 1<br />

3Ds. n. 1<br />

4aA, 4B, 4C.<br />

5A, 5B, 5C.<br />

4As, 4Bs, 4Cs.<br />

5As, 5Bs, 5Cs.<br />

TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE<br />

n. 3 4H. n. 1<br />

n. 3<br />

n. 3<br />

n. 3<br />

5H, 5L. n. 2<br />

TECNICO DEI SEVIZI TURISTICI<br />

4D, 4E, 4F, 4G. n. 4 4I. n. 1<br />

5D, 5E, 5F, 5G.<br />

n. 4 5I. n. 1<br />

4Ds. n. 1<br />

5Ds. n. 1<br />

TOTALE n. 47 TOTALE n. 15<br />

Le risorse umane<br />

L’organico docente amministrato dell’Istituto è costituito da:<br />

un dirigente scolastico di ruolo<br />

n. 169 docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di cui<br />

– n. 45 docenti di sostegno di cui 3 impegnati in dottorato di ricerca<br />

– n. 3 docenti di religione.<br />

Il personale ATA è composto da:<br />

un direttore dei servizi generali e amministrativi<br />

n. 10 assistenti amministrativi<br />

n. 8 assistenti tecnici di cui uno con rapporto di lavoro a tempo determonato<br />

n. 16 collaboratori scolastici<br />

inoltre n. 2 custodi per le due sedi.<br />

Le risorse logistiche<br />

Nella Sede Centrale della scuola sono presenti gli uffici del Dirigente Scolastico e del<br />

Direttore dei Servizi Amministrativi oltre che gli uffici della segreteria didattica e della<br />

segreteria amministrativa.<br />

pag. 27


Nella Sede Centrale vi sono cinque laboratori di Informatica ed un laboratorio<br />

Multimediale , nella Succursale sono presenti due laboratori di Informatica.<br />

Negli ultimi anni si è provveduto alla messa a norma dell’impianto elettrico e della<br />

dotazione antincendio, all’eliminazione di suppellettili fatiscenti e pericolose mentre, per<br />

quanto riguarda tutto il complesso dei provvedimenti da assumere sul piano<br />

dell’agibilità definitiva, l’Ente gestore ha provveduto a riattare la palestra grande ed i<br />

locali annessi ed è stato, inoltre, installato l’ascensore, indispensabile anche per l’alto<br />

numero di alunni diversamente abili.<br />

5. I Servizi Amministrativi<br />

5.1 L’ORGANIGRAMMA DELL’AREA DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI<br />

AREA TECNICA<br />

Coordinatore<br />

Assistenti<br />

tecnici<br />

Coordinatore<br />

Area Alunni<br />

Assistenti<br />

Amministrativi<br />

Supporto<br />

Tecnico<br />

Area<br />

Patrimoniale<br />

Direttore<br />

Amministrativo<br />

Vicario<br />

AREA<br />

AMMINISTRATIVA<br />

Area Contabile<br />

Assistenti<br />

Amministrativi<br />

Sezione Progetti<br />

pag. 28<br />

Supporto<br />

Gestionale<br />

Sezione Affari<br />

Generali<br />

Coordinatore<br />

Area Personale<br />

Assistenti<br />

Amministrativi<br />

AREA SERVIZI<br />

GENERALI<br />

Collaboratori<br />

Scolastici<br />

Custodi


L’area dell’autoanalisi d’istituto<br />

6.1 LA VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DEL PIANO DELL’OFFERTA<br />

FORMATIVA<br />

Gli aspetti legati alla efficienza del sistema scolastico e, quindi, il problema di elevare<br />

la qualità dell’offerta formativa sono estremamente attuali.<br />

Se talvolta risulta complicato stabilire dei parametri di valutazione e risulta illusorio<br />

immaginare di indicare oggettivamente gli elementi della qualità dell’istruzione, è<br />

altrettanto vero che, se si intende la qualità come una tensione verso il miglioramento<br />

dell’attività di formazione dei giovani, è possibile ed auspicabile andare ad incidere sulle<br />

diverse componenti per promuovere una migliore utilizzazione delle risorse umane e<br />

materiali messe in campo.<br />

In tal senso, è possibile ottenere una complessiva ricaduta positiva se:<br />

gli spazi vengono ottimizzati e ammodernati,<br />

le attrezzature dei laboratori continuamente adeguate o rinnovate,<br />

gli orari di lavoro tengono conto degli interessi degli studenti,<br />

l’area di professionalizzazione si concilia con i percorsi curriculari,<br />

il personale scolastico opera con solerzia e puntualità,<br />

i docenti esprimono una condivisa e aggiornata proposta didattica,<br />

l’istituzione scolastica si apre al territorio,<br />

gli studenti si riappropriano del loro diritto allo studio,<br />

i genitori danno un contributo alla crescita dei loro figli.<br />

La verifica dei risultati presuppone un monitoraggio continuo che deve poggiare su<br />

parametri codificati, di agevole registrazione e di facile uso, che certamente<br />

comprendono:<br />

gli esiti finali dei due corsi di studio<br />

gli abbandoni durante il percorso didattico<br />

il grado di soddisfazione degli studenti e delle famiglie<br />

i livelli di preparazione in uscita<br />

i tempi di inserimento nel mondo del lavoro<br />

le tipologie di impiego<br />

In questa ottica ci si dovrà muovere per cercare, con gradualità, di realizzare<br />

un’azione formativa significativa, procedendo sulla strada della progettazione degli<br />

interventi sulla base di una chiara espressione di intenti delle varie componenti del<br />

nostro istituto nel Piano dell’Offerta Formativa.<br />

pag. 29


Appendice<br />

7.1 IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ<br />

L’istituto intende stipulare una sorta di contratto formativo con gli studenti che vuole<br />

essere la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola. Esso si<br />

stabilisce, in particolare, tra lo studente e il Consiglio di classe, ma coinvolge anche la<br />

classe, i genitori, gli Organi dell’istituto, gli Enti esterni preposti o interessati al servizio<br />

scolastico.<br />

La scuola ha il compito di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da<br />

trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e<br />

responsabilità con l’obiettivo di realizzare un’alleanza educativa tra famiglie, studenti ed<br />

operatori scolastici, dove le parti assumano impegni e responsabilità e possano<br />

condividere regole e percorsi di crescita degli studenti. Insieme alla famiglia, essa<br />

rappresenta la risorsa più idonea ad arginare il rischio del dilagare di un fenomeno di<br />

caduta progressiva sia della cultura dell’osservanza delle regole, sia della<br />

consapevolezza che la libertà personale si realizza nel rispetto degli altrui diritti e<br />

nell’adempimento dei propri doveri.<br />

L’obiettivo del patto educativo è quello di impegnare i genitori, ai quali la legge<br />

attribuisce in primis il dovere di educare i figli (art. 30 Cost., artt. 147, 155, 317 bis c.c.), a<br />

condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa, che può essere svolta<br />

efficacemente soltanto se è in grado di instaurare una sinergia virtuosa, oltre che con il<br />

territorio, tra i soggetti che compongono la comunità scolastica, ciascuno secondo i<br />

rispettivi ruoli e responsabilità. In questa ottica, pertanto, gli studenti sono tenuti ad<br />

osservare i doveri sanciti dal Regolamento d’Istituto; il personale docente quelli attinenti<br />

alla deontologia professionale enucleati dalla legge e dai Contratti collettivi nazionali di<br />

lavoro.<br />

Con particolare riferimento alla responsabilità civile che può insorgere a carico dei<br />

genitori, per eventuali danni causati dai figli a persone o cose durante il periodo di<br />

svolgimento delle attività didattiche, si ritiene opportuno far presente che, in sede di<br />

giudizio civile, potranno essere ritenuti direttamente responsabili dell’accaduto, ove<br />

venga dimostrato che non abbiano impartito ai figli un’educazione adeguata a prevenire<br />

comportamenti illeciti. Tale responsabilità, riconducibile ad una colpa in educando, potrà<br />

concorrere con le gravi responsabilità che possono configurarsi anche a carico del<br />

personale scolastico, per colpa in vigilando, ove sia stato omesso il necessario e<br />

fondamentale dovere di sorveglianza nei confronti degli studenti.<br />

I genitori si impegnano a conoscere l’offerta formativa, a esprimere pareri e<br />

proposte, a partecipare attivamente a tutti i momenti di formazione e<br />

informazione che la Scuola organizza, a seguire i propri figli nel percorso di<br />

studio controllando l’esecuzione dei compiti a casa, le assenze, i ritardi.<br />

Lo studente si impegna a contribuire, in maniera responsabile, a realizzare il<br />

proprio percorso di istruzione e formazione rispettando i principi e le norme<br />

contenute nello Statuto delle studentesse e degli studenti e nel Regolamento<br />

d’Istituto<br />

La Scuola si impegna a perseguire le finalità e gli obiettivi contenuti nel Piano<br />

dell’offerta formativa basando la sua azione educativa sulla centralità dell’alunno,<br />

promuovendo la crescita del cittadino, del lavoratore e della persona umana.<br />

pag. 30


7.2 IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO<br />

CAPO I<br />

PRINCIPI GENERALI<br />

Art. 1<br />

(Vita della comunità scolastica)<br />

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione<br />

delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.<br />

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai<br />

valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In<br />

essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la<br />

formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle<br />

potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio.<br />

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui<br />

è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni<br />

insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche<br />

attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di<br />

genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e<br />

persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati<br />

all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.<br />

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di<br />

coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono,<br />

quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale<br />

e culturale.<br />

CAPO II<br />

INFORMAZIONI PRELIMINARI<br />

Art. 2<br />

(Ingresso degli studenti)<br />

1. Gli studenti devono entrare nell’edificio scolastico attraverso l’ingresso principale e<br />

prendere posto all'interno dell'aula assegnata alla loro classe in tempo per l’inizio<br />

delle lezioni, il cui orario è chiaramente indicato nei prospetti esposti ai piani.<br />

2. L’accesso attraverso il passo carrabile è consentito unicamente per parcheggiare i<br />

motorini nella zona assegnata, comunque senza alcuna responsabilità da parte del<br />

personale della scuola.<br />

Art. 3<br />

(Ritardi)<br />

1. I singoli studenti ritardatari, soltanto per ragionevoli motivi, sono ammessi in classe<br />

all'inizio della seconda ora di lezione. Il numero dei ritardi è regolamentato con una<br />

specifica comunicazione nel corso del primo trimestre.<br />

2. I ritardi sono annotati sul Registro di classe e segnalati nelle periodiche<br />

comunicazioni alla famiglia.<br />

Art. 4<br />

(Entrata posticipata e uscita anticipata)<br />

1. L’entrata posticipata oltre la seconda ora di lezione è consentita agli studenti<br />

pag. 31


esclusivamente per cause eccezionali e se accompagnati da un genitore o da chi ne fa<br />

le veci, previa autorizzazione scritta da parte di un delegato del Preside da<br />

consegnare al docente per l’annotazione sul Registro di classe.<br />

2. L’uscita anticipata è permessa soltanto per validi motivi agli studenti che devono<br />

essere prelevati a scuola da un genitore o da chi ne fa le veci, previa autorizzazione<br />

scritta da parte di un delegato del Preside da consegnare al collaboratore scolastico<br />

di servizio all’ingresso della scuola.<br />

3. Le eventuali variazioni dell'orario scolastico che prevedono ingressi posticipati o<br />

uscite anticipate di tutta la classe sono stabilite, di norma, per tempo e comunicate<br />

per iscritto a cura di un delegato del Dirigente scolastico, per l’annotazione sul<br />

Registro di classe.<br />

Art. 5<br />

(Giustifica delle assenze)<br />

1. La giustifica delle assenze deve essere consegnata dallo studente al docente della<br />

prima ora, il giorno in cui rientra a scuola.<br />

2. La giustifica delle assenze deve essere presentata sullo specifico libretto,<br />

correttamente compilata nelle sue parti e sottoscritta esclusivamente dal genitore, o<br />

da chi ne fa le veci, che vi ha apposto la firma in calce alla presenza del personale<br />

incaricato presso la segreteria didattica dell'istituto, all'inizio dell'anno scolastico.<br />

3. La giustifica delle assenze che si prolungano oltre il quinto giorno consecutivo deve<br />

essere accompagnata dal nullaosta medico-sanitario per la riammissione a scuola<br />

dello studente e per la sua partecipazione ad attività extracurricolari organizzate<br />

dalla scuola, al fine di tutelare la salute degli altri.<br />

4. La scuola garantisce un’informazione periodica alle famiglie degli studenti circa i<br />

ritardi e le assenze.<br />

Art. 6<br />

(Studenti maggiorenni)<br />

1. Gli studenti maggiorenni possono provvedere autonomamente alle formalità<br />

necessarie per la giustifica delle assenze, ma per poter sottoscrivere l’apposito<br />

libretto devono depositare, presentando una dichiarazione del genitore o di chi ne fa<br />

le veci, la loro firma presso la Segreteria didattica<br />

2. La scuola, per un proficuo rapporto di collaborazione con le famiglie, si riserva di<br />

comunicare eventuali comportamenti anomali.<br />

Art. 7<br />

(Trattamento dei dati)<br />

1. La comunità scolastica tutela il diritto alla riservatezza, pertanto la cessione di<br />

informazioni per indagini statistiche o per ricerca di lavoro a ditte, associazioni di<br />

categoria o enti è possibile solo dietro consenso liberamente espresso per iscritto<br />

dagli interessati.<br />

2. Nel corso della seconda ora di lezione le assenze e i ritardi degli studenti vengono<br />

registrati su un modello appositamente predisposto La scuola si riserva in particolari<br />

situazioni di prendere i provvedimenti del caso.<br />

3. La scuola assicura alle famiglie che ne fanno esplicita richiesta un’informazione in<br />

tempo reale delle assenze o dei ritardi dei loro figli.<br />

pag. 32


CAPO III<br />

NORME GENERALI<br />

Art. 8<br />

(Diritti)<br />

1. Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che<br />

rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta<br />

alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e<br />

valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata<br />

informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente<br />

scelti e di realizzare iniziative autonome.<br />

2. Gli studenti hanno diritto di essere informati sulle decisioni e sulle norme che<br />

regolano la vita della scuola.<br />

3. Gli studenti hanno diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della<br />

scuola. Il dirigente scolastico e i docenti attivano con gli studenti un dialogo<br />

costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione<br />

degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di<br />

scelta dei libri e del materiale didattico.<br />

4. Gli studenti hanno diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad<br />

attivare un processo di autovalutazione che li conduca a individuare i propri punti<br />

di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.<br />

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della<br />

scuola gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la<br />

loro opinione mediante una consultazione.<br />

6. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate<br />

secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle<br />

esigenze di vita degli studenti<br />

7. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano<br />

autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività<br />

aggiuntive facoltative offerte dalla scuola.<br />

8. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della<br />

comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte<br />

all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività<br />

interculturali.<br />

9. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:<br />

a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio<br />

educativo-didattico di qualità;<br />

b. le offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di<br />

iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;<br />

c. le iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio<br />

nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;<br />

d. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli<br />

studenti, anche diversamente abili;<br />

e. la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;<br />

f. i servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.<br />

pag. 33


Art. 9<br />

(Doveri)<br />

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere<br />

assiduamente agli impegni scolastici. Durante le ore di lezione sono tenuti ad<br />

osservare le indicazioni didattiche e metodologiche impartite, al fine di rispettare la<br />

professionalità del docente e contribuire al democratico esercizio del diritto allo<br />

studio.<br />

2. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente<br />

scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.<br />

3. Gli studenti durante tutto lo svolgimento dell'orario di lezione e in tutte le attività<br />

anche extracurricolari, quali visite e viaggi di istruzione, stage aziendali, attività<br />

laboratoriali, comunque organizzate dalla scuola, sono tenuti ad avere lo stesso<br />

rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi nei confronti del capo d’istituto,<br />

dei docenti, dei loro compagni e del personale tutto della scuola, nonché delle<br />

persone estranee alla scuola che, a vario titolo, sono autorizzate a contattarli.<br />

4. Gli studenti devono osservare un comportamento civile e corretto durante il<br />

passaggio nei corridoi dell'istituto, sia all'entrata che all'uscita, ma soprattutto nei<br />

trasferimenti per il cambio d’aula, per raggiungere la palestra o i laboratori durante<br />

l'orario giornaliero.<br />

5. Ogni studente deve consapevolmente collaborare al buon andamento delle attività e<br />

alla conservazione delle strutture e delle attrezzature scolastiche nel migliore stato<br />

possibile:<br />

- depositando i rifiuti separatamente negli appositi cestini collocati all'interno delle<br />

aule o presso gli ecopunti distribuiti ai diversi piani;<br />

- lasciando inalterata la disposizione dei banchi e delle sedie;<br />

- non attaccando i chewing-gum alle suppellettili;<br />

- non scrivendo su pareti, porte, banchi o sedie;<br />

- presentandosi a scuola in abbigliamento decoroso;<br />

- non manomettendo le apparecchiature dei laboratori;<br />

- salvaguardando l’integrità degli attrezzi delle palestre.<br />

6. Gli studenti o i loro genitori, nel caso di minorenni, sono tenuti al risarcimento per i<br />

danni eventualmente arrecati per incuria o per dolo al patrimonio della scuola.<br />

7. Al di fuori dell'edificio scolastico gli studenti sono invitati a non occupare la sede<br />

stradale disponendosi lungo i marciapiedi laterali, onde evitare rallentamenti del<br />

traffico cittadino e possibili danni a persone o cose.<br />

Art. 10<br />

(Disposizioni generali)<br />

1. Gli studenti possono uscire dall'aula a partire dalla terza ora di lezione e in numero<br />

non superiore ad uno per volta, fatti salvi i casi eccezionali.<br />

2. Durante il cambio degli insegnati gli studenti non devono allontanarsi dall’aula né<br />

sostare nei corridoi per non disturbare le altre classi impegnate nelle lezioni e per<br />

evitare di creare, privi di controllo, occasioni di pericolo per sé o gli altri.<br />

3. E' fatto assoluto divieto agli studenti di allontanarsi, durante l'intero orario di<br />

lezione, dall'edificio scolastico se non previa autorizzazione ai sensi degli articoli 4 e<br />

6 del presente Regolamento.<br />

4. Gli studenti possono servirsi dei distributori automatici durante l'orario scolastico<br />

evitando, comunque, di creare rumorosi assembramenti nell'atrio dell'istituto e di<br />

forzare i meccanismi di servizio senza così incorrere in sanzioni disciplinari previste<br />

per la responsabilità dei danni arrecati a persone o cose.<br />

pag. 34


5. E' fatto assoluto divieto agli studenti di avere contatti con persone estranee alla<br />

scuola, nonchè di acquistare o ricevere alcunchè dall'esterno dell'edificio.<br />

6. E' severamente vietato fumare nei locali della scuola, come sancito dalla legge, salvo<br />

negli spazi all’aperto chiaramente indicati.<br />

7. Per nessun motivo è consentito, come dettato da precise disposizioni ministeriali,<br />

utilizzare i telefonini cellulari nelle aule o nei laboratori durante le ore di lezione e le<br />

prove d’esame.<br />

Art. 11<br />

(Sicurezza)<br />

1. In tutti i casi di emergenza e di pericolo gli studenti sono tenuti ad osservare le<br />

disposizioni previste dal Piano di sicurezza ed a mettere in atto le relative istruzioni<br />

di evacuazione.<br />

2. Per la tutela personale e per la salvaguardia dell’incolumità dell'intera collettività<br />

scolastica, gli studenti devono dirigersi, ordinatamente e in silenzio, verso le scale<br />

centrali o le scale d’emergenza, così come disciplinato dai quadri prospettici presenti<br />

ai vari piani, osservando tutte le indicazioni che saranno fornite loro dai docenti e<br />

dal personale ausiliario.<br />

Art. 12<br />

(Tutela della privacy)<br />

1. Il diritto alla protezione dei dati personali è tutelato da specifiche norme volte a<br />

garantire il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali nonché della dignità<br />

dell’individuo, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale,<br />

come è sancito espressamente anche dallo "Statuto delle studentesse e degli<br />

studenti".<br />

2. Nella comunità scolastica è vietata la raccolta, la conservazione, l’utilizzazione e la<br />

divulgazione di immagini, suoni e filmati ripresi mediante telefoni cellulari o altri<br />

dispositivi elettronici e successivamente trasmessi tramite MMS o comunque<br />

divulgati in altre forme, ivi compresa la pubblicazione su siti internet.<br />

Ai sensi della normativa vigente, tali comportamenti configurano un trattamento di<br />

dati personali, anche sensibili, cioè di informazioni personali in grado di rivelare<br />

l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose o filosofiche, le opinioni politiche,<br />

l’adesione a partiti, associazioni o organizzazioni, nonché lo stato di salute e la vita<br />

sessuale.<br />

3. Ugualmente è vietata l’esposizione, la riproduzione e la messa in commercio della<br />

fotografia di una persona senza il suo consenso scritto, salvo i casi di pubblica utilità<br />

o necessità previsti dalla legge, che non rechino, comunque, pregiudizio all’onore,<br />

alla reputazione o al decoro della persona fotografata.<br />

4. L’inosservanza di tali regole, che innanzitutto configura una violazione delle norme<br />

del Codice penale, è punita con severe sanzioni disciplinari, come indicato nella<br />

tabella B allegata al presente Regolamento d’istituto.<br />

5. Le sanzioni disciplinari non sono considerate dati sensibili, ma, quando altre persone<br />

sono coinvolte nei fatti che hanno dato luogo al provvedimento, nel trattamento dei<br />

dati sensibili la loro identità viene omessa, nel pieno rispetto del D.Lgs. n. 196/2003 e<br />

del DM 306/2007.<br />

6. Allo studente che sceglie il passaggio ad altra scuola è, comunque, garantita senza<br />

pregiudizi una doverosa riservatezza circa i fatti che l’hanno visto coinvolto, anche<br />

se il procedimento disciplinare non si esaurisce e segue il suo iter fino alla<br />

conclusione.<br />

pag. 35


CAPO IV<br />

ASSEMBLEE STUDENTESCHE<br />

Art. 13<br />

(Norme generali)<br />

1. La scuola garantisce l’esercizio del diritto di associazione e del diritto degli studenti<br />

singoli e associati a svolgere iniziative al suo interno, favorendo la continuità del<br />

legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.<br />

2. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica<br />

per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della<br />

formazione culturale e civile degli studenti.<br />

3. A norma delle disposizioni vigenti in materia, circa l'elezione e il funzionamento<br />

degli organi collegiali cui integralmente si rimanda, sono previste assemblee di<br />

classe e di istituto.<br />

4. I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe possono costituire un comitato<br />

studentesco di istituto che può esprimere parere o formulare proposte direttamente<br />

al consiglio di istituto.<br />

5. Alle assemblee di istituto svolte durante l’orario delle lezioni può essere richiesta la<br />

partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati<br />

dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno, previa<br />

autorizzazione del consiglio di istituto.<br />

6. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate<br />

per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.<br />

7. All’assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al capo di istituto o ad un<br />

suo delegato, i docenti che lo desiderino.<br />

Art. 14<br />

(Modalità di richiesta)<br />

1. L’assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato<br />

studentesco o su richiesta del 10% degli studenti.<br />

2. Le richieste scritte, con l’indicazione dell’ordine del giorno e della data di<br />

convocazione, relative alle assemblee di classe e di istituto devono essere presentate<br />

in Presidenza o in Vicepresidenza, esclusivamente dai rispettivi rappresentanti di<br />

classe o di istituto o, in caso di loro mancanza e/o assenza, da un solo alunno<br />

delegato appositamente dalla classe o dall'Istituto, almeno una settimana prima del<br />

giorno in cui gli studenti intendono riunirsi, fatti salvi i casi eccezionali.<br />

3. L’assemblea di istituto non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della<br />

settimana, altrettanto vale per l’assemblea di classe che viene concessa solo dopo<br />

l’assenso scritto dei docenti delle ore di lezione interessate.<br />

4. Un’assemblea straordinaria è concessa dal Dirigente scolastico in circostanze<br />

eccezionali in cui si manifesti una particolare necessità o urgenza.<br />

Art. 15<br />

(Durata)<br />

1. L'assemblea di classe e/o di istituto è concessa dal Capo di Istituto nel numero di<br />

una al mese fino al trentesimo giorno prima del termine delle lezioni, fissato dal<br />

pag. 36


calendario scolastico.<br />

2. L'assemblea di istituto può impegnare tutto l'orario di lezione a partire dalla prima<br />

ora e, pertanto, le normali attività didattiche si intendono sospese per l’intera<br />

giornata.<br />

3. L'assemblea di classe, invece, può impegnare al massimo due ore consecutive di<br />

lezione. In questo caso è fatto divieto agli alunni di abbandonare la scuola prima del<br />

normale termine dell'orario scolastico.<br />

4. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario di lezione, subordinatamente<br />

alla disponibilità dei locali.<br />

Art. 16<br />

(Funzionamento)<br />

1. L’assemblea d’istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento ed è<br />

regolata da un presidente eletto dai partecipanti, che a sua volta nomina un<br />

segretario per redigere su un apposito registro il verbale della riunione che è affisso<br />

nella bacheca degli studenti.<br />

2. Il comitato studentesco deve garantire l’esercizio democratico dei diritti degli<br />

studenti ed assicurare un’ampia diffusione dei lavori dell’assemblea.<br />

3. Il capo di istituto ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in<br />

caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.<br />

CAPO V<br />

UFFICI E SERVIZI<br />

Art. 17<br />

(Comunicazione col Capo d’istituto)<br />

1. Il Dirigente scolastico riceve gli studenti e i genitori in giorni ed orari stabiliti.<br />

Art. 18<br />

(Sportello della segreteria)<br />

1. I servizi di segreteria sono disponibili per il pubblico tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore<br />

12.30 e, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30 alle 19.00.<br />

Art. 19<br />

(Utilizzo delle attrezzature)<br />

1. L'accesso ai laboratori e l'utilizzo delle apparecchiature elettroniche in essi contenute<br />

è consentito agli alunni solo ed esclusivamente per lo svolgimento delle attività<br />

didattiche ivi previste e sotto la vigilanza dei docenti responsabili e con l'ausilio del<br />

personale tecnico-ausiliario competente.<br />

2. La struttura scolastica è disponibile a rispondere alle esigenze del territorio, sempre<br />

che le iniziative non pregiudichino le normali attività programmate, in modo da<br />

porsi come agenzia di promozione culturale, sociale e civile.<br />

Art. 20<br />

(Sportello CIC)<br />

1. La scuola, d’intesa con la ASL competente territorialmente, svolge un’azione di<br />

consulenza e di informazione sulle problematiche relative alla salute e<br />

maggiormente avvertite dagli studenti.<br />

pag. 37


2. Lo sportello è aperto durante il normale orario di lezione, secondo un preciso<br />

calendario, per gli incontri con gli esperti che gli studenti potranno prenotare presso<br />

un incaricato del servizio.<br />

Art. 21<br />

(Biblioteca)<br />

1. La scuola promuove la pratica della lettura attraverso una serie di iniziative, come la<br />

partecipazione a Galassia Gutenberg, realizzate anche in collaborazione con enti o<br />

istituzioni esterne.<br />

2. I libri della Biblioteca dell’istituto possono essere consultati o presi in prestito da tutti<br />

gli studenti secondo i tempi e le modalità stabilite dai docenti responsabili, affissi<br />

nella adiacente bacheca e resi pubblici attraverso adeguate forme di informazione.<br />

Art. 22<br />

(Viaggi e visite d’istruzione)<br />

1. La partecipazione a viaggi d’istruzione e a visite guidate deve considerarsi, a tutti gli<br />

effetti, una attività complementare alle lezioni in aula.<br />

2. Gli studenti possono prendere parte a tali iniziative soltanto se non sono incorsi in<br />

sanzioni disciplinari.<br />

3. Gli studenti, impegnati in attività di qualsiasi natura all’esterno dell’edificio<br />

scolastico, sono tenuti al rispetto delle regole di comportamento contenute nel<br />

presente Regolamento, in quanto rappresentano comunque la comunità scolastica,<br />

nonché loro stessi.<br />

CAPO VI<br />

DISCIPLINA<br />

Art. 23<br />

(Mancanze disciplinari)<br />

1. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni<br />

disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni in una<br />

sede neutrale.<br />

2. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera<br />

espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.<br />

3. La mancanza disciplinare comporta l’attribuzione di una sanzione disciplinare che è<br />

inserita nel fascicolo personale dello studente agli atti della scuola.<br />

4. Le mancanze disciplinari, lievi o gravi e reiterate, che, in relazione alla loro natura ed<br />

entità, prevedono l’irrogazione di proporzionate sanzioni disciplinari si commettono<br />

nel caso di comportamenti che<br />

• contrastano con i principi generali e le norme che regolano la vita della comunità<br />

scolastica<br />

• violano la dignità e il rispetto della persona umana<br />

• compromettono il regolare svolgimento delle attività didattiche<br />

• mettono a repentaglio la sicurezza e la salute degli altri<br />

• violano la privacy<br />

• danneggiano le strutture e le attrezzature dell’istituto<br />

pag. 38


Art. 24<br />

(Sanzioni disciplinari)<br />

1. I provvedimenti disciplinari hanno una finalità educativa e tendono al rafforzamento<br />

del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della<br />

comunità scolastica.<br />

2. Le sanzioni disciplinari, tenendo conto della situazione personale dello studente,<br />

sono ispirate al suo recupero e alla riparazione del danno, se possibile.<br />

Accompagnate sempre da una chiara motivazione, come prescrive la Legge n.<br />

241/90, sono assegnate secondo un criterio di gradualità e di proporzionalità e<br />

possono essere convertite, nei modi e nei tempi stabiliti dal Consiglio di classe, in<br />

attività a favore della comunità scolastica che inducano lo studente ad uno sforzo di<br />

riflessione e di rielaborazione critica di episodi verificatisi nella scuola.<br />

3. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee e non interferiscono con la<br />

valutazione del profitto ma hanno una diretta ripercussione sul voto di condotta che,<br />

se negativo, può determinare l’esito dello scrutinio finale. Altrettanto possono<br />

incidere sul riconoscimento dei punteggi aggiuntivi del credito scolastico per gli<br />

studenti del monoennio e del biennio postqualifica.<br />

4. I comportamenti gravi e reiterati, come specificato nelle tabelle A e B allegate al<br />

presente Regolamento, possono essere sanzionati, in seguito a decisione del<br />

Consiglio di classe, con l’allontanamento dalla scuola per un periodo non superiore<br />

ai 15 giorni e, in seguito a decisione del Consiglio d’istituto, con l’allontanamento<br />

dalla scuola per un periodo superiore ai 15 giorni fino al termine delle lezioni e con<br />

l’esclusione dallo scrutinio finale o dalla sessione d’esame.<br />

5. Il periodo di giorni per i quali l’organo collegiale dispone l’allontanamento dalla<br />

scuola deve essere attentamente considerato, in modo che non comporti<br />

automaticamente il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere<br />

la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio finale.<br />

6. Il Dirigente scolastico è tenuto alla presentazione di denuncia all’autorità giudiziaria<br />

in applicazione dell’art. 361 c.p. nel caso in cui le infrazioni disciplinari sono<br />

qualificabili come reati in base all’ordinamento penale.<br />

7. Le attività di natura sociale, culturale ed, in generale, a vantaggio della comunità<br />

possono essere considerate non solo come sanzioni autonome, ma anche come<br />

misure accessorie che si accompagnano all’allontanamento dalla scuola.<br />

8. Nei periodi di allontanamento, in coordinamento con la famiglia dello studente e,<br />

ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, la scuola promuove un<br />

percorso di recupero educativo mirato al reintegro, se possibile, nella comunità<br />

scolastica.<br />

Art. 25<br />

(Impugnazioni)<br />

1. Il procedimento disciplinare nei confronti degli studenti è un’azione di natura<br />

amministrativa alla quale si applica la normativa introdotta dalla Legge n. 241/90 in<br />

tema di avvio del procedimento, formalizzazione dell’istruttoria, obbligo di<br />

conclusione espressa, obbligo di motivazione e termine.<br />

2. Le nuove disposizioni circa le impugnazioni sono finalizzate a garantire da un lato il<br />

diritto alla difesa degli studenti e dall’altro la snellezza e rapidità del procedimento<br />

che, comunque, non sospende l’esecutività della sanzione.<br />

3. Per l’irrogazione delle sanzioni che prevedono l’allontanamento dello studente dalla<br />

comunità scolastica e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all’art.<br />

pag. 39


328, commi 2 e 4, del D.L. n. 297/94.<br />

4. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 3 è ammesso<br />

ricorso, da parte degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla<br />

comunicazione della loro irrogazione all’Organo di garanzia interno alla scuola.<br />

Art. 26<br />

(Organo di garanzia)<br />

1. L’Organo di garanzia è chiamato a dirimere le controversie circa i provvedimenti<br />

adottati a carico di studenti incorsi nelle sanzioni disciplinari e si esprime nei 10<br />

giorni successivi alla richiesta di impugnazione.<br />

2. Esso dura in carica un anno ed è composto da 5 membri, il Dirigente scolastico che lo<br />

presiede, 1 docente, 1 ATA, 1 studente, 1 genitore, espressione delle diverse<br />

componenti della scuola che eleggono i loro rappresentanti in occasione degli<br />

annuali rinnovi degli organi collegiali.<br />

3. Le deliberazioni sono valide se assunte dalla maggioranza dei presenti, mentre le<br />

astensioni non influiscono nel conteggio dei voti. La componente che risulta parte in<br />

causa nel procedimento è tenuta ad astenersi dalla votazione ed è sostituita da un<br />

supplente.<br />

4. L'Organo di garanzia interviene, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia<br />

interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito<br />

all'applicazione del presente regolamento.<br />

Art. 27<br />

(Disposizioni finali)<br />

1. Il presente regolamento previsto dalle disposizioni vigenti in materia è adottato e<br />

condiviso dalle componenti scolastiche.<br />

2. Una copia del presente Regolamento d’istituto è inserita in ogni registro di classe,<br />

costantemente alla portata di docenti e studenti.<br />

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