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Gli istituti femminili di educazione e di istruzione - Direzione ...

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Introduzione<br />

campo dell’<strong>istruzione</strong> popolare, con le loro scuole gratuite per esterne, i conservatori<br />

furono deputati poi ad esercitare un ruolo integrativo o sostitutivo <strong>di</strong> quello<br />

della scuola comunale, in quanto vari municipi tesero a fare assegnamento sui<br />

corsi per esterne tenuti dalle oblate più che ad aprire in proprio scuole elementari<br />

<strong>femminili</strong>. Non a caso, nel 1871, un ministro che, come Cesare Correnti, nel processo<br />

<strong>di</strong> civilizzazione e nella costruzione dell’identità nazionale assegnava una<br />

funzione chiave allo sviluppo dell’alfabetizzazione e della scolarizzazione femminile<br />

1 , si propose <strong>di</strong> riformare «il più che si possa utilmente» le scuole esterne dei<br />

conservatori, partendo da quelle che alle «fanciulle popolane del luogo in cui<br />

hanno vita codesti pubblici <strong>istituti</strong> educativi» impartivano l’<strong>istruzione</strong> obbligatoria,<br />

composta <strong>di</strong> due corsi. Correnti intendeva ottenere che le due prime classi elementari<br />

fossero assegnate, in locali separati, a maestre patentate, e affidava a tal<br />

fine le prime indagini sul campo all’ispettrice straor<strong>di</strong>naria Carlotta Ferrario 2 .<br />

In vari paesi <strong>di</strong> piccole o me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni della Toscana, dunque – come<br />

altrove avvenne con gli <strong>istituti</strong> retti da associazioni religiose – i comuni puntarono<br />

a lungo sulle scuole gratuite dei conservatori, cui, con parchi assegni, delegarono<br />

l’<strong>istruzione</strong> elementare, lesinando sulle spese a favore dell’<strong>istruzione</strong> femminile.<br />

Nel 1893, per un raggio <strong>di</strong> oltre due miglia dal Conservatorio <strong>di</strong> S. Maria<br />

della Neve <strong>di</strong> Acquadalto, uno dei più isolati, si sarebbero potute vedere affluire<br />

a frotte le ragazzine <strong>di</strong> Palazzolo e delle frazioni circostanti, e nell’inverno da<br />

tutti questi piccoli centri abitati si aprivano nella neve dei passaggi per permettere<br />

alle bambine <strong>di</strong> recarsi alla scuola elementare del conservatorio. Le educande,<br />

in costante <strong>di</strong>minuzione, erano quell’anno soltanto 8, ma ben 106 alunne frequentavano<br />

le scuole per esterne 3 . A contare però furono piuttosto, nei più<br />

1 Ai fini del rior<strong>di</strong>namento degli <strong>istituti</strong> educativi <strong>femminili</strong> gestiti da suore o oblate non<br />

colpiti dalla legge <strong>di</strong> soppressione del 7 luglio 1866 e passati alle <strong>di</strong>pendenze del Ministero<br />

della pubblica <strong>istruzione</strong>, Cesare Correnti in<strong>di</strong>rizzò ai prefetti la circolare n. 296 del 30 <strong>di</strong>cembre<br />

1870, espressione del suo forte impegno nella battaglia per la laicizzazione dell’<strong>educazione</strong><br />

e dell’<strong>istruzione</strong> femminile. Con questo intervento, il ministro si proponeva <strong>di</strong> investire i<br />

Consigli provinciali scolastici dell’arduo incarico <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are e pre<strong>di</strong>sporre rigorose riforme.<br />

Sulla <strong>di</strong>varicazione tra le posizioni <strong>di</strong> Correnti e quelle espresse dalla Destra storica sul terreno<br />

della laicizzazione della scuola, cfr. B. PISA, Cesare Correnti e il <strong>di</strong>battito sulla laicità dell’insegnamento,<br />

in «Rassegna storica del Risorgimento», 1975, 2, pp. 212-229.<br />

2 ACS, MPI, Personale 1860-1880, b. 695, fasc. «Ferrario Carlotta». Milanese, nata nel giugno<br />

del 1837, Carlotta Ferrario, <strong>di</strong> famiglia «<strong>di</strong>stinta», ma non agiata, aveva avuto da Correnti<br />

l’incarico «straor<strong>di</strong>nario» <strong>di</strong> ispezionare i conservatori della Toscana, e in particolare le scuole<br />

per alunne esterne; l’incarico sembra fosse stato esteso nel 1871 ad alcune categorie <strong>di</strong> scuole<br />

<strong>femminili</strong> della Sicilia, o almeno della provincia <strong>di</strong> Catania. Nel 1875 entrò in servizio in qualità<br />

<strong>di</strong> ispettrice governativa, ricoprendo l’ufficio istituito con il r.d. del 21 marzo <strong>di</strong> quell’anno.<br />

3 Cfr. ACS, MPI, Dir. gen. <strong>istruzione</strong> primaria e popolare, Istituti <strong>femminili</strong>, Ispezioni e<br />

relazioni, 1884-1902, b. 22, fasc. 49, relazione dell’ispettrice governativa Marietta Guerrini<br />

datata 30 settembre 1893.<br />

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